RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Tramonto I secondi passavano lenti e soporiferi, trascorsi a guardare distrattamente la continua sfilata di auto fuori dal finestrino. Tutt’intorno il mondo era piatto, velato di triste malinconia. Il giorno stava per congedarsi, lasciandoci lo spettacolare colore della calante bellezza del sole, come un’ultima carezza, un dono il cui ricordo ci avrebbe fatto sopportare la sua lunga assenza. I miei occhi stanchi avevano ignorato la coltre nuvolosa che abbracciava l’orizzonte, ma adesso, il rapido susseguirsi di colori nell’aria non mi permettevano di ignorarla oltre. Il sole procedeva lentamente nella sua discesa agli inferi, portandosi dietro a fatica lo strascico di sfumature. Queste, ostinate, non volendo abbandonarsi alla morte, lottavano sulle nuvole, eseguendo un’ultima danza prima di ricadere nell’oblio. La sfera luminosa, sempre più accesa, coronava quel ballo. La coltre tenue delle nuvole forniva un ottimo palco, divenendo tela. Al suo interno si andava via via formando l’immagine di m... (continua)
SILVIA MANUELE 07/06/2017 - 09:56 commenti 3 - Numero letture:1316
Trapezio La figura geometrica più particolare di tutte è il trapezio.
Il trapezio non è perfetto, ha qualcosa che oggettivamente non funziona. Forse sono quelle due linee laterali a rovinare tutto, a sfidare il destino degli uomini con una serietà ed un sussiego nuovi, a dir loro che le strade si possono confondere, che spesso possono non essere dritte ma che una volta percorse si ristabilisce sempre l’equilibrio. Si raggiunge uno stato di calma qualsiasi sia la direzione presa. E dalla calma riparte poi la marea ed eccoci di nuovo a navigare quel confine che fa male e che sembra non finire più. Nel trapezio non si riesce a rimanere fermi, ma ogni fase è differente, non come nel cerchio, che a causa del fluire omogeneo, non muore mai. Nel trapezio si muore eccome, ma solo dopo essere atterrati più lontano, aver raggiungo l’angolo che si apre all’orizzonte. L’unica vera regola del trapezio è che non vi si può sostare: è la collana che indossa oggi la mamma, l’orologio del papà, il tempo irr... (continua) Alessandro Pellei 29/06/2019 - 15:54 commenti 0 - Numero letture:993
Troppo io Non è il menefreghismo che mi spaventa. Quello che trovo tremendo è il mettere davanti il proprio io, sempre e comunque. Anche io. Io. Io invece. Questo mi spaventa, mortifica, indigna: il voler ruotare attorno a tutto e a tutti; il dover essere sempre presente nei discorsi e nei programmi degli altri. Di chiunque. Sarà triste, poi, scoprire che si ruota attorno a sé stessi, che si vegeta soli ed abbandonati attorno a quell' io che era ed è sempre un po' troppo. Sempre troppo io e troppo poco tutto il resto.... (continua)
Andrea Paolo Lunardi 07/03/2016 - 21:17 commenti 3 - Numero letture:1278
Tu sei già il primo. “Non devi passare la vita a cercare di essere il migliore, il primo. Tu sei già il primo: tutti sono i primi nel mondo. Nessuno è paragonabile a te, nessuno lo è mai stato e nessuno lo sarà mai; tu sei incomparabile, sei unico. Tu sei già il primo”.(Osho)
Ripenso a tutti quei momenti passati a cercare di primeggiare, quante energie sprecate per cercare consenso fra delle persone che poi ti dimenticano, energie buttate che avrei potuto usare per migliorare il mondo.... (continua) Giuseppe Greco 29/09/2014 - 22:20 commenti 2 - Numero letture:1203
Tutta colpa degli occhi Ed alla fine è sempre con loro che tutto inizia e termina.
Il primo sguardo, quello che ti fa innamorare, che ti fa sentire attratto da una persona I successivi, nei quali guardi gli occhi altrui e hai l'illusione di sapere cosa ti stanno dicendo Gli sguardi, quelli che fanno arrabbiare, dai quali scaturiscono liti furiose, quelli che leggono messaggi, guardano foto e che spesso poi fraintendono sguardi che vivono momenti che verranno ricordati nel tempo, scene uniche, oppure devastanti, che le memorizzano e dalle quali non ti libererai mai, perché nulla è più indelebile dei ricordi Passano o si affievoliscono le sensazioni, sfumano i sentimenti, ma i ricordi no, un ricordo è per sempre, sia esso dolce o tremendo fardello Ed io ho imparato a non fidarmi più del mio sguardo, soprattutto di quello altrui, perchè gli occhi vedono solo ciò che vogliono vedere, e trasmettono ciò che vuoi che l'altro percepisca
Daniel Bertuolo 03/09/2015 - 10:45 commenti 0 - Numero letture:1237
Tutti in gabbia Stasera sono triste.
Mi succede spesso quando rifletto molto, e in questi momenti mi chiedo se sia stata una buona idea disfarmi del mio Velo di Maya, ma forse era inevitabile. Oggi, tra un'ansia e l'altra, ho capito che siamo tutti in gabbia, ciascuno nella propria. Chissà chi ci ha messo qui dentro. Dio? O forse noi stessi? Le gabbie non sono isolate dall'esterno, in quanto sprovviste di pareti. Sono semplici gabbie che ci rinchiudono tra sbarre più o meno arrugginite. Possiamo scorgere l'uno lo sguardo dell'altro e possiamo anche toccarci, se vogliamo. Ma ogni gabbia è gelosa di ciò che custodisce. Siamo tutti in gabbia. M A. 07/02/2017 - 20:32 commenti 2 - Numero letture:1695
Tutto è bene… <Oggi ha voglia di parlarmi dei suoi figli?>
«C’è poco da dire… stanno crescendo. <Anche questa volta ci sarebbe, invece, parecchio di cui parlare… I suoi figli non smetteranno mai di aver bisogno di lei. «Vede, non ho niente a parte loro. <Ma restano i suoi figli. Ne ha parlato con loro? Di questo suo disagio> «Lei fa troppe domande…» <Non ce ne sarebbe bisogno, se lei si aprisse con me> «Un padre dovrebbe apparire forte, sicuro ai loro occhi» <E’ certo che non la vedano, nonostante tutto, ancora così? «Magari la prossima volta. Giorno 15 Settembre, seduta N. 3, paziente: Uomo col c... (continua) Mirko D. Mastro 16/09/2023 - 08:02 commenti 2 - Numero letture:455
Tutto ha un prezzo. In un porto così detto civilizzato c'erano dei pescatori che tiravano su con un paranco l'orca marina.
Dal suo ventre erano evidenti i colpi dei suoi piccoli. Era incinta. Tante erano le persone che assistevano curiose, soddisfatti di ciò che vedevano, a nessuno importava ciò che l'orca provava. Guardavo i loro volti soddisfatti, di fronte a tanta atrocità. L'avidità umana non ha confini, l'uomo sta distruggendo tutto ciò che lo circonda, non importa chi è a farne le spese. Tutto ha un prezzo. Non tiene conto di cosa prova ogni singolo animale, costretto a vivere come noi vogliamo. Abbiamo tolto loro ogni forma di libertà, anche quando devono riprodursi, che vergogna! È accertato che delfini, orche marine e balene provano sentimenti come gli esseri umani, quindi non meravigliamoci se vediamo scene cosi strazianti, quando da un orca marina vediamo uscire lacrime di dolore, di tristezza. Non avevo mai visto piangere un'orca, il suo lamento è simile a quello di un essere ... (continua) donato mineccia 19/06/2013 - 19:25 commenti 2 - Numero letture:1412
Tutto in quarantena, ma non il cuore! E’ un tempo strano il nostro, ora che il protagonista è questo mostro invisibile… un tempo in sospeso, emblematico, incerto. Ma anche per la natura stessa, in simbiosi alla nostra presenza, al nostro stupore, alla nostra ammirazione, e a quell’impulso infrenabile di immortalare ogni suo aspetto… sono certa che anche lei, la natura, soffre con noi queste distanze. E forse, per la prima volta, ogni cosa torna al suo posto, e ognuno acquisisce la giusta importanza… cose che abbiamo perduto col benessere che ci ha catalogati e omologati, prima ancora di renderci conto di dove ci trovassimo. Io ho sempre vissuto molto lentamente i miei tempi, non è questo a spaventarmi, piuttosto, mi spaventa l’incontro con l’altro, ora che abbiamo gli stessi tempi, e di cui io non sono abituata… non parlo di fisicità, ma di comunicazione, che spesso non si sa cosa dirsi. Ci sono emozioni e sensazioni che non hanno parole specifiche per essere descritte, nemmeno i vocabolari più dettagliati ne hanno cenno… ... (continua)
Rossana Lucia Boi 02/06/2020 - 02:02 commenti 2 - Numero letture:1014
Tutto in un momento Quando sarò felice e smetterò di sospirare
Non nasconderò il mio viso Quando sarò grande e non saprò più piangere Ti avvolgerò con i miei pensieri. Quando il me di dentro prenderà il volo Sarai lì con le mani protese Non farmi scappare amore mio Nascondimi le chiavi e legami al letto Solo per un giorno e poi saremmo liberi Liberi di vivere senza saper più piangere. Il silenzio scorreva piano, disturbato soltanto dal ronzio del ventilatore che spingeva nella stanza l'aria fresca della notte. Cristiano Pili 30/08/2019 - 22:54 commenti 2 - Numero letture:1047
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