RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Il Custode del Foro Era il difensore della tradizione, l’ultimo baluardo di un codice non scritto che si respirava solo in certi luoghi. Non parlo di Wimbledon, né del Foro Italico, ma del Dopolavoro ferroviario, un circolo dal nome modesto e dalla storia fatta più di abitudini che di tornei. Ci andavamo con gli amici a giocare a tennis, più per stare insieme che per emulare McEnroe o Borg. Non era Villa Lloyd, non era lo Junior Club, era soltanto un campo di cemento in mezzo a un prato, incastonato tra i binari e una siepe troppo alta per essere vera. Ma per noi era tutto.
All’inizio non c’era nemmeno un custode. Le chiavi si ritiravano in una stanzetta che odorava di cuoio e disinfettante, si firmava un foglio a quadretti, si pagava in contanti e si portavano via. Il primo che prenotava alle 7:30 del mattino diventava, di fatto, il “guardiano” del campo per tutta la giornata. Spesso anticipavamo l’ingresso di qualche minuto, magari di mezz’ora, giocavamo all’alba con la freschezza addosso e la rugiada ... (continua) Glauco Ballantini 17/06/2025 - 10:27 commenti 1 - Numero letture:271
Il diario della nonna Da ragazza, verso i sedici anni, mia nonna Orsolina mi regalò un quaderno speciale, aveva una
copertina rivestita di stoffa provenzale, con tutte foglioline verdi e i fogli erano di una carta di buona qualità a righi, ne erano tanti sembrava quasi un libro. Pensai che sarebbe stato uno spreco usarlo per i compiti di scuola così lo trasformai in un diario. Incollai nella prima pagina una mia foto, alla quale feci seguire la descrizione sommaria di me stessa con i relativi dati anagrafici. Era quello il periodo delle esplorazioni emotive e delle prime esperienze sia sociali che affettive. Il periodo in cui era tutto sotto analisi, la giovane età metteva ansia (il più delle volte ingiustificata) ad ogni mia decisione. In quel diario (dopo di esso non ce ne sono stati altri) non scrivevo mai fatti che seguissero una metodica cronologia, ma lo usavo un po’ come il mio rifugio peccatoris. Era il mio modo per realizzare il bisogno che avevo di guardare dentro me stessa,in modo rise... (continua) santa scardino 03/11/2022 - 17:19 commenti 9 - Numero letture:536
Il distacco Orme sulla sabbia
C'erano giorni opachi, dove la nebbia ha consumato pianti! Si muoveva il tempo a passo cadenzato e i minuti lenti separavano istanti tra me e te, - Mi sono svegliata oggi con il rumore di un aereo che volava basso e il rumore assordante feriva le mie orecchie. Un po’ incerta mi a... (continua) Margherita Pisano 22/05/2024 - 15:36 commenti 5 - Numero letture:438
Il dolore Il dolore degli altri lo guardi attraverso un vetro: ti sfiora ma non ti tocca. L'altrui patimento ai nostri occhi appare appena appena sfocato: è un po' come se lo vedessi attraverso spesse lenti. Ne senti l'eco e pensi sempre che sia lontano anni luce da te. Non ci pensi al tuo dolore, fino a quando non ti tocca personalmente. Quando il tuo dolore rompe il vetro dell'oblio in cui era assopito, ti succede di risvegliarti nel bel mezzo della notte con la fronte sudata e una fitta allo stomaco. È allora che entri a stretto contatto con la tua sofferenza. È come se distrattamente urtassi una teca di cristallo e da essa fuoriuscisse un fiume in piena sfuggito agli argini. Vorresti soffocarlo con un cuscino il tuo dolore...ma non puoi: riesci a malapena ad attutirlo. Lo zittisci ma lui ritorna. In alcuni momenti ti pare di averlo ammutolito: non lo senti...ma poi in maniera subdola e silenziosa, lui ritorna più prepotente e violento che mai. E tu dai schiaffi mentre vorresti ricevere carez... (continua)
Giovanna Balsamo 22/11/2018 - 09:09 commenti 1 - Numero letture:1155
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Il Gabbione a Livorno E’ uno sport unico.
Si gioca quattro contro quattro in un campo che è un vero gabbione; agli inizi era praticato sul mare e la rete lo recingeva per non fare andare il pallone in acqua. Non ci sono portieri perché nessuno para con le mani, le porte sono piccole e ci si alterna. Il divertimento è assicurato, la palla non esce mai e valgono sponde e rimbalzi su tutta la superficie retata, anche dietro la porta. Non ci sono altre regole che “non fare fallo” e “non prendere la palla con le mani”, si gioca per tutto il tempo concesso: una lunga sudata a perdifiato. Poi venne il “calcetto”. Centodieci Estivo... (continua) Glauco Ballantini 28/07/2016 - 10:30 commenti 5 - Numero letture:1349
IL Giorno Chiudo gli occhi e immagino,
aspetto che un pensiero sfiori la mia mente intanto alzo le braccia dietro la nuca e mi lascio andare. Accarezzo il viso per togliere la fatica del giorno, passo la mano sugli occhi e ridisegno il mio viso e i miei contorni sempre a occhi chiusi. Mi definisco e respiro ascoltando rumori esterni come la tv nella stanza accanto, dove mio marito sul divano stà riposando dopo una giornata pesantissima e calda. Oggi, quasi 30 gradi un pomeriggio caliente per il mese di Maggio. Stò immaginando la giornata di domani è il mio compleanno... Ho già festeggiato in parte con amici passando un week end in Trentino, ma la festa sarà domani che dopo il lavoro, alle 13,00 finito gli obblighi mi dedico la giornata solo per me. Naturalmente aspetterò che mio marito mi sorprenda con un regalo....ma non sono sicura che domani si presenti con un pacchettino...? Avrei voglia di una cosa preziosa, ....ma visti i tempi và bene anche una cena oppure una vacanza di u... (continua) Alice clarence 23/05/2011 - 22:08 commenti 1 - Numero letture:1522
Il giorno libero - 3 E venne il giorno del terzo incontro, dove davvero c'è stato di tutto, beh, una prima parte molto ridanciana, come sempre ma anche una parte più intensa, seria, raccontandoci le esperienze di lavoro e poi la mia situazione familiare.
Mi ha ascoltato mentre gliela raccontavo, rigovernando. Ebbene si, le ho detto di farmelo fare, una volta per uno... lei si è fumata una sigaretta e poi è venuta ad asciugare le stoviglie. Era il suo giorno libero ed ancora mi ha sorpreso, stavolta ha cambiato anche il menù in corsa. Come sempre le avevo detto se ci si rivedeva. Che si andasse a casa sua era scontato, o mi è sembrato. Magari, le avevo detto che avrei portato qualcosa di pronto e ce lo saremo mangiato. “No, non portare niente, porta il vino, arrangio qualcosa, … per esempio primo piselli e salcicce, poi dolce all'ananas... fatto da me.” Poi durante la notte di lavoro, conversando in chat mi ha detto: “ci ho ripensato, faccio un piatto tirolese, ti va?” Beppe Billi 08/02/2024 - 14:16 commenti 0 - Numero letture:399
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