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Senza permesso

Indossasti l'abito della solerzia
per proteggerti dalle domande
e dalla mia evidente curiositā.
Non sapevo avessi dimora nel silenzio
e non ci fosse spazio ai miei perché.
Pensavo di conoscerti ma non conoscevo
neppure me stessa e i pensieri incontrollati
facevano capolino senza chiedere permesso.
Ti lasciai andare, confusa dalle tue ragioni
che farfugliavi nel tuo silenzioso mutismo.
Non si puō fermare il vento e tu gli somigliavi.
Compresi che eravamo lontani e diversi come
il giorno e la notte che non si incontrano mai.
Tu vivevi nelle lunghe notti con i tuoi fantasmi
io nei giorni, cercando di non cedere alla stanchezza
per non ritrovarmi nelle tue tormentate notti.
Cosi ti lasciai nel tuo inferno
a coltivare l'odio che ti sosteneva
ed io rimasi sola nell'impudente ricerca
della veritā sui miei presunti errori.



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Poesia scritta il 03/08/2022 - 11:09
Da genoveffa genč frau
Letta n.647 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Memoria di un lontano addio.

Aquila Della Notte 04/08/2022 - 11:47

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Lasciare andare č un atto di coraggio salvifico...Non si puō vivere insieme, se non si hanno gli stessi obiettivi...

Teresa Peluso 03/08/2022 - 19:14

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La vita spesso apre strade e le si percorrono perché questo dice il cuore e quando si vive d'istinto senza preordinati ordini le strade non sempre sono le pių giuste. Ma la vita č cosė e le redini non esistono per chi la vive profondamente in ogni sua estensione senza calcoli o altro. Ami onde che ti trasportano e mai provi rancore per esse che con la loro forza riescono a scuoterti. Poesia scritta con la vita intingendo nel calamaio della sinceritā.

Jean Charles G. 03/08/2022 - 18:54

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E' molto bella Gene'Un caro saluto

MARIA ANGELA CAROSIA 03/08/2022 - 18:24

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Complimenti,

Maria Luisa Bandiera 03/08/2022 - 17:35

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L'importanza di trovare un giusto equilibro per poter vivere serenamente,
ti ringrazio Francesco Scolaro, buona giornata1

genoveffa genč frau 03/08/2022 - 13:26

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Ti ringrazio Marina , riesci sempre a leggere tra le pieghe dell'anima, un caro saluto gentile poetessa, a presto rileggerti.

genoveffa genč frau 03/08/2022 - 13:24

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Mi dispiace cara Anna, nessun rancore, una liberazione, mi dispiace che tu abbia avvertito quell'astio che non mi appartiene, č proprio vero che i testi vengono interpretati dallo stato d'animo in cui si trova chi legge, ti ringrazio comunque per la lettura gentile poetessa
un saluto.

genoveffa genč frau 03/08/2022 - 13:22

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Una profonda riflessione sui sentimenti che molto spesso divergono e vanno in tumulto. Alla fine perō si trova il giusto equilibrio per tornare a sperare. Piaciuta molto, ciao

Francesco Scolaro 03/08/2022 - 13:13

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Molto molto molto bella (e sofferta).
Elegantemente espressi il tuo dolore e il tuo orgoglio ferito che si risolleva e guarda avanti.
Piaciutissima, Genč cara, non mancherō di ascoltare il video.
Un affettuoso saluto,
con tutta la mia stima,
Marina

Marina Assanti 03/08/2022 - 13:10

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Un po' di rancore rimasto? Molto bella!!

Anna Cenni 03/08/2022 - 12:54

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Mirella ti ringrazio di cuore, buona giornata gentile poetessa

genoveffa genč frau 03/08/2022 - 12:36

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Per chi desidera visionare la versione audio video allego il link
https://www.youtube.com/watch?v=4qAzz9t9Vo8&ab_channel=genoveffafrau

genoveffa genč frau 03/08/2022 - 12:35

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GENE...Complimenti č bellissima.

mirella narducci 03/08/2022 - 12:18

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