RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Un suono di sirena


Sfogliavo il mio vecchio diario con mia moglie… a lei piace leggere quello che scrivevo, In particolare: le frasi che dedicavo a lei, ogni fine giornata. Scrivevo le emozioni che provavo per ogni immersione: comprese le mie … ansietà, le mie paure. Tra le pagine del diario, in una cera solo la data, e poche righe…mi chiedevo perché non lo completata? Non è da me lasciare in completa la giornata: poi non ce neanche una dedica per te… perché? Ne sai qualcosa tu? Lei… l’abbiamo vista tante volte questa pagina… sicuramente l’avrai dimenticato, oppure… dai non so, forse non era importante. No: sicuramente ce qualcosa che mi sfugge… poi: perché i quattro giorni a seguire ci sono solo le dediche per te, e non ce il lavoro che ho fatto? Cercherò di ricordare: deve esercì un motivo. Dopo due giorni, ero sulla passerella della rotonda di Senigallia… ammiravo il panorama.
Alcune persone sulla spiaggia martoriata dall’inverno, passeggiavano con i loro cani, mentre un uomo
In tenuta ginnica, ... (continua)

donato mineccia 13/02/2015 - 18:23
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Un testo da riproporre


Un pomeriggio in Toscana( poesia pubblicata il 08/10/2018)

Un pomeriggio in Toscana (Luglio 1967)

Seduta sotto un fico
assaporo tutta la dolcezza
della mia gioventù.
Dolce sensazione d’ambrosia
che dal cuore sale al palato.
Ogni frutto prepara il desiderio
a quello successivo.
Il tramonto di un’estate
in terra toscana.
Il delicato e timido abbraccio
di un fiore mai appassito.
Oggi tra spine e crisantemi,
quel fiore impera con
tutta la sua forza,
ma respinge sole ed acqua


Pablo Neruda diceva che: ‘La poesia non appartiene a chi la scrive ,ma a chi serve’.
Beh, la poesia che vi ripropongo mi appartiene e non so se servirà a qualcuno,la ragione è che in questi quindici versi sono racchiusi 45 anni della mia vita. Quando la rileggo( di rado ) mi rivedo giovane diciassettenne seduta sotto quel fico in un caldo pomeriggio d’agosto nella campagna Toscana , in compagnia di altri due ragazzi.
Quella fu una vacanza che non avrei mai più dimenticato anche se durò ... (continua)


santa scardino 24/05/2021 - 23:03
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Un tipo


Sono un tipo abituato a vedere le stelle splendere la notte e a sentire il mare di sera.
Sono un tipo a cui piace fare lunghe passeggiate sulla spiaggia e stare in compagnia.
Sono un tipo semplice, ma complesso.
Sono un tipo dolce, a cui piace scoprire cose nuove e amare le persone.
Sono un tipo strano, ma dicono che ad alcuni piace.

Ditemi allora, cosa ci faccio qui?
Dove delle stelle non ne vedo neanche l'ombra e del mare nemmeno il profumo.
Dove la sabbia è asfalto e le macchine le uniche amiche.
Dove la gente non ha tempo per ascoltarti, perché è troppo occupata.
Non avrei mai detto che mi sarebbe mancato così tanto quel posto che a lungo ho detestato.
Ma, ovviamente, non è per il posto in sé per sé, ma per le persone che lì ho lasciato e che hanno una parte del mio cuore.
Ora comprendo realmente quella fatidica frase:
“Capisci di tenere a qualcosa solo quando l’hai persa.”... (continua)


Green Eyes 09/09/2016 - 20:55
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Un Tuffo nel Passato


Una chiamata dal mio vecchio cellulare, che avevo regalato a mia moglie compresa della sim della tre e che mia moglie mi passa; non prima di aver fatto il terzo grado ad un nome archiviato nella memoria. 35 anni fa. No, aspetta. Sono almeno 39. Eravamo a scuola insieme, abbiamo condiviso professori geniali e insegnanti nevrotici, interrogazioni e compiti a fiume. E poi, dopo il diploma, ciascuno per la sua strada. Alla fine i vecchi compagni di scuola, anche quelli più vicini, finiscono per perdersi di vista. Alla sua voce mi si apre il cuore: sono Giuseppe e facevo parte della mitica V D dell’itis F. Giordani, sto rintracciando tutti gli ex allievi della nostra classe, e con alcuni di loro abbiamo creato il gruppo su WhatsApp e ci divertiamo da matti. Gli rispondo che sono restio su WhatsApp; perché ho una certa idiosincrasia per il cellulare, ma che mi sarei attivato per la creazione del gruppo V D su fb. Il gruppo comincia a popolarsi di persone e di messaggi che sembra arrivino dir... (continua)

Savino Spina 01/04/2018 - 17:58
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Una Bambina


Entrai al centro d’accoglienza per i profughi ucraini con due sacchi pieni di peluche che erano appartenuti ai miei figli, conoscevo già la strada. Fuori c’era il sole, era una bellissima giornata di aprile e cominciava finalmente a fare caldo.
Tu stavi passando per il corridoio con un’amichetta più grandicella, entrambe reggendo un piccolo vassoio con pochi giochi con cui stavate andando a giocare in cortile. Nel notarmi ti fermasti, mi osservasti e, sorridendo con le tue piccole labbra rosa, mi dicesti: “Grazie, signora!” Avevi forse sette anni o giù di lì, mossi capelli biondo cenere ti coprivano le spalle e due dolci occhi chiari palesavano un’infanzia già turbata. Indossavo la mascherina, ma risposi attraverso gli occhi con tutto il cuore a quel tuo sorriso grato. Così piccola, così matura. Mi sentii di colpo fuori posto, mio malgrado avvezza a un mondo viziato, che pur respingo in toto.
Avrei voluto accarezzarti, tanto avevi preso possesso del mio cuore, avrei voluto prenderti... (continua)

Marina Assanti 20/04/2022 - 16:26
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Una briciola della mia vita ( seconda parte )


Per la prima volta non fu mia madre a svegliarmi, con le sue dolci carezze, ma il vice direttore che continuave a gridare: sveglia, sveglia, sveglia! Scesi dalla branda e andai alla finestra.
Anche il sole stava alzandosi dietro al monte mentre a valle la nebbia pian piano si dissolveva ed appariva il fiume Trigno, che continuava la sua corsa verso il mare.
Mi unii agli altri che si precipitavano verso i bagni dove c’erano cinque rubinetti a disposizione per potersi lavare mentre noi eravamo circa mille.

Dovetti fare la coda e quando ve ne fu uno libero mi lavai ben bene con l’acqua che era quasi ghiacciata. Ritornai in camerata, mi vestii e seguendo gli altri mi trovai nella cappella per le preghiere mattutine. Ad un certo punto della Santa Messa Don Gianico fece una predica.
Il suo modo di esprimersi mi sbalordì. Era un grande nel predicare e facendo paragoni ci dava molti consigli utili per la vita futura.
Poi tutti in refettorio per la colazione, finita la quale, fuori, i... (continua)


Mario Bruno Ciancia 09/05/2014 - 22:27
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Una briciola della mia vita ( Prima Parte)


Avevo quattordici anni quando mio padre mi accompagnò a Trivento ( CB)
per frquentarvi la scuola media statale.
Giunti al convitto, con una piccola valigia, nella quale c'era tutto il mio corredo,
chiedemmo del direttore.
Un istitutore ci pregò di attendere mentre ci avrebbe annunciati.

Dopo qualche minuto riapparve con il Monsignor Gianico, uomo di grande fede, che ci accolse
con gentilezza e grande ospitalità e ci invitò ad entrare nel suo ufficio, la direzione.
Era un uomo di statura normale ma di una grande personalità che metteva ad agio e disagio allo stesso tempo.
Portava gli occhiali calati un po' sul naso ed aveva il viso roseo e la pelle molto delicata.
Con molta religiosità e sicurezza pronunciava le parole spontaneamente
e ben amalgamate.

Ad un tratto, standomi di fronte, mi poggiò una mano sulla spalla mentre con l'altra mi sollevò il mento affinché lo guardassi in faccia e disse:
figliolo, se ti impegnerai nello studio, se sarai corretto con i tuoi compa... (continua)


Mario Bruno Ciancia 08/05/2014 - 16:34
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