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Brecciame

La notte dormo poco, e a volte male
perché i figli sono un boccale di birra
quando la gola è arsa, sono pane e salame.
Ma sono anche gli ultimi spicci alla metà
del mese, o per la strada buchi nel brecciame.
La notte dormo poco, perché la notte
mi fa scrivere di chi non c’è più.
Di chi riempie le stanze, e di chi il cuore.
La notte mi fa ridere scomposto
e capita che io esca e annusi un fiore.
Se la stanchezza la fa da padrona.
Ma mi ha fatto anche piangere la notte,
con la gola arsa sdraiato sul brecciame.
Senza sogni, o fiori; niente spicci
per un poco d’acqua o un pane orfano di salame.


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Poesia scritta il 16/08/2018 - 06:50
Da Mirko D. Mastro
Letta n.1066 volte.
Voto:
su 0 votanti


Commenti


a questo'ora
mi hai fatto venire fame
ed io, spero di dormire

laisa azzurra 16/08/2018 - 19:58

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Situazioni sempre più presenti nella vita contemporanea, colma di difficoltà.

Teresa Peluso 16/08/2018 - 18:03

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Situazioni sempre più presenti nella vita contemporanea, colma di difficoltà.

Teresa Peluso 16/08/2018 - 18:03

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