RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

IL RITRATTO (Seconda Parte)


Lord Rochester era nervoso. Continuava a misurare il salottino, guardando continuamente, ora il dipinto, ora il pendolo. Era ancora presto acché si aprisse il passaggio, ma egli era più impaziente del solito, aveva una strana sensazione, ed ogni minuto che passava, si convinceva che quella era la sera giusta, doveva esserlo, lo sentiva. Ma per quale diavolo di maleficio, le ore scorrevano così lente, quella sera?

Il passaggio si era aperto ed egli l'aveva passato, il cuore gonfio di trepidante attesa. Cercò per le stanze, e i giardini, chiamò a gran voce, ma nulla. La casa era vuota. Chiuse gli occhi, non poteva essersi sbagliato. Non poteva! Colpì il muro col pugno. Non poteva. Era troppo nervoso, doveva calmarsi. Andò nel salottino rosso, lei lo amava tanto...accese il fuoco e si versò del whisky, solo due dita, per cominciare, ma presto si trasformarono in un bicchiere, poi due, poi tre, ed infine ne perse il conto. Un solo pensiero in mente, gli faceva pulsare le tempie.

Loui... (continua)


Marirosa Tomaselli 14/09/2016 - 12:57
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IL RITRATTO(Prima Parte)


Il motore gracchiava, mentre l'auto affrontava faticosamente la salita. Era una giornata grigia e senza sole, ma faceva un gran caldo e non si respirava quasi, anche se a tratti, spirava un vento leggero. Il navigatore l'aveva abbandonata già da un po'. Si sporse nella, vana, speranza di scorgere qualche indicazione stradale, ma nulla. Quel posto sembrava essere dimenticato. Che avesse sbagliato strada? Cercò nel cruscotto le indicazioni che le aveva lasciato l'avvocato. No, aveva preso la strada giusta. Sbuffò cercando un modo per cavarsela in quell'impresa.
Era cominciato tutto un paio di settimane prima, quando le era giunta la notifica di sfratto, seguita dalla notizia, ancora più clamorosa, che una vecchia zia piuttosto eccentrica, le aveva lasciato in eredità i suoi beni. Tra cui due appartamenti e una casa antica. Aveva preso il primo volo per Londra, carica di tante aspettative e con un progetto in mente: liquidare l'immobile antico e uno degli appartamenti e tenere per sé qu... (continua)

Marirosa Tomaselli 13/09/2016 - 12:46
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il Simbolo del Nulla


Era assurdo, semplicemente senza senso.
Un tempo l’aveva fatta sentire così bene che per un po’ null’altro esistette. Solo lui. Solo loro, mischiati come il sacro e il profano, la notte e il sole, l’amore e l’odio.
Non aveva idea del perché ma se qualcuno glielo avesse chiesto lei avrebbe risposto che con quell’ammasso di muscoli che sembravano montati al contrario, come quando si mette insieme un armadio comprato da poco e a poco prezzo senza guardare il manuale, si sentiva come quella ragazza in un racconto da due soldi che pur di andare avanti a leggere un libro screanzato ed insulso, aveva smesso di dormire la notte, di pensare ai barboni ubriachi durante il viaggio in metropolitana che la portava tutte le mattine al suo monotono lavoro, e perfino di controllare se nella moca il caffè fosse stato bevuto tutto prima di riporlo nel mobile pensile vicino alle tovaglie per gli ospiti.
Le conseguenze erano state le stesse. Ogni cosa era stata macchiata.
La coscienza e la stoffa eran... (continua)

Sara Toffaldano 29/09/2015 - 00:30
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IL SOGNO DI UN AMORE


Il silenzio, che avvolgeva la casa, era quasi surreale. E ammantava tutti i suoi pensieri. Si lasciò sfuggire un sospiro dalle labbra socchiuse. Erano dure, piegate in una smorfia amara. Si passò una mano tra i capelli, neri, spruzzati di grigio. Non riusciva a dormire, la notte era fredda, eppure, sembrava invitante, ammiccante, come, la luna, che splendeva maestosa nel cielo. Ne vedeva il riflesso dietro i vetri della portafinestra. Si lasciò cadere sul divano. E si fermò a guardare la parete di fronte, il suo quadro, quel quadro che era diventato la sua dolce ossessione. Qualche mese prima aveva comprato quella casa, una casa antica, in campagna, e l'aveva trasformata. Si era sbarazzato della mobilia, degli oggetti, e l'aveva ristrutturata trasformandola, secondo il suo gusto, seguendo canoni moderni e funzionali. Solo di una cosa non si era disfatto, di quel quadro. Ne era stato ammaliato, sin dalla prima volta che l'aveva visto. E forse, era stato proprio quel quadro a convincerlo... (continua)

Marirosa Tomaselli 09/12/2017 - 19:41
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il tempo perduto


Era stata una giornata molto calda, non vedevo l’ora di tornare a casa, farmi una doccia, sdraiarmi in poltrona e godermi qualche attimo di tranquillità, con il mio “virtual-sensation”.
Stavo sfrecciando a velocità sostenuta, quando i miei occhi si posarono sul navigatore satellitare, notando qualcosa di strano; il display segnalava la data, “28 ottobre 2025”, la temperatura esterna “28°”, ma non la presenza del segnale gps… poi un urto tremendo, l’auto si abbassò improvvisamente sull’asfalto, il display segnalava un’anomalia al sistema di lievitazione gravitazionale.
Scendo dall’auto, prendo il cellulare e provo a contattare il centro assistenza, ma non c’è segnale.
Provo a scrutare una colonnina di SOS, ma niente, decido di aspettare, la serata è bella, c’è la luna piena, prima o poi passerà qualcuno…
Dopo un’ora, senza aver visto nessuno, mi guardo in giro e in lontananza scorgo una luce da una finestra, una luce strana, di un colore rossiccio, come se provenisse da un vecchio ... (continua)

Masaniello _ 14/01/2015 - 10:27
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il titolo non conta


Ora. Qua. In piedi in questa stanza sola nuda.
Copro gli occhi con le mani. Chiuderli non basta.
Le mani schermo dalla melmosa realtà che filtra nelle palpebre.
Non vedo, parlo.
Parlo come se stessi scrivendo.
Penso attraverso parole che escono come voce dalle dita, e copio quel che si scrive dietro agli occhi.
Come suono che dall’orecchio arriva al resto del corpo e affiora sulla pelle, così parole si muovono dentro, simili a un liquido che si miscela al sangue, paralizza. Si muove con andamento circolare dallo stomaco fino ai margini del corpo.
E le mani, dagli occhi al volto, diventano aggressive, graffiano, fanno male con intenzione, attenuano il dolore. La voce s’assottiglia, diventa brusio che formicola nella gola secca.
È un prurito che cresce.
S’impone dentro ed emerge fuori solleticando i muscoli.
E perdo il controllo.
E non lo posso evitare.
Devo grattarmi. Devo eliminare quello che non sono in grado di vedere. Devo togliere la crosta di qualcosa che sta ... (continua)

ellis lio 21/12/2015 - 20:48
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il triceratopo


L'ascesa piramidale di un triceratopo
preistorico si rapporta direttamente
con la larva embrionale della salamandra
della Patagonia con disturbi neurovegetativi
intersecantesi altresi' con la personalita' deviata
del pollo da batteria del basso cremonese.
Tutto questo genera una trasmissione patologica
della inseminazione omeopatica delle spore
graminacee della liquirizia calabrese.
Cio' conclude un ciclo di manifestazioni
psicosomatiche che sfociano poi in una
coagulazione gravitazionale relativa alle
triglie di scoglio preessiccate.E' chiaro,a questo punto,
che la congiunzione del tropico del Capricorno
col parallasse della mozzarella di bufala campana
della terra dei fuochi concretizza una simbiosi
latteocasearia con il patrimonio androgenetico
della tribu' congolese dei Wuacca-Putanga.... (continua)

Ferruccio Frontini 24/05/2017 - 07:58
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