RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il tutto e il niente


Il nulla ci sembra poco se lo confrontiamo al tutto. Ma cos'è questo tutto? Potrebbe parerci poco o addirittura niente. Ma qual è il mio tutto e quale il tuo niente. E se il mio niente fosse tutto e il tuo tutto fosse niente? Dipende dal valore che diamo a ciò che abbiamo. Eppure, ci sono cose che non hanno prezzo e che seppure intrise di immenso valore, spesso non ci piacciono. Diamo per scontato che le inezie possano dare più di quanto in realtà offrono e spesso disprezziamo ciò che conta. Probabilmente è solo una questione di punti di vista, ma a volte sono solo punti e basta. Ma cos'è che ci fa rincorrere il niente? Forse la convinzione o il timore di non avere tutto. Così commettiamo l'errore di barattare il nostro tutto col niente, convinti di avere fatto un grosso affare. Ma alla fine chi ci guadagna? Forse nessuno. Eppure c'è sempre chi è convinto di aver raggiunto l'apice, mentre invece sta raschiando il fondo. Io voglio solo accontentarmi di quello che ho. Forse non è tutto: ... (continua)

Giovanna Balsamo 06/03/2017 - 09:11
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il vecchio padre


Un vecchio molto vecchjo aveva molti figli, sapeva che tra non molto li avrebbe lasciati, era triste triste perchè sapeva che alcuni di loro non sarebbero stati ancora con lui, prima del sorgere del sole lasciò un messaggio ai figli alla porta della loro camera, a UNO di loro non lasciò il messaggio, la porta della sua camera era spalancata, era già andato ai suoi campi prima che il sole bruciasse ancor più la sua schiena nel suo duro lavoro di ogni suo giorno, ad un'altro di loro non lasciò il messaggio perchè stava uscendo in tutta fretta per andare ad aiutare suo fratello. Sono seduto qui al bar di fronte, lo so vi sembra strano, non mi avete mai visto ad un bar, ma ho bisogno di riunirvi tutti voi insieme, così scrisse loro il vecchio padre nel suol messaggio. Lunga fu l'attesa ma il vecchio padre sa aspettare, sa perdonare, sa capire, ama tutti i suoi figli, lui sa, sa anche che se il più perfido di loro lo uccidesse cancellerebbe il suo corpo ma non la sua anima. Finalmen... (continua)

umberto cavallini 04/07/2016 - 12:22
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Il vecchio saggio


Dio creante pensò con gran sagezza che nella sua creazione ognuna cosa armonizzasse con un'altra cosa, tutto dovea aver giusto equilibrio e un ordine perfetto.
La prima regola del suo gran disegno fù, mai gnuna cosa fosse creata sola e se d'altra forma par divisa sarà sempre segretamente unita ad altra cosa come l'anello unisce la catena. Con quanto ingegno e quale maestria creò l'universo,
par vedere un'orologio immenso è come una ruota e gira,
gira và sempre avanti e non si ferma mai!
In questo movimento ruota la notte, il giorno,tutta la natura
nasce , muore e rinasce ancora in una rotazione perfetta dove tutto è equilibrio tutto è perfezione.
E Dio decretò che ogni cosa nell'universo l'orologio del tempo avrebbe segnato la sua ora. Il gran maestro volle creare gli esseri viventi di vari modelli, dovean essere ben divisi, in specie diverse e con differenti forme.
Il gran saggio solo all'uomo donò una doppia immagine,
lo creò di stessa moneta ma con due diverse facce,... (continua)

giuliana marinetti 30/08/2017 - 17:28
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Il veglio solo


L’anziano uomo, come oramai
fa da quasi due decenni, ogni
mattina si reca nell’orto
e con la consuetudinaria procedura
controlla che la zucca non sia vuota.
E il cavolfiore non sia morto.
Pari a tutti quelli che erano i suoi affetti.
Alieno da ogni ricordo saluta sfiorandoli i porri
e si assicura che abbiano al vento forte
resistito ramati i pomodori, che siano
in buono stato i pisellini e il sedano
non abbia patito le gelate della notte.
Osserva le cipolle rosse
e le zucchine bianche, assuefatto alla solitudine
delle interminabili ore vuote.
Qualche passo tra i fagioli borlotti,
e gli sfugge un sorriso amaro
destinato forse alle carote.
Amaro come il sapore
che lasciano le cose
irrimediabilmente andate.
Prima di rientrare con il canestrino
pieno per il minestrone per cena
si accerta che godano di buona salute le patate.
Gli pare di udire un graffio alla porta
ora che sminuzza le verdure
nel suo angusto e freddo cucinino.
La sorpresa non starà nell’aprire... (continua)

Mirko D. Mastro 06/12/2018 - 16:21
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Il vento infausto delle cose


Non c'è niente che mi colleghi a te,
se non il soffio di un respiro
portato dal vento.

E lui soffia sulle cose incautamente,
senza un fine, senza una meta,
se non quella di un ciclone che si abbatte indisturbato sul cielo opaco.

È strana la sapienza che non trasmette sicurezza, ma un caos primordiale dove trovare rifugio
a quell'ordine plasmato da un ego
a cui hanno dato voce per sembrare perfetto.
La mente si crogiola beata senza capire la "misfatta" se posso usare questo termine al femminile.
Non è niente di importante è solo per far capire che non si torna indietro nel tempo, anche se può sembrare il contrario.
Il nulla avvolge anche il misfatto al maschile, se non fosse per quel sesto senso, che resta sopito nel senso maldestro delle cose, si vestono di nero, per sembrare nuove.

Ma credi davvero che il vento possa cambiare direzione, se è l'uomo a condurre condizione?

Non cerco risposte alle domande,
se sto attenta mi basta sapere
quello che se... (continua)


Margherita Pisano 18/04/2021 - 11:26
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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IL VIAGGIATORE


Chi s'osserva spesso,
per vero piacere o pura vanità,
volare immobile su un aereo,
è definito un viaggiatore.

Quando un viaggiatore parte, si sa bene,
lo fa spesso per fuggire o rincorrere.
Ma l'impenetrabile espressione regalata alle nuvole
rende l'enigma tale persino a lui.

Una cosa è però certa:
il viaggiatore, com'è sua natura,
respira solo in aria,
durante il viaggio.

Come un delfino vive sott'acqua,
ma nuota in alto per prendere fiato,
così trova il suo ossigeno, il viaggiatore,
solo in superficie.... (continua)


George Pinsons 08/08/2019 - 12:43
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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IL VIAGGIO PIU\' LUNGO E\' QUELLO INTERIORE


Diogene diceva, avventurandosi per strada con una lampada:
“cerco l’uomo”.
Quindi, questa affermazione voleva chiarire un concetto che riguardava qualcosa di esterno a se stesso, ovvero incontrare l’umanità, conoscerla e comprenderla.
Cartesio dice: “penso quindi esisto”, lasciando intendere l’acquisizione di una consapevolezza che sta tutta nel comprendere a livello razionale il senso della propria umanità.
Riconoscersi, distinguendosi da tutto quanto sta intorno sapendo delineare la propria personalità, ecco il senso di essere e di esistere.
Ma forse è Socrate che ci può venire meglio in aiuto. Il suo metodo maieutico, ossia di levatrice, stimola a guardarci dentro e scoprire l’essenza del nostro IO interiore.
Si, ci siamo, forse è questo il percorso, ovvero l’introspezione, l’analisi e la comprensione di se stessi. Direi usando un eufemismo, arte molto difficile.
Quante volte di fronte ad una situazione che ci è parsa “strana” abbiamo detto, forse sbrigativamente: “…ma quello... (continua)

ALFONSO BORDONARO 05/04/2017 - 19:15
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01/01/1970 - 01:00
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