tra ulivi e limoni
ha pure provato a fermarlo
ma lui…
non vuol sentir ragioni
Lui segue una strada di terra
riarsa dal sole
ubriaco di luce e di vino
e senza più parole
Chi viaggia da solo per scelta
o per dovere
trasporta un peso sul cuore
e non lo può lasciare
Respira profondo la brezza
che viene dal mare
ne ha visti di ladri e briganti
e non si vuol fidare
Insegue affannato il destino
di cui non è padrone
non è mai nato il bambino
che porterà il suo nome
Chi viaggia da solo per scelta
o per dovere
trasporta un peso sul cuore
e non lo vuol lasciare
E che lei se n’è andata stavolta
lui non ci ha mai creduto
e poi davvero che importa
se il destino l’ha fottuto
Cammina e barcolla insicuro
tra ulivi e limoni
ma quando avrà il mare di fronte
non ci saranno esitazioni
Chi viaggia da solo per scelta
o per dovere
trasporta un peso sul cuore
e non lo può lasciare
Non ho trovato la categoria “canzone” ma – almeno nella mia testa – questa lo è

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suo percorrere una strada senza ritorno...Una scelta dalla quale non si torna indietro; il mare...in cui annegare un peso troppo grande...
Eccellente come sempre!

















canzone
ma una canzone tristissima
con un epilogo non scritto, ma facilmente immaginabile
mi hai fatto pensare a De Andrè, che nn ho mai amato, ma che indiscutibilmente, ha segnato la storia della musica
splendida
grazie per i tuoi commenti


