Cupe sensazioni mi aggrediscono
come api all’alveare
come tuono al temporale
come mosche
su edulcorato pane.
come api all’alveare
come tuono al temporale
come mosche
su edulcorato pane.
Dalla torre di babele
guardo il mondo in controluce
la mia anima diafana si sfalda
e mi fa tanto soffrire.
Sono stanco di parlare
di ascoltare
di vedere
di agire.
E vien voglia di migrare
come anatra selvaggia
e vien voglia di letargo
come fanno gli orsi bruni
e vien voglia di eclissarmi
come sole a mezzanotte
e rinascere aurora tra cent’anni.

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Commenti
Belle metafore che condivido, effettivamente siamo un poco tutti stanchi di questo mondo che non si sa dove ci può portare.





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