RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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La crisi del quarto di secolo Voglio ricordarmi di questa sera, nei giorni a venire.
Voglio sentire nuovamente quell’enorme peso sullo stomaco, in altra maniera non so definirlo. Ho quasi 26 anni, li compirò in un novembre che, so per certo, arriverà prestissimo. Eppure non li attendo fremendo. Come l’hanno chiamata? Ah sì, la crisi del quarto di secolo, o giù di lì. Quel momento di smarrimento che coglie l’essere umano quando sente che i 30 anni si avvicinano, e allora giunge impetuosa una incredibile fretta di stabilizzarsi, di raggiungere alla velocità della luce un equilibrio invidiabile tipico di chi è ormai adulto. Perché è stato come saltare da un trampolino molto alto, e ora mi trovo a galleggiare in un mare freddo, vastissimo, e non sempre cristallino come vorrei. E so che come me ci sono tanti giovani “nuotatori”, perché sento il rumore dell’acqua smossa dalle loro bracciate. Siamo tutti l’uno al fianco dell’altro, c’è chi annaspa, c’è chi si mantiene perfettamente a galla come fosse stata da sempre l... (continua) Rosalba Caraddi 30/08/2015 - 01:21 commenti 1 - Numero letture:1435
La cuccagna svedese Dopo tanta bella scrittura, non tutta farina del mio sacco e opera di uno spirito che, nottetempo, mi sveglia, mi pervade e mi illumina, la cuccagna svedese non si riferisce al triplice nobel (pace, poesia e medicina!) a cui il fantasma notturno aspira (esaltando ancor di più la mia innata mania di vanagloria), ma all'allunaggio svedese che feci in compagnia di due amici, proprio a pochi giorni di distanza dalla conquista lunare.
E così, mentre Aldrin, Collins ed Armstrong mettevano piede sul suolo lunare, parimenti, con un'impresa pionieristica, tre napoletani sbarcavano sul suolo svedese con la mitica 500, stipati in essa insieme ai bagagli. Correvano i tempi "dell'acchiappanza" e noi italiani, in primis napoletani e romani (ce li mangiavamo alla matriciana!), da imberbi latin lover facevamo strage di cuori (pollanche nordiche) lungo la costiera adriatica. Dopo Rimini, Riccione ed Abbazia (Opatja ex Jugoslavia), quell'anno con l'intento di sorprendere le deliziose svede... (continua) Francesco Andrea Maiello 24/07/2019 - 07:41 commenti 4 - Numero letture:1052
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
La festa interrotta Marisa, una splendida ragazza di 16 anni, fisico da modella, capelli castano chiari ed occhi verdi, un sorriso da far venire i brividi, sempre allegra e con una carica esplosiva. Frequentava il 3° anno di Ragioneria con voti altissimi, ma era praticamente prigioniera in casa; la sua bellezza ed il vivere in un quartiere come Marianella, alla periferia nord di Napoli, un quartiere difficile, dove la vita scorreva pericolosamente appesa ad un filo, la lotta tra le fazioni camorristiche per accaparrarsi i territori, erano all’apice della violenza, nessuno poteva uscire senza rischiare ogni giorno di essere coinvolto in una sparatoria, ma lei non aveva paura di questo. Usciva praticamente solo per andare a scuola, qualche volta si recava da qualche amica a studiare, ma era sempre accompagnata da Enzo, suo fratello maggiore che gli faceva da guardia del corpo, la proteggeva da tutto; anche i genitori erano apprensivi e protettivi, nessuna uscita serale, nemmeno il sabato o la domenica, ma p... (continua)
Masaniello _ 18/02/2015 - 15:03 commenti 3 - Numero letture:1457
La Fiat 500/L Molti ricorderanno la mitica(per me) Fiat 500/L , una piccola utilitaria uscita verso la fine degli anni sessanta ed ancora oggi, se ne vede qualcuna in circolazione.
Mio marito, allora fidanzato, la comprò a rate sfidando il completo disappunto di sua madre,, non lo riteneva un acquisto urgente e tanto meno necessario. Ricordo che con 10.000 lire facevamo il pieno e quando capitava di andare in Slovenia spendevamo la metà. Era praticamente una trappola, ma per noi rappresentava la libertà, l’indipendenza, la possibilità di stare intimamente insieme scegliendo di volta in volta i luoghi a noi più cari. Per anni abbiamo condiviso, passo passo, gli eventi e le varie tappe della nostra esistenza. All’inizio i passeggeri erano solo due,poi diventarono tre ed infine quattro. Quante volte abbia sostenuto il viaggio Caserta/Trieste e viceversa non lo ricordo, 1200 chilometri senza crearci mai problemi. Oggi nessun ragazzo si azzarderebbe a fare tanta strada con un’auto così piccola,a... (continua) santa scardino 11/07/2021 - 21:42 commenti 7 - Numero letture:799
La fontana Il puttino della fontana
in mezzo al giardino, guarda felice il cielo sopra di sé mentre regge una conchiglia dalla quale gorgoglia limpida acqua su cui galleggiano ninfee eleganti e candide. Sul bordo a mo' di panchina due ragazzi che si fan promesse per l'eternità, suggellate da baci timidi e speranzosi. Oggi questo flashback è come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump.... (continua) santa scardino 26/09/2025 - 15:12 commenti 4 - Numero letture:147
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
La Geode Fresca di separazione, la prima cosa che fece fu andare a Parigi. A Parigi si sentiva a casa, spesso c'era andata da sola e dichiarava stupita che, diversamente da quasi tutte le altre città che aveva visitato, a Parigi non si era mai persa..
Quel giorno non sapeva dove andare...era un po' triste,ma non voleva rinchiudersi in camera e piangersi addosso. Non a Parigi! Così salì sul primo taxi libero davanti all'hotel e chiese al tassista (aveva un feeling speciale coi tassisti specie quelli parigini) di portarla in un posto poco conosciuto, perché lei Parigi l'aveva girata praticamente tutta e non una volta sola. Lui la squadrò da capo a piedi, fece un sorrisetto e propose: La Geode ....le dice nulla? Era stata terminata tre anni prima, quindi ancora in pochi la conoscevano e l'avevano visitata. E così si misero in marcia per questa sconosciuta Geode. Quando furono vicini....Mariella rimase a bocca aperta: l'amico tassista non le aveva raccontato nulla e lei non sapeva assolut... (continua) Marilla Tramonto 13/07/2016 - 10:05 commenti 16 - Numero letture:1680
La Luce del Ricordo C’era una volta un amore che sembrava avere il tempo dalla sua parte. Non chiedeva troppo, non gridava mai. Era fatto di piccoli gesti, di parole sussurrate la sera; quando tutto taceva tranne il cuore. Poi un giorno, senza preavviso, arrivò il rumore. Un sibilo sottile, appena percettibile, che si infilò nelle pieghe della nostra normalità. Era l’eco di qualcosa che stava cambiando, anche se ancora non lo sapevamo.Quello che segue non è un romanzo, né una cronaca. È il tentativo di mettere ordine tra i frammenti di una vita divisa in due: prima e dopo di te. È il racconto di un amore che ha saputo affrontare la bellezza e la crudeltà dell'esistenza, fino all'ultimo respiro. Stare accanto a un malato di cancro è durissimo. Non puoi fare nulla. Le armi che hai a disposizione sono troppo deboli. I familiari devono assistere al lento o veloce declino di un corpo deprivato della propria volontà e divorato dal male. È una lotta contro il tempo. Nessuna descrizione può rendere l’angoscia di ... (continua)
Giovanna Balsamo 30/06/2025 - 15:10 commenti 0 - Numero letture:264
La maga nelle spire Il fascino della Libreria Nuova di Corso Amedeo era tutto nelle capacità della libraia che si aggirava tra montagne di scaffali pieni di libri che sembravano più il frutto di uno sgombero che una disposizione realizzata col manuale dell'ISBN. Le pile di volumi, ammucchiate senza apparente ordine, si ergevano come piccole eppure maestose scogliere di carta, creando un labirinto di storie da percorrere con l'istinto più che con la razionalità. Tra quelle pareti cartacee, ogni lettore diventava un esploratore, e la libraia, la maga dei libri, un'imperturbabile guida che pareva conoscerne ogni singola pagina.
Quando chiedevi il volume che cercavi, la maga dei libri assumeva l'aria assorta di chi sta pensando intensamente a cosa avesse mangiato due giorni prima, come se il pensiero del piatto che l’aveva nutrita fosse la chiave per accedere alla memoria infinita degli scritti. La sua espressione svaniva nel vuoto per un istante, e tu, ignaro, ti chiedevi se fosse davvero in grado di ricord... (continua) Glauco Ballantini 24/03/2025 - 08:41 commenti 4 - Numero letture:403
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