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L'occhio delle guardie

Mi hanno condannata a morte
il giorno della mia nascita,
e questa luce di forza
che è la speranza
ha solo offuscato per un attimo
l'occhio attento delle guardie.


Non mi hanno vista mentre ballavo
sotto la pioggia corrente,
erano troppo concentrati
ad aprire gli ombrelli.
Non mi hanno vista cantare
sul palco gioioso del cuore,
la mia felicità li ha resi liberi
dall'ordine spietato di controllarmi
e anche loro furono felici.


Mi basta questo se penso
che il fato ignorante non può cambiare -
ma confesso.
Per un'ora ho vissuto
nell'ignoto amore eterno ed ineffabile
posticipando il conosciuto.


04-12-15




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Poesia scritta il 04/12/2015 - 19:08
Da Ayesha Catalano
Letta n.1061 volte.
Voto:
su 17 votanti


Commenti


Loro forse non hanno visto..ma noi si...molto bella queata tua affermazione di te stessa...versi che fanno emozionare...e che sanno amare...Ciao cara..a rileggerti.

Maria Cimino 05/12/2015 - 17:37

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Ma sei proprio brava Ayesha!
I tuoi versi, densi di profondi significati, sai che emozionano?...
Ciao Ayesha!

Renato Granato 05/12/2015 - 11:10

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