Quel giorno…
ascenderò al cielo d’Orione
come il respiro ebbro del mare
foggiato dal sole
e dal vento ghermito.
ascenderò al cielo d’Orione
come il respiro ebbro del mare
foggiato dal sole
e dal vento ghermito.
Salirò
oltre gli aeroplani
negli spazi siderali del tempo
dove si estende ad oltranza
il sospirato silenzio.
Mi assopirò
sopra un letto maculato di stelle
reclinerò la testa
sopra un trancio di luna
e mi sveglierò
a distanza di un secolo.
Guarderò da lassù
il mondo bizzarro degli uomini
e quand’anche li scorgessi
da tutti i mali redenti
non avrò voglia di tornare quaggiù

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