RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Rachele

Rachele

Ero bimbo che manco su due ruote sapeva andar… e già l’amavo, la bella del paese.
Eccomi tornato dove son nato… e cosa ho trovato?
Un paese spento, come l’antica umanità rimasta ad aspettar la morte, che lentamente si sfarina confondendosi con l’intonaco scrostato delle case in rovina, o l’asfalto delle poche strade, steso quand’ancor ero lattante.
Lasciai il paese vent’anni orsono con la mia famiglia, seguendo (e di seguito seguiti) il triste andare di molte altre famiglie, spinte lontano dal miraggio di un lavoro, onesto e salariato.
Restò mio nonno, con quel suo volto antico, seduto sulla soglia… e l’occhio umido tradì il suo vero sentimento.
E oggi son tornato per qualche ora ancora, a render l’onor dovuto all’uomo di un’epoca passata che, da solo in mezzo al nulla, visse fin quasi a cento anni.
V’è un secondo e più intimo motivo che m’ha portato qui, in questo triste giorno.
Il desiderio, la speranza di ritrovar tra i volti del funereo corteo, il viso di Rachele,... (continua)


vecchio scarpone 21/10/2017 - 18:35
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Habemus papam

Habemus papam

«Duecentodieci giorni e quasi ottocento scrutini non son serviti a nulla. Tempo e carta buttata dentro la stufa», esordì indicandola, sconfortato ma pure spazientito, il cardinal Boccioni. Poi, alzando gli occhi al cielo, ovvero agli affreschi che decoravano la volta della cappella, aggiunse stizzito: «Per non dire del mancato guadagno dovuto alla chiusura di codesta meraviglia alla folla di fedeli, adoranti e pur paganti!»
Al termine del settecento-novantottesimo scrutinio, conclusosi con una fumata che più nera non si poteva, sette porporati erano tornati nottetempo dentro la cappella; e lì, lontani da occhi e orecchi indiscreti, discutevano sul da farsi.
Erano i sette magnifici burattinai delle sette correnti cardinalizie che reggevano le sorti, spartendosi onere ed onori (invero più i secondi che i primi) di una chiesa in disfacimento.

Avevano fatto il loro ingresso nell’arena del conclave, nel numero massimo consentito di centoventi, il primo marzo 2045; ed o... (continua)


vecchio scarpone 02/08/2018 - 21:23
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Un giorno per sempre

Un giorno per sempre

Un Natale con così tanta neve non lo si ricordava da tempo.
Sembrava una di quelle cartoline d’auguri che, in un tempo forse più povero ma sicuramente più ricco di sentimento di quello che ci è concesso attraversare, scrivevamo sui banchi di scuola per i nostri genitori, poco prima delle agognate vacanze natalizie; sì questa è l’immagine esatta che trasmetteva quel pezzo di campagna a ridosso della prima collina.
Il bianco intonso si stendeva come un tappeto dal declivio al piano; un filo grigio di fumo che usciva da un alto camino posto sopra un tetto occultato da un metro di neve, pareva messo lì di proposito per legare il candore della terra all’azzurro intenso del cielo sgombro da nubi.
Saliva dritto, il fumo, senza esitare, sospinto e alimentato dai ciocchi di robinia che crepitavano dentro il vecchio camino della casa colonica, aiutato nel seguir retto la via dall’assenza di vento.
Il solitario casale era l’unica traccia della presenza dell’uomo, nel b... (continua)


vecchio scarpone 23/10/2017 - 22:33
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Amore metafisico

Amore metafisico

Correvano appaiati, sfiorandosi senza mai toccarsi: come due centometristi confinati all’interno delle rispettive corsie. Anzi, data la velocità inusitata e l’assenza di un traguardo da tagliare, oserei paragonare la loro folle corsa a quella di due parallele lanciate verso l’infinito.
Lui, giovane e aitante dal fisico scultoreo, sguardo volitivo lanciato ben oltre l’orizzonte.
Lei, gracile e indifesa, dallo sguardo perennemente timido e spaventato; innamorata persa del colosso che le correva a fianco desiderava follemente, senza mai trovare il coraggio di farlo, saltare a piè pari la corsia, abbracciarlo e baciarlo fino ad amalgamarsi in un unicum di eterno, ardente piacere con l’amato.
Ma l’architetto del creato per rendere il suo capolavoro forte, invulnerabile e incorruttibile, pensò bene di privarlo del dono più importante: il desiderio d’amare. Rendendo praticamente impossibile un qualsiasi tipo di approccio fra i due amanti perduti.
Per la verità, di perd... (continua)


vecchio scarpone 10/11/2017 - 22:40
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Immortali

Immortali

L’uomo, biondo e prestante con indosso una giacca da camera color rosso porpora, deambulando lentamente con fare meditabondo, attraversò il salone arredato con mobili dalle linee rigorose, di colore bianco, come le pareti e il pavimento.
Raggiunse la parete di fondo, afferrò la maniglia della porta la aprì ed entrò nella camera attigua, richiudendola subito dopo alle proprie spalle. Strideva non poco l’atmosfera gotica della biblioteca, contigua all’ambiente chiaro e luminosissimo lasciato alle spalle poc’anzi.
L’uomo osservò i libri ben allineati sui ripiani, ne trasse un voluminoso testo dalla copertina in pelle finemente decorata, lo appoggiò sopra al leggio sistemato al centro della sala e, delicatamente, lo aprì. Poi si arrestò, immobile, in piedi con il capo reclinato in avanti nell’atto di decifrare i caratteri del libro, illuminati dalla piccola lampada del leggio: unica fonte di luce dell’ambiente.
L’aprirsi della porta spezzò il religioso silenzio nel quale si... (continua)


vecchio scarpone 01/10/2017 - 18:09
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