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Dammelo un solo bacio… Un breve racconto

Dammelo un solo bacio…


Lo spasimante:
Dammelo un solo bacio, amata mia, te lo chiedo per carità!
Il tuo amore fa straripare questa specie di cuore mio che non ha più dignità.
Non essere avara e meschina, cerca d’avere piuttosto un poco di pietà
Non mi fare spasimare senza motivo e tanta ansietà.
Non puoi essere così vendicativa. Che ti h fatto di male se adesso mi fai la negativa?
Dimmi che cosa devo fare per baciare questa tua bocca amata, e per accarezzare magari una sola volta questi tuoi capelli neri senza fare peccato!
La notte sogno le tue carezze ma poi mi sveglio senza le tue braccia.
Sono terribili questi sogni miei angoscianti, mi tolgono la forza lasciandomi sanguinante.
Lo vedo che non hai pietà del cuore mio.
Non ci credi che t’amo assai, eppure ti nascondi come fa il sole dietro un velo.
Piccola mia amata, non ti voltare.
Dammela ancora una tua occhiata. Posa i tuoi occhi sopra il corpo mio martoriato, e non fare finta che di me nulla ti è importato.
Amore, amata mia, gioia infinita, dammi solo… ino solante un bacetto e se oggi non ti decidi veramente, domani, sono certo te ne penti, perché dal fiume io mi getto.
Vuoi forse vedere le mie ossa come quelle di un cane abbandonato?
Non hai comprensione per questa mia amara situazione?
Un bacio… davvero uno solo, magari per campare un’altra giornata.
Te ne chiederò solo uno al giorno, per illudermi che me l’ha dato la mia innamorata. Sempre tu sarai la mia amata, proprio tu che sei stata la femmina più cercata. Che ti costa un piccolo bacio insignificante?
Dai, deciditi e non fare la strafottente.
Adesso lo sto capendo che di me non t’importa niente.
Me ne tornerà a casa, pieno di rimpianti.
Invece no… stanotte qui sotto la tua finestra io mi fermo, e non mangerò più fino a quando mi leverai questo mio male che mi fa danno come l’inferno.
Vuoi proprio vedere quanto t’amo veramente? Tu vattene a dormire tranquillamente. All’alba, prima che tu faccia la tua prima uscita, troverai questo corpo mio senza vita.
Ora mi lascio morire… si proprio per te e poi non ci farai più caso!
Potrai dire, in compenso, al mondo intero, che hai fatto morire un picciotto a cui non hai voluto dare nemmeno un bacio.


La risposta dell’amata:
Cosa credi che non mi piacerebbe? Non uno ma cento baci ti darei.
Lo vedo con questi miei occhi quanto sei avvenente e piacente.
Avvicinarmi per baciarti… impiegherei neanche un istante.
Ma se non ti conosco? Non ti ho mai visto prima? Vuoi che mi butti tra le tue braccia di prima mattina? E poi sarei in grande confusione, e pure sconsiderata, se non dessi ascolto a questa tua appassionata dichiarazione.
Lo avverto che ti viene diritta dal tuo cuore e piacerebbe
pure a me, stringere il corpo tuo… Dissetare questa tua bocca arsurata…
Ma tu potresti almeno aspettare una giornata?
Tanto per sapere il tuo nome da forestiere
e poi magari ti risponderò di corsa domani, quando lesto ritornerai.
Lo vedo quanto ardito sei, e pure compiacente…
Non solo uno, ma di baci te ne darei, quanto tutto il continente.
Domani… torna domani sotto i mio balcone e vedrai
che ti ricambierò con tutta la mia passione.
Sono certa che di baci ti annegherei veramente e ti leverei
pure il respiro come fosse niente.
Non credere che sia calma e poco sensibile. Questo mio è un giuramento.
Te lo ripeto, torna domani, prima che veramente me ne pento.



(Racconto burlesco in dialetto siciliano, riportato nel corrispondente italiano, tratto dal libro dello stesso autore dal titolo: “Disegni d’autore e poi… Serenate, Canzoni, cantilene, Lamenti e litigi d’amore”. Edizione Youcanprin 2015. Pagg. 258)




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Opera scritta il 30/09/2018 - 15:32
Da Vincenzo Scuderi
Letta n.1253 volte.
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Commenti


Bello racconto originale.

Antonio Girardi 01/10/2018 - 11:26

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