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Vivo come 'na 'ndemoniata

Vivo come na ‘ndemoniata
L’ansia me divora, me consuma ogni giornata
Me incupisco e me arrovello
rumino e smucino dentro ar cervello


Po’ esse ‘n problema serio da analizzà
Come pure chessò…metti che devo comprà ‘n giacchetto
Figuramose poi se c’ho ‘n acciacchetto
Allor sì che me convinco de dovemme preoccupà!


Ingurgito gocce a più non posso
Ma nun me calmo, la testa segna sempre rosso
So ‘n ansiosa de natura
Ogni cosa me mette pensiero e paura


La notte la passo in bianco
co' sto cervello sempre stanco
che però nun molla, non molla,
poraccio chi me sta vicino e me se accolla!


Pensieri sempre neri
Domani incerti e scuri
Coi nervi sempre duri
Il bello(o il brutto) è che il tempo passa
E io passo il tempo
A preoccupamme
No, non proprio a lamentamme
perché me tengo dentro tutto
Ma sto sempre co’ sta faccia da lutto!


Mai un soriso, mai ‘na gioia
Certo che pe’ chi me sta vicino è na bella noia…
Er cielo mio è sempre nuvoloso
E se esce un po’ de sole nun me lo so gode
Sempre a pensà a quello che me rode
nun m’accorgo che il mondo è favoloso


Lo so che in finale
Me piglierà forte il rimpianto
Me meriterei che al mio funerale
…Sia solo io quella che piange tanto!



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Poesia scritta il 11/11/2016 - 13:09
Da SILVIA OVIS
Letta n.1438 volte.
Voto:
su 8 votanti


Commenti


Silvia con la tua straordinaria dolcezza e simpatia, sai fare di te un racconto con immensa ironia.


Complimenti cara Ti abbraccio forte.


Maria Cimino 12/11/2016 - 14:54

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Semplicemente bellissima.amaolto brava.Curva sul patio all'ansare del giorno
dai di ramazza con fare giulivo,
di un cappello di paglia il tuo capo è adorno,
il tuo corpo fasciato da un frusto vestito.

Volgi ai tuoi figli lo sguardo incantato,
ai loro gesti di giochi fanciulli
che incitano, correndo nel prato,
stormi d'uccelli a prendere i frulli.

Le ombre, nell'aia, si allungano arcane,
di giovenche spinte al ritiro,
già il bifolco, nelle tiepide stalle,
si appresta, con pudore, al magico rito.

Fioche luci si adagiano stanche,
c'è, nell'aria, un profumo di pane,
dei vecchi, in crocchio, il mesto vociare,
accompagna la prece tocchi di campane.


antonio girardi 12/11/2016 - 13:00

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m'avete fatto ride...grazie a tutti...d'altronde chi non ride non è una persona seria e qui, in questo sito, ci sono tutte persone serissime!;)

SILVIA OVIS 12/11/2016 - 00:05

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Sei una grande interprete di te stessa, e con simpatia sai fare della tua vita, una allegra allegoria!
La chiusa poi chiude in bellezza...diciamo la ciliegina sulla torta! Sei super 5*

margherita pisano 11/11/2016 - 23:27

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Bellissima, mi é sembrato di risentire un vecchio film della grandissima Anna Magnani...Ironica ma che nasconde una piccola verità....Superba interpretazione,potrebbe essere un bel monologo teatrale...

M.Adelaide Ruggeri 11/11/2016 - 22:48

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Aahh coosa ... tre cose ciò da ditte: aaah prima che è presto ... è sempre troppo presto pe' quell'urtimo pensieero, aaah seconna che s' er monno è favoloso e tu ooh sai, sta che l'ha visto e pe' vedello nun ci'avevi a lotta interna, la terza e urtima è che chi te sopporta so'o merita ... che te lascia troppo spazio per pensà (Silvia mi fai un favore: puoi chiedere scusa tu al romanesco da parte mia)

Wilobi . 11/11/2016 - 20:15

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sei forte Silvia
mi hai fatta divertire un mondo
...anche se...sento che quel che scrivi, in fondo, è quel che vivi
ma hai la capacità di essere autoironica....molto intelligente!

laisa azzurra 11/11/2016 - 19:25

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E' LA DEPRESSIONE... DECANTATA FEDELMENTE ET... ROMANISTICAMENTE (SI PUO' DIRE)...
SERENO FINE SETTIMANA.
*****

Rocco Michele LETTINI 11/11/2016 - 18:02

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Mi piace il dialetto romano, e per questa tua poesia lo trovo molto azzeccato, perché col suo ritmo canzonatorio, rende "allegro" questo triste pensiero...buona serata, 5*

Chiara B. 11/11/2016 - 18:01

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SILVIA... Le tue condizioni psicofisiche non sono ottimali (stai più furminata de na lampadina) ah ah ah vorrei parlare romanaccio come te ...mo ce provo ah ah ah 5*

mirella narducci 11/11/2016 - 17:23

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Il romano la rende simpatica e piacevole da leggere e la tristezza racchiusa in sé viene superata dal tono scherzoso!

Ilaria Romiti 11/11/2016 - 17:15

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Per me sei una simpaticissima romana un abbraccio

Mary L 11/11/2016 - 16:58

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quanta allegria,quanta allegria,scherzo la poesia è nella sua negatività simpatica,saluti.

andrea sergi 11/11/2016 - 16:31

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dai SILVIA non credo tu sia così senno ce mettemo assieme sai che baruffe 5*

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 11/11/2016 - 16:11

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