rischiara il buio della notte e
che possano trovarci, chi deve
e che stiano lontane le zanne e gli artigli
insanguinati e famelici nel'oltre crepruscolo.
Danza in cerchio, Sorella, danza
Batti le mani, che sia tuono nell'oscurità
salta e contorciti, come il vento che scuote le cime
e le valli, i campi, i sentieri e le strade
dipingiti le spirali, come la vita e croci come cicatrici.
Gli sguardi all'orizzonte, l'orecchio teso
colori di sangue e cenere, bianco per il pianto
rosso per i sorrisi e il cuore, ora siamo forti
siamo tempesta di acqua e vento di passi furtivi
cacciatori e difensori, una tribù di guerrieri.
Cimbali di rugiada e sogni di peyote
non veggenti, sognatori. Non stregoni, suonatori.
Mistici e disincantati, fluttuanti di fuoco e spiriti
ora siamo il fuoco delle passioni, terra di corpi intrecciati
siamo figli della luna, un cerchio di sciamani.
Venite, venite, sorelle e fratelli insieme
tutti uniti, sempre più stretti, che lo impari il tempo
che non potrà mai disperderci del tutto.
Le urla per le stelle lontane ei canti per il cielo infinito
Saremo grano per la fame e vino per le anime assetate.

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le belve .
Bellissima parodia





Un giorno saremo questo...
grano ed acqua, senza distinzione alcuna, spighe dorate al vento.
Splendida



Bravo l'autore ... non c'e' dire

