Parigi era bella,
era bella di giorno e di sera,
ricordo il tuo sguardo rapito
planar dalla torre di ferro
sulle luci della città.
Ai miei occhi, orgogliosi di padre,
apparivi ben più di una principessa
tu eri una stella cometa
e Parigi, splendente ai tuoi piedi,
davanti allo sguardo radioso
dei tuoi tredici anni… si dissolveva.
Ricordo con quale stupore
osservavi l’intonsa tela
acquistar forma e colore,
sotto i colpi di pennello del pittore
nella piazzetta di Montmartre,
e come io ti ascoltavo, incantato,
leggere e tradurre in scioltezza
la genesi di ogni opera d’arte
per le vie di Parigi
e nei saloni del Louvre.
Quei giorni felici, quell’attimo stupendo,
ormai è lontano, perduto nel tempo,
sei stata una stella cometa
hai attraversato la vita in un lampo
lasciando una scia di rimpianto
a struggermi l’animo.
Oh! Beltà del ricordo
spegni la rassegnazione
e accendi la speranza
di un improbabile ritorno,
sicché io possa continuare
a credere e pregare.
Opera scritta il 26/12/2018 - 13:10Voto: | su 3 votanti |
Ti ringrazio.
Ciao Antonio, ti aguro un felice anno.
Giancarlo
vecchio scarpone
27/12/2018 - 13:51 Ciao santo, ti auguro un felice nuovo anno.
Giancarlo
vecchio scarpone
27/12/2018 - 13:47
Antonio Girardi
27/12/2018 - 11:58

santa scardino
27/12/2018 - 11:53 Ciao Grazia, ti auguro un felice e profiquo anno.
Giancarlo
vecchio scarpone
27/12/2018 - 09:59 Ciao Laisa, ti auguro un buonissimo e felicissimo anno.
Giancarlo
vecchio scarpone
27/12/2018 - 09:51 Poesia davvero bella Giancarlo
Grazia Giuliani
26/12/2018 - 22:42 Tristemente bellissima.
Nn ci sono parole per un dolore di tale entità, ma la tua poesia è talmente bella che fa vibrare l'anima.
La tua principessa nn può che continuare ad illuminare la tua stella e forse anche la nostra. Ciao Giancarlo

laisa azzurra
26/12/2018 - 21:12 Ciao Paola.
Giancarlo
vecchio scarpone
26/12/2018 - 20:42 Ti abbraccio.
Paola.
PAOLA SALZANO
26/12/2018 - 17:44



