Scrittura, cinema, fantasia ed io
Qualcuno recentemente mi ha chiesto: "Ti piace scrivere?"
"Mi piace? Io amo scrivere!" risposi e rispondo con convinzione, visto che ho un legame particolarmente stretto con la scrittura, un'attività essenziale di cui mi occupo da quando ero uno sbarbatello sedicenne. Ufficialmente mi sono messo entusiasticamente in circolo cinque anni fa, confrontandomi con molti autori in diversi siti di letteratura, spesso con risultati incoraggianti o gratificanti, ad esempio con il lusinghiero giudizio su Robozoo, un brevissimo racconto di fantascienza, pubblicato su una gratuita antologia online/cartacea di A.A. V.V. dal titolo Mercurio Solido.
Nonostante ciò, non mi considero uno scrittore, semmai uno scribacchino, o, al massimo, uno scrittore in erba, vuoi per una questione di umiltà, vuoi perché non ho ancora pubblicato nulla di commerciale e vuoi perché in giro ci sono autori dannatamente bravi e competenti. Sì, insomma, autentici maestri di scrittura, senza la necessità di scomodare i blasonati Andrea Camilleri, Susanna Tamaro, Gianrico Carofiglio, Carlo Lucarelli, Elena Ferrante, etc.
Tenendo conto delle mie attuali pubblicazioni - all'incirca un centinaio tra racconti, soliloqui, poche poesie, testi sperimentali e testi inediti - ebbene è la chiara dimostrazione che tale passione è un continuo macinare chilometri di lettere, sia in formato digitale e sia su carta, tant'è che in passato su dei fogli bianchi, l'inchiostro nero ebbe il (dis)piacere di mescolarsi con le innumerevoli lacrime causate dal mal d'amore, con l'aggiunta dell'inchiostro rosso del cuore. Ah, che spreco!
Pazienza, inutile piangere sull'inchiostro versato, chi ha avuto ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, e... chi ha scritto, ha scritto.
Va bene, lo ammetto, succede che, se sono triste, amareggiato, deluso, sarei capace di scrivere addirittura milioni di componimenti, sia per sfogo e sia per mettere a nudo la mia anima, senza però cercare la compassione di nessuno. Al contrario, se mi sento felice e raggiante, stranamente tendo a scrivere poca roba, dal momento che avverto una condizione talmente meravigliosa da non avere... parole.
Comunque, il genere da me prediletto è l'autobiografico, per esorcizzare almeno in parte eventi passati e trapassati, tra l’altro mi ritengo un nostalgico puro, decisamente legato ai miei spensierati verdi anni, tra cui il periodo del militare, oppure a quando, in maniera trionfale, lasciai la terribile prima ex fidanzata, col pregio di ricominciare daccapo, ritornando ad essere estasiato come un bambino, e grintoso come quei ventenni che ardono di spaccare il mondo, uno status che, avendolo già vissuto dopo le superiori, rappresentò una sorta di remake per il sottoscritto. A tal proposito è doveroso metaforizzare in termini cinematografici, d'altro canto sono un acceso cultore della Settima Arte.
“Finalmente posso dirigere IO stesso il film della mia vita!” realizzai tra me e me quell'indimenticabile 7 luglio 2014, trascrivendo l’importante pensiero su un’agendina, poiché, giusto per ribadire, tagliai la pellicola, ehm, i ponti, con la despota di allora che, per tantissimo tempo, mi costrinse a dovermi attenere ad un copione di merda.
In seguito, disgraziatamente, una seconda regista prese in mano il mio film, sicuramente non meno peggiore della precedente cineasta polacca, che di certo non era Agnieszka Holland.
Praticamente un altro clamoroso flop al botteghino, per poi ritornare ad essere nuovamente libero.
Riguardo la bellissima relazione sentimentale che sto vivendo, a livello esistenziale il régisseur sono io, mentre l'aiuto regista è Francesca, la mia fidanzata. Ora sì che ci siamo, e per di più con l’assenza di paletti e censure. E che caz... ciak!
Da segnalare che risulto pure fantasioso, fantasista, fantastico oltre che eterno sognatore ed instancabile speranzoso, elementi imprescindibili per una sana ispirazione con lo scrivere di tutto e di più.
Ecco, tornando a parlare di cinema, con la fantasia, se occorre divento contemporaneamente sceneggiatore, regista e attore, difatti giro certi film mentali che meritano premi di ogni tipo, in primis i Telegatti. Sono il Telegattone... maaaaaaoo!!!
Cari lettori, vorreste vedere la mia collezione di Telegatti, vero? Sorry, that's not possible, li tengo gelosamente conservati dentro di me, inoltre, avendo alle spalle svariate cantonate, dispongo persino di una moltitudine di Tapiri d'Oro e, di conseguenza, mi viene naturale da pensare: me Tapiro!
Davvero una bella cosa la fantasia, sapete quante volte mi ha salvato la vita? Eh, avoja!
Utilizzando una nuova metafora e soffermandomi sul brutto periodo di qualche anno fa, precisamente l’intero 2017, per poco non stavo per cadere in un profondo baratro nerissimo e, proprio tramite la proverbiale capacità mentale, creai un mega tombino, passandoci così sopra con tanto di dito medio alzato. Infine, una volta preso atto della gravosa situazione, reagii e mi liberai di colei e di coloro che mi stavano spingendo in un angoscioso stato, caratterizzato da un senso di vuoto.
In conclusione, tirando le somme chi è 'sto Giuseppe Scilipoti?
Operatore Socio Sanitario, scrittore in erba (che finora non se l'è fumata) dall'animo poetico che scrive poesie a ogni morte di papa, attento lettore e concentrato spettatore cinematografico, sincero recensore o commendatore, (see, magari) scusate, volevo dire commentatore, personaggio cauto, sensibile, riflessivo nonché dall'indole umoristica e soprattutto se stesso.
"Mi piace? Io amo scrivere!" risposi e rispondo con convinzione, visto che ho un legame particolarmente stretto con la scrittura, un'attività essenziale di cui mi occupo da quando ero uno sbarbatello sedicenne. Ufficialmente mi sono messo entusiasticamente in circolo cinque anni fa, confrontandomi con molti autori in diversi siti di letteratura, spesso con risultati incoraggianti o gratificanti, ad esempio con il lusinghiero giudizio su Robozoo, un brevissimo racconto di fantascienza, pubblicato su una gratuita antologia online/cartacea di A.A. V.V. dal titolo Mercurio Solido.
Nonostante ciò, non mi considero uno scrittore, semmai uno scribacchino, o, al massimo, uno scrittore in erba, vuoi per una questione di umiltà, vuoi perché non ho ancora pubblicato nulla di commerciale e vuoi perché in giro ci sono autori dannatamente bravi e competenti. Sì, insomma, autentici maestri di scrittura, senza la necessità di scomodare i blasonati Andrea Camilleri, Susanna Tamaro, Gianrico Carofiglio, Carlo Lucarelli, Elena Ferrante, etc.
Tenendo conto delle mie attuali pubblicazioni - all'incirca un centinaio tra racconti, soliloqui, poche poesie, testi sperimentali e testi inediti - ebbene è la chiara dimostrazione che tale passione è un continuo macinare chilometri di lettere, sia in formato digitale e sia su carta, tant'è che in passato su dei fogli bianchi, l'inchiostro nero ebbe il (dis)piacere di mescolarsi con le innumerevoli lacrime causate dal mal d'amore, con l'aggiunta dell'inchiostro rosso del cuore. Ah, che spreco!
Pazienza, inutile piangere sull'inchiostro versato, chi ha avuto ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, e... chi ha scritto, ha scritto.
Va bene, lo ammetto, succede che, se sono triste, amareggiato, deluso, sarei capace di scrivere addirittura milioni di componimenti, sia per sfogo e sia per mettere a nudo la mia anima, senza però cercare la compassione di nessuno. Al contrario, se mi sento felice e raggiante, stranamente tendo a scrivere poca roba, dal momento che avverto una condizione talmente meravigliosa da non avere... parole.
Comunque, il genere da me prediletto è l'autobiografico, per esorcizzare almeno in parte eventi passati e trapassati, tra l’altro mi ritengo un nostalgico puro, decisamente legato ai miei spensierati verdi anni, tra cui il periodo del militare, oppure a quando, in maniera trionfale, lasciai la terribile prima ex fidanzata, col pregio di ricominciare daccapo, ritornando ad essere estasiato come un bambino, e grintoso come quei ventenni che ardono di spaccare il mondo, uno status che, avendolo già vissuto dopo le superiori, rappresentò una sorta di remake per il sottoscritto. A tal proposito è doveroso metaforizzare in termini cinematografici, d'altro canto sono un acceso cultore della Settima Arte.
“Finalmente posso dirigere IO stesso il film della mia vita!” realizzai tra me e me quell'indimenticabile 7 luglio 2014, trascrivendo l’importante pensiero su un’agendina, poiché, giusto per ribadire, tagliai la pellicola, ehm, i ponti, con la despota di allora che, per tantissimo tempo, mi costrinse a dovermi attenere ad un copione di merda.
In seguito, disgraziatamente, una seconda regista prese in mano il mio film, sicuramente non meno peggiore della precedente cineasta polacca, che di certo non era Agnieszka Holland.
Praticamente un altro clamoroso flop al botteghino, per poi ritornare ad essere nuovamente libero.
Riguardo la bellissima relazione sentimentale che sto vivendo, a livello esistenziale il régisseur sono io, mentre l'aiuto regista è Francesca, la mia fidanzata. Ora sì che ci siamo, e per di più con l’assenza di paletti e censure. E che caz... ciak!
Da segnalare che risulto pure fantasioso, fantasista, fantastico oltre che eterno sognatore ed instancabile speranzoso, elementi imprescindibili per una sana ispirazione con lo scrivere di tutto e di più.
Ecco, tornando a parlare di cinema, con la fantasia, se occorre divento contemporaneamente sceneggiatore, regista e attore, difatti giro certi film mentali che meritano premi di ogni tipo, in primis i Telegatti. Sono il Telegattone... maaaaaaoo!!!
Cari lettori, vorreste vedere la mia collezione di Telegatti, vero? Sorry, that's not possible, li tengo gelosamente conservati dentro di me, inoltre, avendo alle spalle svariate cantonate, dispongo persino di una moltitudine di Tapiri d'Oro e, di conseguenza, mi viene naturale da pensare: me Tapiro!
Davvero una bella cosa la fantasia, sapete quante volte mi ha salvato la vita? Eh, avoja!
Utilizzando una nuova metafora e soffermandomi sul brutto periodo di qualche anno fa, precisamente l’intero 2017, per poco non stavo per cadere in un profondo baratro nerissimo e, proprio tramite la proverbiale capacità mentale, creai un mega tombino, passandoci così sopra con tanto di dito medio alzato. Infine, una volta preso atto della gravosa situazione, reagii e mi liberai di colei e di coloro che mi stavano spingendo in un angoscioso stato, caratterizzato da un senso di vuoto.
In conclusione, tirando le somme chi è 'sto Giuseppe Scilipoti?
Operatore Socio Sanitario, scrittore in erba (che finora non se l'è fumata) dall'animo poetico che scrive poesie a ogni morte di papa, attento lettore e concentrato spettatore cinematografico, sincero recensore o commendatore, (see, magari) scusate, volevo dire commentatore, personaggio cauto, sensibile, riflessivo nonché dall'indole umoristica e soprattutto se stesso.
Opera scritta il 15/03/2021 - 13:02Letta n.763 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
GIUSEPPE... Per qualsiasi motivo ti assenterai sappi che si sentirà la tua mancanza.Divertente e gradito il finale del tuo commento...Però t'informo che io scrivo " a gratis " come si dice a Roma. ah ah ah
Ciao un abbraccio con simpatia.
Ciao un abbraccio con simpatia.
mirella narducci 
17/03/2021 - 18:46 --------------------------------------
CARA MIRELLA, il tuo commento mi fa "montare" la "pellicola" della testa. E ti ringrazio di cuore.
Hai colto in maniera precisissima, di certo l'amore influisce con quello che scrivo.
Da agosto però ci sara una lunghissima "Pubblicità" ovverosia che per motivi personali dovrò sospendere con Oggi Scrivo e di conseguenza con la lettura e con la scrittura.
Anch'io non ti seguo spesso ma sappi che mi ritengo un tuo fan. Ogni tua pubblicazione vale... il prezzo del biglietto.
Alla prossima e buona scrittura. 
Hai colto in maniera precisissima, di certo l'amore influisce con quello che scrivo.
Da agosto però ci sara una lunghissima "Pubblicità" ovverosia che per motivi personali dovrò sospendere con Oggi Scrivo e di conseguenza con la lettura e con la scrittura.
Anch'io non ti seguo spesso ma sappi che mi ritengo un tuo fan. Ogni tua pubblicazione vale... il prezzo del biglietto.
Alla prossima e buona scrittura.
Giuseppe Scilipoti 17/03/2021 - 16:53 --------------------------------------
CARO TELEGATTONE....La vita può essere un film, mi ricordo quando finiva il primo tempo e in sala si accendevano le luci, si rimaneva un pò abbagliati e confusi dalle emozioni appena vissute...così nella vita ci sono delle pause che ci permettono di riflettere e magari di modificare la seconda parte del film. Continua a scrivere perche hai talento e che i tuoi fantastici film abbiano sempre un lieto fine. Anche se non ti leggo spesso, sono una tua fan. Ciao buona giornata.
mirella narducci 17/03/2021 - 13:46 --------------------------------------
Anna Maria, Mirko, Santa, Paolo, Maria Luisa, Barbara e Afrodite, vi ringrazio un milione. mi fate commuovere 
In questa pubblicazione ho sentito l'esigenza di parlare di me, di esternare... con l'includere un tirare le somme di ciò che ero, sono, e continuare ad essere e di come le passioni assieme all'Amore rappresentano per me un qualcosa di NECESSARIO e VITALE.
Nello scritto che avete letto e commentato, l'umorismo non poteva mancare in quanto si collega ad un fortissimi lato che si rifà alla mia personalità, al mio temperamento e al mio carattere.
Vi ringrazio ancora, questo sito ogni giorno che passa mi regala sempre più soddisfazioni. Lieto di poter essere uno dei vostri "colleghi", come dice spesso il buon Ernesto D'Onise
Un abbraccio a tutti/tutte voi! 
mi fate commuovere In questa pubblicazione ho sentito l'esigenza di parlare di me, di esternare... con l'includere un tirare le somme di ciò che ero, sono, e continuare ad essere e di come le passioni assieme all'Amore rappresentano per me un qualcosa di NECESSARIO e VITALE.
Nello scritto che avete letto e commentato, l'umorismo non poteva mancare in quanto si collega ad un fortissimi lato che si rifà alla mia personalità, al mio temperamento e al mio carattere.
Vi ringrazio ancora, questo sito ogni giorno che passa mi regala sempre più soddisfazioni. Lieto di poter essere uno dei vostri "colleghi", come dice spesso il buon Ernesto D'Onise
Un abbraccio a tutti/tutte voi!
Giuseppe Scilipoti 17/03/2021 - 11:48 --------------------------------------
Correggo : una descrizione
Afrodite T 17/03/2021 - 09:53 --------------------------------------
Caro Giuseppe, credo che in questo racconto tu abbia fatto un descrizione ampia ed esaustiva della tua persona, a tratti anche in maniera autoironica ma assolutamente vera, passando attraverso esperienze di vita, note caratteriali ed intetessi vari, e soffermandoti naturalmente sul tuo amore per la scrittura e di come gli stati d'animo influenzino la tua creatività.
Che dire, poi, della tua attività di commentatore in cui, secondo me, eccelli in modo eccelso e dello scorcio di vita sentimentale che ci dice molto anche del tuo lato affettivo.
In sintesi, alla luce di quanto ho letto, penso che tu sia proprio una bella persona! 
Che dire, poi, della tua attività di commentatore in cui, secondo me, eccelli in modo eccelso e dello scorcio di vita sentimentale che ci dice molto anche del tuo lato affettivo.
In sintesi, alla luce di quanto ho letto, penso che tu sia proprio una bella persona!
Afrodite T 17/03/2021 - 09:50 --------------------------------------
Che bella la descrizione finale di te stesso...ma oltre le grandi doti di narratore e umorista aggiungerei la generosità e la sensibilità umana che ti caratterizza! Sei una persona profondamente onesta e positiva! un forte abbraccio Giuseppe
barbara tascone 16/03/2021 - 17:35 --------------------------------------
Simpaticamente bravo in quello che fai, mi è piaciuta anche la tua auto/recensione finale di questo racconto.
Maria Luisa Bandiera 16/03/2021 - 14:40 --------------------------------------
Carissimo Giuseppe,
questo tuo racconto e tutta un'altra storia. Solitamente fai sorridere sul serio. Questa volta fai sul serio sorridere. A parte il gioco di parole si denota la tua sensibilità, la tua fantasia, ma anche la tua qualità pazzesca di raccontare anche le cose più vere e non sempre belle in modo ironico. Questo ti caratterizza e fa di te una bella persona. Sei spontaneo e questo è una nota di merito, perché non cerchi cose irraggiungibili ma sei modesto quando ti descrivi, sei molto umile pur restando una persona che vuole esserci, vuole affermarsi col cuore e questo, credimi, non ha prezzo. Infine Giuseppe continua così a essere fra di noi con le tue belle pubblicazioni; tu Giuseppe fai bene al cuore fortunata la tua compagna. Buonanotte e ogni bene.
questo tuo racconto e tutta un'altra storia. Solitamente fai sorridere sul serio. Questa volta fai sul serio sorridere. A parte il gioco di parole si denota la tua sensibilità, la tua fantasia, ma anche la tua qualità pazzesca di raccontare anche le cose più vere e non sempre belle in modo ironico. Questo ti caratterizza e fa di te una bella persona. Sei spontaneo e questo è una nota di merito, perché non cerchi cose irraggiungibili ma sei modesto quando ti descrivi, sei molto umile pur restando una persona che vuole esserci, vuole affermarsi col cuore e questo, credimi, non ha prezzo. Infine Giuseppe continua così a essere fra di noi con le tue belle pubblicazioni; tu Giuseppe fai bene al cuore fortunata la tua compagna. Buonanotte e ogni bene.
Paolo Ciraolo 16/03/2021 - 01:59 --------------------------------------
Le tue passioni ...a scrittura, il cinema e perché no io ci aggiungo anche Francesca sono ciò che fanno di te quel ragazzo che si rivela a noi:Giuseppe Scilipoti....e vai così.
santa scardino 15/03/2021 - 21:34 --------------------------------------
Una cosa è certa, caro Giuseppe, io non sarei mai in grado di descrivermi così bene,a parte il fatto che dato l'età ci vorrebbero molti più fogli. Onesta e minuziosa biografia, sia per vita vissuta che per attenta profondità d'animo.Non soffermarti a a dare un titolo preciso alla tua capacità di scrittore. Se siamo in tanti a leggerti una ragione ci sarà, ed è ciò che conta.Sei una persona generosa sia nello scrivere che nel leggere ciò che scrivono gli altri. Segue....
santa scardino 15/03/2021 - 21:32 --------------------------------------
...non mi hai inserito tra Camilleri e la Ferrante!!! Ovviamente scherzo 
Bel testo autobiografico con quel pizzico di ironia che ti contraddistingue e che non guasta. Piacevole lettura.
In un bar di fantasia...ne avremmo da raccontarci
Bel testo autobiografico con quel pizzico di ironia che ti contraddistingue e che non guasta. Piacevole lettura.
In un bar di fantasia...ne avremmo da raccontarci
Mirko D. Mastro(Poeta) 15/03/2021 - 16:34 --------------------------------------
Che tu sia un ottimo commentatore non ci piove, lo dimostri su questo sito. Si vede che hai gusto a commentare e le tue disanime sono veramente ben fatte oltreché generose.
Le tue migliori produzioni sono i racconti che molti di noi amano leggere.
In quanto alla vita, hai ragione, non dobbiamo farci scippare la regia della nostra vita da qualcun altro, fosse pur l’amata.
Le tue migliori produzioni sono i racconti che molti di noi amano leggere.
In quanto alla vita, hai ragione, non dobbiamo farci scippare la regia della nostra vita da qualcun altro, fosse pur l’amata.
Anna Maria Foglia 15/03/2021 - 15:33 --------------------------------------
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