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Ero qui seduto

Ero qui seduto
quando mi sono accorto
che stavo cadendo,
in un inferno di solitudine,
cercavo di nasconderlo,
ma non riuscivo
a nasconderlo a me stesso,
continuavo a camminare
per la mia strada,
pensando che tutto
si sarebbe sistemato,
non accorgendomi
che stavo incasinato,
ancora di più la mia vita
e ora che forse
me ne sono accorto
non ci posso fare più niente,
mi dó preoccupazioni
che non mi fanno
mangiare al mattino,
non riesco più a vedere
un futuro per me,
forse é meglio
se mi fermo per un attimo,
sperando che qualcuno
mi aiuti a rialzarmi.



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Poesia scritta il 11/06/2015 - 23:24
Da Lorenzo pietrini
Letta n.1043 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Leggendo il riflessivo pensiero, mi sovviene dire che solo chi cade può risorgere, perché, rialzandosi, avrà conosciuto la forza di superare qualsiasi caduta. Aspettare l'aiuto, può creare delusioni, se non arriva e, come ha perfettamente sottolineato Maria Cimino, occorre rimettersi in gioco, sapendo che pure i brutti momenti, in eterno, non durano. Comprensibile è lo scoramento dell'autore che ha già ascoltato le interiori voci, soffermandosi per un istante nel tentativo di individuare una concreta soluzione ai problemi.

Arcangelo Galante 13/06/2015 - 20:35

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Lorenzo caro chi nella vita non ha avute brutte situazioni...ma poi con il tempo si può rinascere mettersi di nuovo in gioco, e ricominciare a vivere, una vita nuova, più intensa, e magari più giusta, puoi farlo anche te ne sono certa, e poi qui in oggi scrivo non sei solo ci siamo noi a condividere con te il tuo momento di vita. Io ad esempio sono qui a leggerti e a complimentarmi con te. perchè dolorosa questa tua.. ma molto bella e profonda. ti abbraccio e spero di leggerti ancora....e poi ancora. ciao .

Maria Cimino 12/06/2015 - 20:01

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