Dopo aver frugato
nelle stanze nascoste dell’essere,
e dopo aver circumnavigato
l’oceano dei sogni,
mi son seduto sopra un ceppo
ad ascoltare il silenzio.
Il silenzio:
soffice alito che vien da lontano
scivolando sulle onde chete del mare,
dove gli scogli si ergono
a vestigia del tempo,
dove anch’io
aspetto che riemerga la luna.
nelle stanze nascoste dell’essere,
e dopo aver circumnavigato
l’oceano dei sogni,
mi son seduto sopra un ceppo
ad ascoltare il silenzio.
Il silenzio:
soffice alito che vien da lontano
scivolando sulle onde chete del mare,
dove gli scogli si ergono
a vestigia del tempo,
dove anch’io
aspetto che riemerga la luna.
Oh luna,
compagna mia di vita,
ho tardato a guardare il tuo volto
accecato da abbagli di cieli artefatti
dove le stelle non avean dimora,
dove la rugiada
giammai aspergeva di linfa le fronde,
e nell’apogeo dell’afflato mio
non si schiudevano al sole
i fulgenti colori dell’arcobaleno.
Poesia scritta il 25/02/2025 - 14:39Letta n.234 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Intensamente...STUPENDA.


mirella narducci
02/03/2025 - 16:39 --------------------------------------
La luna che aiuta insieme al silenzio a stare bene soli e che chi ama la solitudine rinfrescano la mente e il cuore, guardando indietro, ritrovando la pace ma che la vita dopo riporta alla realtà, ritrovandosi di fronte. Profonda e vera. Verseggiare stupendo, concordo pienamente. Complimenti di cuore e grazie ancora per i commenti ai miei testi. 

MARIA ANGELA CAROSIA
27/02/2025 - 13:12 --------------------------------------
Notevole verseggiare!
Paolo Ciraolo
27/02/2025 - 09:47 --------------------------------------
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