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L’altro viaggio 16/16 (Filastrocca delle Ombre torbide)

Regge il filo dei giorni
per la tela tra le dita.
Pone sulla rocca il pennacchio,
filatrice della vita.
Uno due e tre Moire
Cloto non la puoi sentire.


Avvolgendo al fuso il filo
dispensa la morte.
Per la tela tra le dita,
fissatrice della sorte.
Uno due e tre Parche
Lachesi non la puoi capire.


Taglia con le forbici
quando giunge il momento
di arrestare la vita.
La tela si scinge al vento.
Uno due e tre Esperidi
Atropo decide quando morire.


(da “Le tessitrici della vita” Giugno/Agosto 2019, MastroPoeta)



-la vita è fragile… ecco, forse, il perchè di un altro viaggio in cui ho voluto portarvi



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Poesia scritta il 06/04/2021 - 16:11
Da Mirko D. Mastro
Letta n.708 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Poesia molto importante con richiami culturali di alto livello!Bravissimo

barbara tascone 07/04/2021 - 17:15

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Ma perché lei che dì e notte fila,
non gli avea tratta ancora la conocchia,
che Cloto impone a ciascuno e compila…
[Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXI, 25-27]

Le tue poesie sono vera arte...tra cultura primordiale/ancestrale e poesia attuale si lega quel filo invisibile di pura magia!
Davvero complimenti Mirko


Margherita Pisano 06/04/2021 - 22:18

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Caro Mirko....quando le Moire hanno deciso...c'è poco da fare. Poesia funesta ma ben scritta. Un caro saluto.

santa scardino 06/04/2021 - 21:26

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Le tre parche, come una spada di Damocle ci perseguita tutta la vita.

Maria Luisa Bandiera 06/04/2021 - 17:56

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La vita è fragile perché siamo destinati a non durare e pur avendo una struttura forte in realtà basta poco per metterci in crisi.
Mirko, l’ultima citazione che hai fatto alla mia poesia mi ha colpito in modo particolare, grazie.

Anna Maria Foglia 06/04/2021 - 16:50

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