Onde fuggire
da quest’epoca, ubriaca
di noia e di pazzia,
attingo dalla gerla del tempo
per dissipare
un po’ degli anni miei,
col vaglio di chi soffre
il ritmo misurato
del meccanismo a pendolo.
da quest’epoca, ubriaca
di noia e di pazzia,
attingo dalla gerla del tempo
per dissipare
un po’ degli anni miei,
col vaglio di chi soffre
il ritmo misurato
del meccanismo a pendolo.
Ma… cupa realtà
ancor più densa
all’orizzonte mi appare,
Liso
dal trepidar silente dell’attesa,
vivo di fretta il giorno
nell’attesa che arrivi la notte
per recitare nei sogni
la parte
nel mio romanzo a puntate.
Poesia scritta il 21/12/2025 - 15:09Letta n.19 volte.
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Commenti
A volte è meglio sognare, per non perdere la voglia di vivere e, perché no, immaginare persino di scrivere un romanzo.
Complimenti di cuore, davvero bravissimo. Mi è piaciuto molto anche lo stile.

Complimenti di cuore, davvero bravissimo. Mi è piaciuto molto anche lo stile.

MARIA ANGELA CAROSIA
21/12/2025 - 17:32 --------------------------------------
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