RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Il supereroe Vengono educati fin da piccoli al valore effimero del denaro, ne ho conosciuti tanti, ognuno nella sua carriera vantava una paga giornaliera di trecento-secento euro oramai sperperati da Luis Vitton, Fendi, Hogan, o nel più nobile dei casi per mantenere una mamma vedova o cmq lasciata sola da un padre carcerato...
''Non c'è bisogno di conservare quando e' così facile guadagnare'' me lo dice sempre mio padre, che fa tutt'altro lavoro, per spiegarmi lo spreco degli anni ottanta. Non importa se compri in contanti un Honda 300 a 16 anni , quando puoi permetterti una suite di lusso in un anonimo lotto di Scampia. Quando il primo giorno in comunita' un giovane ti da dei soldi dicendo: ''se esci mi compri cinquanta euro di caramelle?'' Capisci quanto ardua sarà la tua impresa, che da neolaureato per quei soldi devi lavorare due giorni, hai firmato l'ennesimo contratto a progetto che a 27 anni nn ti permette una macchina, figuriamoci un mutuo, allora come sognare un matrimonio? [...]E ... (continua) Gaetano Pecoraro 27/11/2014 - 07:48 commenti 0 - Numero letture:1275
Il Tempo Un saggio uomo di Dio un giorno disse:
''Dovremmo misurare il tempo della nostra vita non col solito orologio ma con la vecchia clessidra. Le lancette ci danno l'illusione che ci sarà nuovamente un'alba o un tramonto, in fondo domani saranno di nuovo le cinque del pomeriggio, c'è sempre tempo.... In realtà il tempo andato non torna più, si consuma, granello dopo granello...''. Non sprechiamolo! Il segreto della felicità sta nel godere delle persone, ora, Gaetano Pecoraro... (continua) Gaetano Pecoraro 30/11/2016 - 15:25 commenti 6 - Numero letture:1626
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Il tesoro della Montagna oscura Il signor Rossi è un uomo benestante e rispettabile, non ha mai avuto avventure, ne fatto niente di imprevedibile, viene trascinato da alcuni amici a recuperare il tesoro della Montagna oscura, dove la maggior parte dei filibustieri, bucanieri e pirati depositavano i loro bottini per secoli nella caverna del massiccio. Rossi parte dalla città unendosi alla combriccola con il compito di scassinatore di forzieri, ma lui di questa professione è completamente impreparato, di fiamma ossidrica, bombole di ossigeno e gas GPL, bombolette di vernice spray di colore nero, piedi di porco, indumenti per il travestimento e radioline portatili era completamente a digiuno. Hanno quindi inizio le prove e lo scassinatore improvvisato, inizialmente non riesce nemmeno a forzare un semplice lucchetto; si mostra maldestro nell’utilizzo degli arnesi del mestiere e diciamola tutta a livello di manualità lascia molto a desiderare, non è che a intelletto se la cavi tanto meglio. Addestrato da scassinatori pro... (continua)
Savino Spina 14/02/2018 - 12:07 commenti 1 - Numero letture:1461
Il timbro sottile di mio padre Papà si chiamava Domenico. Papà condivideva le giornate oramai da degli anni con una lesione
al tendine del braccio che gli tarpava le ali. Un dolore divenuto lancinante, come se qualcosa si lacerasse… quando se ne andò. Il sole che scalfisce la sua lapide oggi pare un fiore dai grandi capolini giallo aranciati con i petali spettinati. Quando toccherà a me lo farò in una nota calante, con l’odore di pioggia e foglie gialle delle caldarroste che impregna le narici. E gli occhi stanchi, e saturi di parole. Se sarai, come fai sempre quando non ci sono allo scrittoio, figliolo… alza la carta carbone. Non mi arrabbierò, e riscrivi con il tuo rispetto quell’unica frase sottolineata. Leggerai senza comprendere, e senza comprendere cercando di pulirti dalla guancia una macchia privata obbedirai a tuo padre. Aspetterai che asciughi, e che i cuori sulla soglia entrino come un torrente tumido a rincorrersi con le anime felici, chiudendo la porta e restandoci per sempre. Guardandoti il palm... (continua) Mirko D. Mastro 20/12/2019 - 21:44 commenti 5 - Numero letture:1012
Il tramonto La mia è una riflessione tanto semplice quanto inconcludente. Ma non ‘semplice’ in virtù di una mia presunta ‘semplicità’ di carattere, e non ‘inconcludente’ perché necessiti, in un certo qual modo, di concedermi la libertà della possibilità.
Semplice e inconcludente perché, forse, contenente più realismo e oggettività di quanto sia mai stato capace di concedere al mio ‘pensare’ la libertà e la possibilità. La settimana che i coniugi H. erano venuti a trascorrere a casa nostra, dall’altra parte del ‘loro’ mondo bagnato da altri mari, sorvolato da altri cieli e caratterizzato da tante altre sfaccettature utili a descriversi solo se si mira a spicciola retorica…era passata nella graduale ma ben poco sorprendente presa di coscienza che io non avevo assolutamente nulla a che spartire con loro. Le occhiate feroci di mia moglie che, nell’atto di servire la colazione in veranda, parevano ammonirmi e assieme supplicarmi, mi erano sembrate esplicative e vagamente intimidatorie nel loro tenta... (continua) Luca M. 28/07/2015 - 09:55 commenti 0 - Numero letture:1278
Il treno 29013 delle 9:00 «Il treno 29013 delle 9:00 diretto a Salerno e proveniente da Roma è in arrivo al binario 2. Si prega di allontanarsi dalla linea gialla». Rumori e rumori, nient’altro. Guardali tutti questi come corrono a prendere il loro treno felici, frettolosi, come se esso può cambiare la vita, come se quell'oggetto sia ormai diventato la loro unica salvezza, ma esso ironicamente non aspetta; niente, la salvezza non aspetta nessuno, ma nemmeno me. Probabilmente devo correre a quel binario dato che potrei perdere quel mostro di ferro, in fondo, nemmeno mi va di andare a fare quel colloquio.
Quale posto scegliere? È bruttino questo treno, con interni in simil-pelle in blu con posti a due a due divisi da una specie di posacenere o qualcosa per depositare i rifiuti, poi è abbastanza basso e da un senso di oppressione. È arduo scegliere il posto, ed essendo un viaggio abbastanza lungo, spero sempre di trovare un vicino che non puzzi, non stramazzi e non dia fastidio in alcun modo… Eccolo lì, vicino q... (continua) Salvatore Mauro 28/07/2015 - 16:20 commenti 0 - Numero letture:1304
Il Treno della Vita La vita è un viaggio su di un treno con tantissime fermate, un viaggio molto lungo .
Sul treno della vita saliranno tante persone , parenti ,amici , amori, c'e' chi fara' poche fermate e scendera' dopo poco, chi restera' seduto in quella vettura per tantissime fermate, chi restera' per sempre seduto al tuo fianco per tutto il tuo viaggio , solo chi ti Ama veramente restera' al tuo fianco per tutto il tuo viaggio ,almeno che non siano costretti a scendere prima , ma le loro anime resteranno li per sempre affianco a te... Giorgio... (continua) Giorgio Gatto 21/03/2023 - 08:22 commenti 1 - Numero letture:492
Il tulipano sbiadito che divenne faro dell\'universo -Che fatica!- dovette pensare Lui, guardando il sole stanco; un intero giorno ad arrancare, come un mulo che pretende d’esser cavallo, solo per tentar di riscaldare il mare freddo e distratto, e non appena questo mare, così irrequieto, cede ad un lieve tepore, come d’intimità fugace, il Sole, invece, prima sbadiglia, e poi cullandosi tra nuvole di candide intenzioni, scivola alle dipendenze di sonnolenti coperte chiamate tramonto. Insomma, ci mette un intero giorno a conquistare il mare che finalmente, riuscendo nell’intento, si nasconde invece dietro l’universo senza più forze, pieno di vergogna dall’esser sfinito. I colori del crepuscolo sigillano questa amara punizione mentre il mare è pieno di caldo amore. Ma il Sole che lo ha fatto innamorare, non c’è più. C’è invece tanto sale nell’aria che stuzzica pensieri e rimpianti. Morali liquide e misticità aeriforme. Fluidi i principi, costanti le onde, incalzante la musica che porta alla mezzanotte. C’è un falò lì poco distante e l’alc... (continua)
Bruno Gais 29/07/2018 - 13:27 commenti 0 - Numero letture:952
Il tuo papà Un breve viaggio con te,
in treno verso Milano. Ti appoggi con la tua testa sulla mia spalla, riposi, dolce piccola figlia mia. Il mio cuore viaggia nel passato, da quel giorno che ti ho raccolta e portata via con me... Quanti ricordi, quanti momenti passati con te, mi sale la nostalgia a pensarti grande, a Milano, al Politecnico... Ti voglio bene, piccola mia, ti voglio bene, ilaria. Non ti dimenticare mai di chi ti ama cosi tanto, il tuo papà.... (continua) Paolo Pozzi 15/09/2025 - 10:24 commenti 2 - Numero letture:218
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