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Dedicato a Verdiana

Volgendo lo sguardo ad ovest
vedo dei giganti di roccia,
“Sono monti” mi dicono,
ed io ho taccio.
Sembrano minuscoli
osservati da lontano
e l’erba che li ricopre
non più arida che in realtà.
Non so se sia più cocente
il calore di agosto
o la superficie
di una tavola bianca
ricoperta da una corona di fiori.
E quel peso indefinibile
che mani scure e sudate
hanno trasportato con amore
io lo ignoro.
I miei occhi roteano
da ovest ad est
su quella bara candida
innalzata fino al cielo
che raccoglie impassibile
il suono di un dolore
assordante per il troppo silenzio.
Mi chiedo se chi muore
sappia quanto brucia quel bianco.
Mi chiedo se chi muore
veda le cime dei monti
lontane come le vedo io.
E se esiste una risposta
non la saprò adesso, lo so.
E’ tutto un grande segreto
con frammenti sparsi
sulla corona di fiori
sulla tavola bianca
sulle mani sudate
sull’erba arida dei monti.


In memoria di Verdiana, dei suoi 25 anni e dei suoi meravigliosi occhi azzurri, nonostante il nome.




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Poesia scritta il 21/08/2016 - 19:57
Da Rosalba Caraddi
Letta n.1382 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Salve a tutti, purtroppo non utilizzo molto spesso questo sito,ma leggo quasi ogni giorno quello che scrivete, e devo dire che allietate in modo sublime le mie giornate... vi ringrazio per i vostri commenti,è stato tanto difficile per me scrivere una poesia del genere... un caro abbraccio, Rosalba

Rosalba Caraddi 30/11/2016 - 09:48

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Una bellissima dedica toccante e commovente...scritta con la forza dell'amore.
Un abbraccio

margherita pisano 22/08/2016 - 15:48

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UNA DEDICA PROFONDA PER UNA PROFUMATA ORCHIDEA STRAPPATA ALLA VITA TERRENA.
SERENA SETTIMANA ROSALBA.
*****

Rocco Michele LETTINI 22/08/2016 - 08:31

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Molto, molto bella. Una dedica struggente per una giovane vita spezzata, un fiore neanche sbocciato e reciso. Sono quei momenti di frastuono, in cui non sai se appoggiarti alla fede e, se non ce l'hai non cambia granché. Quel che resta è il vuoto di un affetto perduto e la rabbia per la nostra impotenza. Il tempo aiuta? Chissà, a volte sopisce il dolore, che improvvisamente ritorna inaspettatamente a galla più vivo che mai. Ciao e tanto conforto.

Maria Pia Perrotta 21/08/2016 - 23:00

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Una dedica toccante e scorrevole...

Antonio Tanelli 21/08/2016 - 21:39

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