Il rincorrersi snello dei cipressi
a far da corollario a strade bianche
di sassi, di argilla e brecciolino
che snodano le curve sinuose
nel grigio azzurro lunare delle crete.
a far da corollario a strade bianche
di sassi, di argilla e brecciolino
che snodano le curve sinuose
nel grigio azzurro lunare delle crete.
Rocce bruciate, bucate dai fontoni,
dossi biancastri inframezzati da calanchi:
aspra teoria di ferite ed erosioni
che lo scorrer del tempo ha regalato
all’anima nascosta della terra.
Solitaria la quercia
si staglia a dominare la scena
dalla scarna collina tondeggiante.

Da Andrea Guidi
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Commenti
Splendida poesia, più che ben strutturata e molto apprezzata.
Complimenti!

Complimenti!




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