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La sedia

Immobile e sola,
siede al centro della stanza
un'ancora di legno che consola,
l'anima stanca e muta ogni lagna.
Le sue gambe radici ferme,
affondano nel pavimento di legno
e il sedile morbido e superbo,
invito a un confortevole riposo.


La schiena d' arco elegante
regala un supporto delicato,
mentre le braccia snelle e raffinate
incorniciano il corpo amato.
Sulla sedia puoi riflettere,
scoprire nuovi mondi e sognare,
lasciandoti andare e concedere
alla mente il tempo di respirare.
E quando tutto sembra confuso
e il caos ti invade e ti soffoca
la sedia accoglie e consola,
offrendo calma meravigliosa.


Così, siedi sulla sedia solitaria,
e lascia che essa avvolga dolcemente,
donando grazia e forza
ritrovando la pace della mente.




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Poesia scritta il 10/03/2023 - 22:12
Da Ismaele Pipi
Letta n.306 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Grazie mille

Ismaele Pipi 17/03/2023 - 02:52

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Bella, complimenti

Mary L 12/03/2023 - 18:54

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L'oggetto è nobile, così come la poesia a lei dedicata. Molto bella

Margherita Pisano 11/03/2023 - 21:47

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