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Solo uomini

Mi vidi riflesso nello specchio d’acqua,
barba incolta e capelli arruffati
facevano di me l’emblema della frustrazione.
Le tue parole mi rimbombavano
nella testa, si rincorrevano senza sosta
"...ma chi vuol conoscerti...",
"...sono felicemente innamorata...".
Volevo gridare, urlare la mia amarezza,
la rabbia,
ma non trovavo le parole
abbandonato anche da lui, dal verbo,
chissà se urlare sarebbe servito
a farmi star meglio,
ma urlare a chi
se ero solo con me stesso,
chi avrebbe colto
il senso delle mie parole
il mio dolore
se nessuno mi ascoltava.
Poi capii,
quel giorno
mentre osservavo il riflesso sull’acqua
compresi cosa significa “essere uomini",
siamo capaci di emozionarci,
di sognare e illuderci,
di imbrigliare le parole e l’energia,
di superare gli oceani
e andare sulla luna,
di ingannare il cervello
e legare il cuore,
ma alla fine
siamo incapaci di spegnere gli ardori
e le passioni…
alla fine siamo solo,
semplicemente uomini.


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Poesia scritta il 05/12/2018 - 17:15
Da Vincenzo Cassano
Letta n.1007 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


già
semplicemente uomini

laisa azzurra 06/12/2018 - 21:21

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Molto bella.

Antonio Girardi 06/12/2018 - 13:01

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Terribilmente e fragilmente verp, ma forse è proprio la nostra fragilità a renderci umani e come tali bisognosi di Dio.Bellissima poesia complimenti.

santa scardino 05/12/2018 - 20:46

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VINCENZO....Io direi che sia uomini che donne patiamo le stesse pene...

mirella narducci 05/12/2018 - 19:42

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