IL DISTACCO
Le istruzioni sono:
Scrivi un racconto in cui emerga il distacco a livello sentimentale (in amore) o affettivo (una persona cara, un’animale, ecc)
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…di mio figlio (sensazione a quattro mani)
Tema della 5a elementare di mio figlio.
Avrei potuto scegliere la strada più facile, e parlare di nonna o nonno materni. Ma mentre facevo la punta alla matita è passato papà che mi ha poggiato la mano sulla testa. Solo un istante, senza dire niente. Ho chiuso gli occhi e ho ricordato ogni volta che sono triste, e lui e mamma mi dicono di pensare a quando mi tenevano per mano… e che anche senza la mano mi accompagneranno per tutta la vita.
Così ho scelto nonna Patrizia, la mamma di papà. Credo si chiami così. Ricordo che sedeva con me sul dondolo, e le appoggiavo la testa sulla mano. La scostava, e continuava a fare le parole crociate. Non ricordo la sua voce, o che colore avesse gli occhi. Ma so che sono passati dieci anni perché mio fratello che fa quarta ne aveva quasi uno. E so che mamma è quiete, e mi dà tutta la sua comprensione. E papà è un uomo che si è dato il permesso di soffrire. Un essere umano forte che trema. E io… io sono un bambino che sa che mamma è tutto l’amore che c’è ancora nel mondo.
Papà non ne parla mai. Solo una volta l’ho sentito dire alla mamma che aveva invitato nonna per la mia Comunione. Lei ha risposto che certe cose devono rimanere come stanno, e che è normale che i nipoti non la ricordino. Io non ho capito, ma la mamma lo ha stretto forte.
Papà a volte scrive del vuoto di chi vorresti al tuo fianco, di lacrime, di ricordi e di strade.
Vorrei camminare forte fino al paese di nonna e riportargliela a casa. Poi guardo la mia mamma che sorride mentre prepara la cena, e penso a quanto deve essere difficile per papà non chiamare più mamma.
Avrei potuto scegliere la strada più facile, e parlare di nonna o nonno materni. Ma mentre facevo la punta alla matita è passato papà che mi ha poggiato la mano sulla testa. Solo un istante, senza dire niente. Ho chiuso gli occhi e ho ricordato ogni volta che sono triste, e lui e mamma mi dicono di pensare a quando mi tenevano per mano… e che anche senza la mano mi accompagneranno per tutta la vita.
Così ho scelto nonna Patrizia, la mamma di papà. Credo si chiami così. Ricordo che sedeva con me sul dondolo, e le appoggiavo la testa sulla mano. La scostava, e continuava a fare le parole crociate. Non ricordo la sua voce, o che colore avesse gli occhi. Ma so che sono passati dieci anni perché mio fratello che fa quarta ne aveva quasi uno. E so che mamma è quiete, e mi dà tutta la sua comprensione. E papà è un uomo che si è dato il permesso di soffrire. Un essere umano forte che trema. E io… io sono un bambino che sa che mamma è tutto l’amore che c’è ancora nel mondo.
Papà non ne parla mai. Solo una volta l’ho sentito dire alla mamma che aveva invitato nonna per la mia Comunione. Lei ha risposto che certe cose devono rimanere come stanno, e che è normale che i nipoti non la ricordino. Io non ho capito, ma la mamma lo ha stretto forte.
Papà a volte scrive del vuoto di chi vorresti al tuo fianco, di lacrime, di ricordi e di strade.
Vorrei camminare forte fino al paese di nonna e riportargliela a casa. Poi guardo la mia mamma che sorride mentre prepara la cena, e penso a quanto deve essere difficile per papà non chiamare più mamma.
-buon compleanno Simone
Mirko D. Mastro

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Commenti
Augurissimi e il racconto molto piacevole. 



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Un testo di grande emozione, dove padre e figlio s'intrecciano con sguardi e pensieri...
Emoziona lo scritto e commuove l'amore di "babbo Mirko".
Emoziona lo scritto e commuove l'amore di "babbo Mirko".



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Uno scritto meraviglioso che fa emozionare enormemente, e tanti auguri Simone!





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Non potevo non leggere queste righe che mi hanno commossa pensando a quella manina che stringe la tua, sempre, oltre la poesia...
tanti Auguri a Simone e al suo magico papà! Complimenti!
tanti Auguri a Simone e al suo magico papà! Complimenti!



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Quanto amore in queste parole!Bravi... e tanti auguri a Simone


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Una scrittura che sa raccontare emozioni, che suscita emozioni. Bello l’intreccio di ciò che pensa il figlio con ciò che pensa il papà. La chiusa, dove Simone diventa consapevole dell’amore che ha per la mamma e capisce quanto a suo papà manchi la sua mamma, è splendida!







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tu, lui
lui, te
ed al centro, l'amore di una mamma
l'assenza di una mamma
fili rossi che conducono in quel centro, là tra amore e mancanze, germogliano vite
lui, te
ed al centro, l'amore di una mamma
l'assenza di una mamma
fili rossi che conducono in quel centro, là tra amore e mancanze, germogliano vite
Auguri a Simone
e complimenti alla mamma ed al suo grande papà
ciao Mirko
è sempre un'emozione


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