V'era un sentiero
nel discendere della piana,
traversava soglia
ch'al mar volgeva.
nel discendere della piana,
traversava soglia
ch'al mar volgeva.
Ero solito non aver compagnia
e del percorrere suo,
tra vetuste fronde,
solo dell'ombra mi cingevo.
Pensieri s'addormivano
in fianco a neri mirti
oltre le selvagge mimose.
Fin dove la vista lo sguardo spingeva.
Preso da insana follia m'atteggiavo a volare
dei ripidi massi non curando,
'sì da tuffare spirito in perigliose acque
che del gesto nemmen volevo.
E in tal guisa era
quell’andare tanto lento
ch’attraverso il triste sentire mio
al traguardo esanime giungeva.
Poesia scritta il 21/03/2022 - 13:49Da Jean C. G.
Letta n.655 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Davvero strepitosa classe ed eleganza. Grazie tante per il commento ad un mio testo. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA
23/03/2022 - 15:07 --------------------------------------
Quando l'arte non è acqua, stupendo percorso dell'animo immerso tra profumi e colori della natura fino a giungere a un traguardo, affaticato ma sereno!
Un saluto Genè!
Un saluto Genè!

genoveffa genè frau
23/03/2022 - 11:36 --------------------------------------
Accurati versi poetici.
Complimenti Jan
Complimenti Jan

Salvatore Rastelli
22/03/2022 - 15:32 --------------------------------------
Ma è splendida!!!
Apprezzatissimo il tuo poetare.
Grazie per questa tua... e per avermi letta!

Apprezzatissimo il tuo poetare.
Grazie per questa tua... e per avermi letta!

Marina Assanti
22/03/2022 - 10:31 --------------------------------------
Grazie per la lettura e una gradevole giornata per tutti... 

Jean C. G.
22/03/2022 - 08:54 --------------------------------------
Bellissima poesia complimenti!!
Anna Cenni
21/03/2022 - 15:07 --------------------------------------
Bei versi, molto sentiti. 

Maria Luisa Bandiera
21/03/2022 - 14:41 --------------------------------------
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