RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
On the road Vieni con me, ali di aliante, possiamo partire all'ora dove il sole si alza e allunga il sorriso sulla valle, fa del fiume uno specchio e catarifrangenti frammenti di luce si stendono fino alla porta di casa mia e bussano, leggeri richiami alla vita.
Vengo io da te, ho il cappello da cowboy, tu porta gli stivali e gli speroni lasciali sul tavolo accanto al fermacarte, nel vaso dei fiori trova posto il telefono mentre le margherite ancora dormono tra i campi. Spegnerò il motore a debita distanza perché il silenzio è amico di chi fugge e in uno zaino ci sta tutto ciò che serve, per respirare. Tu fallo piano, il tempo del valzer è il bacio al mattino, è iniziare una corsa, e si va giù. C'è un poco di nebbia salendo su Orciano, il sole si sta alzando sui campi di grano che sono saliscendi a perdita d'occhio e prendo la strada laterale tra i campi, verso il teatro del silenzio. Fermi, dai scendiamo, a guardare le auto, i camion che viaggiano al mattino presto sulla strada principale, ... (continua) ![]() ![]() ![]()
OS 2023 Oggi la barca è lì, tirata in secco. Orfana. La mano che la governa è impegnata a scrivere, tace il vento che di solito la benedice.
Ogni tanto si piazza qui, sul molo. E guarda lontano. Qualcuno gli sfiora il berretto, e va via. Lui sorride. Ci sono mestoloni e canapiglie al porticciolo e facce che raccontano fatiche di giorni interi con le reti, quando la luce brucia e ti abbaglia. Nel far segno con la mano a un madonnaro di sedergli accanto, si concede lampi di spensieratezza. Ma ha la scorza di chi sa che chi prova a vivere di scrittura non ha un’esistenza leggera. Gli piace gironzolare tra i pescherecci della costa, e ogni tanto saluta qualcuno che sistema il pescato con mano sicura. Ogni giorno tutti loro sono in acqua con qualunque tempo, e hanno ricordi che sono favole. Si immagina forse sull’uscio d’una bottega o a tavola tra amici che hanno mani rotte dai secchielli e gli attrezzi necessari alla fatica, ma non se l’è mai sentita di deludere la solitudine. Oggi ha... (continua) ![]() ![]() ![]()
Ossario germanico Dopo essere salita in macchina con il mio fidanzato, siamo arrivati adrenalinici, ma senza scosse, in un Ossario germanico, che avrebbe dovuto raccogliere i resti dei militari tedeschi caduti nella battaglia del 1° novembre 1917.
L'idea risale al 1937 per volere dello stesso Reich di Adolf Hitler che, grazie ai buoni rapporti con l'Italia fascista di Mussolini, aveva potuto acquistare questi terreni. I lavori secondo le vicende della Seconda Guerra Mondiale, vennero interrotti. In quell'anno infatti ciò che era stato costruito venne riconvertito in presidio militare per la difesa del ponte di Pinzano. l' Ossario venne pesantemente bombardato e al termine del conflitto, venne definitivamente abbandonato senza aver mai ospitato nessuna salma. È tutto recintato, io curiosa provo ad entrare nelle sbarre con il naso. Al massimo trovo Casper e i suoi amici, ma dietro di me arriva un gregge di capre. Il mio fidanzato mi racconta la storia, facendo finta di chiamarsi Roberto Giacobb... (continua) ![]() ![]() ![]()
PACCO NON ARRIVATO Ciao a tutti, chi di voi non ha mai prenotato un pacco su internet, mediante il pagamento di una carta di credito?
Venerdì questo, mi arriva il messaggio di notifica del corriere che passa in giornata. Al pomeriggio sono fuori casa, c' è un tempo di tornado angolo delle bermuda Fester Adams, sono tranquilla anche se il cielo è sempre più scuro. Il corriere mi ha appena scritto che il pacco è arrivato ed è stato firmato a mio nome. Sarà mio padre che l' ha firmato. Arrivo a casa e vado dritta da lui dicendo: il pacco! Dammelo! Che pacco, qua non ha suonato nessuno mi risponde. Forse è saltato il campanello per il temporale, dovrò chiamare un momentino Tonino, l'elettricista! Faccio le prove come un geometra tra distanza, misure, angolo del vento, distanza parcheggio. Magari il pacco è volato come una colomba, speriamo senza cacca! Corro di qua e di là, cerco nel prato, neanche una zecca trovo e nemmeno il resto. Non capisco perché mi segna è stato consegnato. Chiamo nu... (continua) ![]() ![]() ![]()
pagine di diario Pagine di diario
Notte d'attesa ![]() ![]() ![]()
Pagine di quartiere, 1992 Il problema di questa generazione è che i giovani si sentono tutti dei geni, ma forse lo sono sempre stati. Far qualcosa non è abbastanza per loro e neanche uccidere o rubare è qualcosa, no, loro debbono essere qualcosa, vogliono tutto e subito altrimenti se lo prendono con le buone o le cattive.
Si cominciano a vedere giovani tatuati, quel messaggio era il segno dell'uomo in carcere, l'arte lugubre dei reclusi e dei condannati. Che stia diventando arte può indicare questo: che la carcerazione perpetua è ormai una condizione stabile, che non ci sono più differenze tra la prigione, il muretto o la casa. È privilegio della giovinezza vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta la bella continuità di speranze che non conosce pause o introspezioni. Si chiude dietro di noi il cancelletto della pura fanciullezza e ci si addentra in un giardino incantato. Persino le ombre vi risplendono promettenti. Un sentiero pieno di seduzioni e non perché sia una terra inesplorata. È il fascino del... (continua) ![]() ![]() ![]()
PALESTRA Prima che chiudessero le attività sportive e le varie case, scusate cose, a settembre mi sono iscritta in palestra per provare la mia resistente fiaccaggine.
Armata di buone intenzioni, quelle meno sono rimaste in macchina, con sguardo orgoglioso, parlo con il personal trainer che mi fa alcune domande, mostrandomi un abbonamento mensile. Mi chiede su cosa voglio lavorare, tipo braccia, gambe, glutei e io aggiungo mani e piedi. Quante volte hai intenzione di presentarti? Ci penso dubbiosa come uno stracchino, dopo un' intensa attività fisica e dico: bon dai facciamo tre volte a settimana, ti va bene? Deve andare bene a te, semmai! Il personal trainer, con un sorriso a prova vivident, mi aspetta domani per allenarmi al pomeriggio. Appuntamento importante da segnare! Così il giorno dopo, arrivo con il mio borsone da palestra super attrezzato squadra sportiva calcio nuoto e pallavolo 2020. Dopo essermi cambiata scarpe, aver preso il mio foglio con gli esercizi personalizzato c... (continua) ![]() ![]() ![]()
PALESTRA DA CASA Circa due anni fa, ho scoperto la passione per la palestra.
Sono andata per un periodo, prima che chiudessero tutto. Li, ho conosciuto un amico, appassionato per lo sport e parecchio attento al cibo, no sale, no pasta non integrale, no merende ecc. Sta di fatto, che lui dopo aver seguito una trasmissione di vendita online, ha preso una panca per flessioni di gambe e braccia. Poi dopo aver visto un altro programma, ha preso un attrezzo più completo e indovinate.. ha iniziato a corteggiarmi con la panca. Sopra la panca, Mary sale e paga, però prima una merendina, altro che dieta! Di costituzione sono magra-normale, mi piace camminare, mangiare normale, ma qualche snackino lo faccio. Preferisco quindi sudare e poi avere il premio di consolazione. In questo caso, sudore a prova deodorante black and white. Orgogliosa di me, porto la panca a casa. Voglio farmi il chappette più tonico. Mi ha detto il mio amico che miglioravo, usando il punto debole. Sei bene, ma potresti esse... (continua) ![]() ![]() ![]()
Parto Cesareo La neonata Greta, appena venuta alla luce ha paura, si tratta di una forma di timore che ha poco a che vedere col significato comune del termine, ma esiste ed è presente sin dai primi giorni di vita per tutti i neonati. E la mia piccola nipotina non è immune da questa consuetudine comportamentale, l’angoscia la responsabile di alcuni degli inspiegabili pianti della piccina ed è sempre la paura (in questo caso legata al terrore dell’abbandono) che spinge la piccola ad attaccarsi al seno materno cercando sì il cibo, ma inteso come forma di sostentamento e continuazione della vita. Si tratta di un’angoscia atavica più o meno proporzionale al riscontro che Greta trova con la madre, perno centrale intorno al quale ruota tutta la sua esistenza, ed è proprio da Giusy che la piccina teme di essere abbandonata. Greta piange per attirare su di lei l’attenzione. Il suo è un grido che serve da campanello d’allarme per Giusy, affinché la faccia sentire protetta e al sicuro. Lasciare che un bimba mo... (continua)
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Opera non ancora approvata!
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