Imperatore ,oh mio imperator 
Quando su ponte milvio ti schierasti 
Per la bianca croce qual disio avevi in petto?
Credevi che la nova gente avrebbe reso il mondo un luogo 
Eletto,lontano dall’inganno,e dal ferro?
Vento,se avessi alzato un muro,le frecce 
Vocate sante sarebbero state disperse e dar quinci vigore
Al pagano passo del massenzio vittorioso 
Giove e giunone al suo polso!
Ma il novo tempo bussava alla porta del
Cambiamento!
Glorioso impero ormai morente,hai datto l’ultimo guizzo
D’onor come la fiera che infino all’ultimo non si piega.
Trono di cesare e d’ottaviano legislator
Culla di cicero e d’alti filosofi dal verbo greco
Or ti lassi e mostri il ventre al dente fino!
No costantin  placa la tua foga e l’entusiamo si 
Accompagni alla ragione usa il saggio
Motto e ingegno che del bianco pontefice
Non saran rose ma piu fieno!
Pensi che la lor fede non sia oscura come 
La notte nasconde la luna?
Eppur intrighi saran lor comando del gregge muto
Si,ma dal lupo si faran oltre lo sguardo.
Pietas romana dei costumi antichi ove siete or
Che roma ha i suoi fianchi feriti?
La citta’ eterna diede nelle mani del novo
Sacerdote,e apri’ le porte per la sua schiera.
Non piu soggiacer sotto cupi nascondigli
Al lume di candela,al pianto e terrore della sera ma or 
Diurno canto fan per le vie e non temon oltraggio!
Guarda figlio d’elena come si è fatta marcia 
Quella razza,che tu elegesti pura.
Mira come han piegate le genti con fiamme al
Credo e non con mano e bacio
Han ucciso il respiro di color che s’alzavan a ostacolo
Sputavano se un si allontanava dal verbo.
Grida la terra dei misfatti della plebe conversa
Sanguinano le ferite di quelli che periron 
Per mano vostra.
Venduta e poi malata quella spe’
Della bianca croce,fe piu malati che sani!
Or  combusta e infangata quella promessa
Anche il dio che apri le acque ,che diede il figlio
Sulla croce di giudea ,vede come è misera
La sua discendenza.
Risogi,dunque,non mostrar ingordigia di vini 
Pani profumati vesti d’oro,sonante moneta,
ma vai pellegrino per terre lontane
povero,senza calzari a rinnovar 
la vera essenza  della prima vita.
(Questa mia composizione si riferisce all imperatore romano costsntino che a ponte milvio di scontro con,massenzio che era pagano mentre costantino favorevole ai cristiani,io,mi,chiedo cosa prnsasse e se fece bene a dare roma ai papi)
Opera scritta il 07/11/2016 - 21:11Voto:  |  su 0 votanti  | 
	
Nessun commento è presente
                        


