Cimitero di cielo
Sotto un cielo che non ha più nome,
giacciono madri, bambini, silenzi.
La terra non è più terra: è carne,
è polvere che urla con voce umana.
giacciono madri, bambini, silenzi.
La terra non è più terra: è carne,
è polvere che urla con voce umana.
Gaza brucia — e nessuno piange abbastanza.
Lì, dove i sogni si scavano fosse,
la notte non chiede il permesso di restare.
Il sole si vergogna a sorgere ancora.
Uomini contro uomini,
non più per fede, non più per patria,
ma per il vizio antico del potere,
per l’odio che si tramanda come pane.
E l’umanità dov’è?
Nei palazzi muti? Nei voti astenuti?
Nelle mani che contano morti come numeri,
e non come figli, padri, anime?
Abbiamo perso la verità
quando abbiamo smesso di guardare negli occhi.
Abbiamo sepolto la dignità
sotto le macerie dell’indifferenza.
Eppure
una voce resta.
Una voce che non chiede vendetta,
ma memoria.
Che non cerca confini,
ma coscienza.
Ascoltala.
Prima che sia troppo tardi
per ricordare cosa significa essere vivi.

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Commenti
Molto significativa Complimenti 



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