L’uomo da tutto il giorno ascoltava la solitudine, neanche lei gli parlava.
Verso sera salì sul cornicione senza provare emozioni, solo ci salì e guardò sotto. Poi una scia in cielo, e di nuovo sotto. In un angolo il cappello.
Il piede come un battaglio a mezz’aria, dentro la testa il silenzio delle campane nelle notti immobili.
Un’unica sola brezza lo spaventò, era il ricordo… non poteva fare ai suoi figli quello che fece a lui suo padre.

(da Storie dell'uomo col cappello, drabble)... (continua)

All'improvviso, l'ignaro soggetto dai lunghi capelli rossi come il melograno, nel mentre cammina sorridendo e nell'alzare le braccia verso il cielo tramontante, si ritrova in una posa non voluta. È il momento perfetto per il click di una Polaroid da cui ne se seguirà la magia di uno scatto.
Il timido fotografo, da sempre innamorato della sua migliore amica, porterà dentro il marsupio a tracolla, regolato all'altezza del cuore, l'intimità di quell'istante che sarà solo suo, non esposto agli sguardi altrui.... (continua)

Il sogno di Anna

Era un sogno o un’idea e lo sapeva molto bene Anna o forse lo sentiva soltanto dentro di lei mentre correva all’impazzata per raggiungere il suo pensiero più prezioso affinché si realizzasse!
Giaceva lì seduta sulla sedia a dondolo, mentre si dondolava raccolta nei suoi più intimi pensieri, voleva intensamente raggiungere il suo amore che si trovava dall’altra parte del mondo e l’unico modo di realizzarlo era viverlo in un vivido sogno!
Correva nel vento e lo raggiunse scavalcando ogni ostacolo possibile ed il sogno in un miracolo divenne realtà, si abbracciarono fortemente.
Adesso si sentiva felice!... (continua)

<Non rammentavi, me ne accorsi dal tuo sguardo sulle dita
quella volta che dicesti ch’ero quasi tutta la tua vita.
Mi facesti così omaggio delle tue bugie, fin dal titolo>.

<<Non rammentavo, te ne accorgesti dai miei occhi sulle dita
quella volta che dissi ch’eri tutta la mia vita.
Ti feci dono così di quelle che non credevo fossero bugie>>.

<Continua… ritorniamo al titolo>

(drabble, da Crestomazia)... (continua)

Susi era l’amore delle medie. Sarà stato per il nome, con la ”i” semplice, per lo sguardo imbronciato e misterioso, i capelli neri, gli occhi castani ed il suo essere minuta.
Come un fachiro mi stiravo girandomi indietro, perché ero al secondo banco della prima fila e lei al penultimo della terza. Guardavo, e non guardavo più.

L’ultimo anno mi regalò un pezzo di stoffa plastificata per foderare un portacarte che costruimmo nelle ore di applicazioni tecniche.
Il portacarte, tenuto fino alla metà degli anni duemila, è andato perduto in un trasloco.
Era nero “con i fiori non ancora appassiti”.... (continua)

È ormai un anno che ti scrivo, anche se tu non lo sai. Sono i pensieri che accompagnano la mia giornata; sono le parole che vorrei dirti, guardandoci negli occhi.
Tu non lo sai, ma ti vivo in ogni singola parola, in ogni singolo pensiero che prende forma sulla carta. Troppo lontani per amarci, troppo legati dal destino per ignorarci. Non è amore quello che ci lega. È di più, una pazzia vitale, un confondersi di anime.
Tu non lo sai, ma ti vivo ogni giorno in me e, quando il buio arriva, nell’ ombra della notte ti vedo sorridere.... (continua)

Ho assopito i sogni, ma resta ancora la tua mano che mi ha scostato nel tuo scivolarmi dalle braccia nel darmi la buonanotte di schiena.
Coricandomi senza sonno mi sono stato vicino, battendo a macchina ti ho trovata che guardavi le onde femminili e ostinate. E così simili tra voi.
Cercando con le mie le tue dita, ti sei irrigidita nel sentire il mio viso sul tuo con le goccioline della brezza. Poscia, come le onde ti sei lasciata andare.
Ti ha attraversata un brivido appoggiandomi la luna sulla guancia, e poi il vuoto.
Quel vuoto che lasciano le onde.

(da Crestomazia, drabble)... (continua)

Una tela bianca (drabble)

Nell'atelier, l'artista fissa la tela bianca con occhi avidi e un'ispirazione improvvisa, una brezza leggera danzante nell'aria, lo spinge a creare. Un'immagine sfocata prende forma nella sua mente e la tela bianca diventa una sinfonia di colori e emozioni, guidata dalle sue mani.
Ogni pennellata è una finestra aperta sul suo mondo interiore, una magia che trasforma pensieri in immagini.
L’opera svela il suo spirito, mentre la sua creatività come un fiume in piena guida il tocco deciso e inonda la tela trasferendovi l’essenza stessa dell'esistenza, e il suo spirito si alleggerisce.... (continua)

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