Mani conserte,
campanelline di rame
immaginarie, che stranamente
devastano dentro.
Un pensiero antico,
un volto di porfido,
dallo sguardo di ossidiana
che stenta a ricevere la luce.
La rugiada come essenza
di pioggia rancida
che si riversa senza purificare.
Poter pensare un domani
senza tempo,
che porti con sé un tempo
senza domani,
tentare di dare risposta,
al sottile significato che intercorre
tra divenire e rimpianto.
Forse la Megera finge di non sapere
che Pierrot è donna e ha sempre
il volto dipinto di farina,
l'innocenza dentro,
gli occhi languidi,
l'incantevole volto
intriso di luce.
campanelline di rame
immaginarie, che stranamente
devastano dentro.
Un pensiero antico,
un volto di porfido,
dallo sguardo di ossidiana
che stenta a ricevere la luce.
La rugiada come essenza
di pioggia rancida
che si riversa senza purificare.
Poter pensare un domani
senza tempo,
che porti con sé un tempo
senza domani,
tentare di dare risposta,
al sottile significato che intercorre
tra divenire e rimpianto.
Forse la Megera finge di non sapere
che Pierrot è donna e ha sempre
il volto dipinto di farina,
l'innocenza dentro,
gli occhi languidi,
l'incantevole volto
intriso di luce.
Mai dovrebbe soffrire!

Da Alpan .
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Commenti
Come tutte le vostre poesie,danno emozioni, sarebbe bello vivere un domani
senza tempo.
senza tempo.


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Primeggia nella tua poesia il sentire della malinconia, non a caso hai citato il Pierrot con la famosa lacrima. Eppure il leggerti è una positività per il cuore, perché il già ed il sarà è in ognuno di noi. Ciao.


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Gli ultimi versi li ho trovati un capolavoro, complimenti


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Piaciuta molto...complimenti


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Un poco triste ma profonda.... apprezzata. 



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Poesia con un alone di mistero , ma che esprime anche chiari significati! Intensamente incantevole! 



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repentinità di allegorie amministrano il destino; spazi raccolti fanno prevalere la riflessione.
apprezzo molto le tue doti comunicative.
apprezzo molto le tue doti comunicative.
ciao alpan


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