Ninetta una ragazza popolana, alle prime ore del mattino, puntuale al porto, dando un ultimo saluto al suo marinaio.
La nave lentamente salpa, lasciando la banchina, mentre l’aurora imporpora tutto il porto di un maestoso rosso. Intanto la nave prende il largo.
Ninetta dà un ultimo sguardo verso orizzonte, un ultima vista alla nave. Si avvolge il viso, riparandosi di quella brezza fresca del mare.
Una lacrima scende dal suo viso, fermandosi nel grembo, che tiene stretto con le mani e poi, singhiozzando, con una vocina fioca dice:
“Anche tu, tesoro mio, saluta il tuo papà!”
La nave lentamente salpa, lasciando la banchina, mentre l’aurora imporpora tutto il porto di un maestoso rosso. Intanto la nave prende il largo.
Ninetta dà un ultimo sguardo verso orizzonte, un ultima vista alla nave. Si avvolge il viso, riparandosi di quella brezza fresca del mare.
Una lacrima scende dal suo viso, fermandosi nel grembo, che tiene stretto con le mani e poi, singhiozzando, con una vocina fioca dice:
“Anche tu, tesoro mio, saluta il tuo papà!”

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