Tre semi
persi
per nulla dimenticati
tra
le consumate pieghe
della vecchia giacca.
Lontana la forza
per cercare a terra
la giusta dimora.
Al mare spontaneo
fu
con la mano
l'ultimo gesto.
Vicini nell'acqua.
Soli senza fiato
improvviso e alieno
fu
l'oceano infinito.
Ma Tu
che
a sera dipingi tramonti
e sussurri parole
tra le righe
dei rassegnati silenzi
con cura hai deposto
i frutti del funesto cammino.
Veloce si nasconde
l'aria fresca
del mattino che corre
sopra i taglienti scogli
dove
questa mattina
si arrampicano
verdi
il girasole e il grano
E già il sale
profuma di rosa.
persi
per nulla dimenticati
tra
le consumate pieghe
della vecchia giacca.
Lontana la forza
per cercare a terra
la giusta dimora.
Al mare spontaneo
fu
con la mano
l'ultimo gesto.
Vicini nell'acqua.
Soli senza fiato
improvviso e alieno
fu
l'oceano infinito.
Ma Tu
che
a sera dipingi tramonti
e sussurri parole
tra le righe
dei rassegnati silenzi
con cura hai deposto
i frutti del funesto cammino.
Veloce si nasconde
l'aria fresca
del mattino che corre
sopra i taglienti scogli
dove
questa mattina
si arrampicano
verdi
il girasole e il grano
E già il sale
profuma di rosa.
Poesia scritta il 08/03/2019 - 21:48Letta n.1094 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Bellissima e dolce poesia!!!
Maria Isabel Mendez
10/03/2019 - 00:20 --------------------------------------
bella


Francesco Cau
09/03/2019 - 10:55 --------------------------------------
Bellissima, piccolo fiore
Emozionante
Emozionante
laisa azzurra
09/03/2019 - 09:38 --------------------------------------
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