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L'Ira di Zenobia

O mia Palmira
quale dio può farti rinascere?
Solo polvere e ruderi rimasti.
Ignaro quell'empio umano!
Come può discolparsi,
pensare di emulare Palmira?
Siano maledette in eterno
fanatica setta, falsa religione.


A Zenobia:


O mia Regina!
Se io potessi,
come un tempo detto,
rubare le stelle al cielo
per costruire Palmira
quale sarebbe il dovuto prezzo?


Caro scrittore,
Palmira non si costruisce con il ratto
ma come una volta io dissi,
con il cuore, la passione e l'intelletto.




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Poesia scritta il 20/09/2019 - 19:18
Da Salvatore Rastelli
Letta n.1135 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Molto ma molto interessante il contenuto della poesia e magistralmente condotto

Ernesto D'Onise 23/09/2019 - 21:01

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SALVATORE...Quando si distruggono realtà del passato, si cancella la storia....Il nostro futuro digitale lo sta gia facendo di noi non si conserverà più nulla. Difendiamo il nostro patrimonio culturale. Ciao poeta

mirella narducci 22/09/2019 - 17:35

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bella e terribile, com'è terribile la storia quando viene cancellata con un colpo di spugna...o di cannone
ciao Salvatore

laisa azzurra 22/09/2019 - 15:19

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Sempre bravo perché sono molto profonde le tue poesie.

Antonio Girardi 21/09/2019 - 16:01

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Nella tua poesia trovo denuncia e amore per la cultura e l'umanità!! Speriamo!! Bravo!!!

Maria Isabel Mendez 21/09/2019 - 15:06

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Davvero profonda ed interessante questa tua poesia, da approfondire anche il riferimento storico.
E fa riflettere... complimenti Salvatore

PAOLA SALZANO 21/09/2019 - 09:54

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Bellissima bravo come sempre

Francesco Cau 20/09/2019 - 22:46

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Un testo profondo che solo il cuore sa leggere. Davvero incantevole. Buona notte a te Salvatore

MARIA ANGELA CAROSIA 20/09/2019 - 22:32

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Le tue poesie sono talmente pregevoli sia nel contenuto che nella stesura che mi permetto solo di dirti: ammirevole. Ciao Salvatore.

santa scardino 20/09/2019 - 22:25

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La follia del fanatismo è nel cervello umano, non importa dove e come, esempi orrendi nella storia ce ne sono quanti se ne vuole. I talebani fecero la stessa cosa coi Buddha di Bamyan.
Vittime emblemi di civiltà resti d'arte ma come non pensare alle vittime umane del fanatismo politico nel mondo.
L'Uomo è il male supremo sulla Terra.
L'ultima strofa è un invito a migliorare ma sinceramente la mia speranza è stanca.

Leo Pardis 20/09/2019 - 21:18

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