Se ne andò
a poco a poco
su tiepide acque
limpide, che mai
scurirono per
i fanghi di altri.
Si fecero distinte
le cose, diafane
terre deserte.
Il filo sdipanò
dei tre gabbiani
i singhiozzi,
vagavano muti come
veli nuziali su
porte.
Lastricarono i passi
in avanti di una
tenue dolcezza
svanita.
Lassù, vendicarono
lacrime di chi
bevve alla fonte
a becco di cigno.
Venne bufera e
i cieli tinti
di nero furono
cappe cangianti,
per soli pensieri.
Di fuoco e passione
sfilarono spaghi
di un rosso che
fino a Madeira
risaltarono i
legni bruciati,
suoi giardini
visti da dentro.
a poco a poco
su tiepide acque
limpide, che mai
scurirono per
i fanghi di altri.
Si fecero distinte
le cose, diafane
terre deserte.
Il filo sdipanò
dei tre gabbiani
i singhiozzi,
vagavano muti come
veli nuziali su
porte.
Lastricarono i passi
in avanti di una
tenue dolcezza
svanita.
Lassù, vendicarono
lacrime di chi
bevve alla fonte
a becco di cigno.
Venne bufera e
i cieli tinti
di nero furono
cappe cangianti,
per soli pensieri.
Di fuoco e passione
sfilarono spaghi
di un rosso che
fino a Madeira
risaltarono i
legni bruciati,
suoi giardini
visti da dentro.

Da Anna Cenni
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