RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Invito alla geometria dell'amore perduto

"Le forme geometriche nel complicarsi rallentano; finalmente posso osservarti per bene donna.
Donna che carichi sulle tue spalle i dolori degli uomini, che piagnucolano per lo più.
Qualche volta però sanno anche amare,
e quando succede,
Raggiungi l’orgasmo distesa su di un campo di grano,
avvolta nel mais trovi la pace".


In questo preciso istante ho due immagini che mi attanagliano la mente.
La prima è di un bambino, un pargoletto che poteva avere si e no dodici o tredici anni, che trasporta un pesante scrigno per le vie della città, lasciando un profondo solco lungo il cammino.
Arriva, dopo aver girato mezza città, sotto casa della sua amata donzella.
Erano entrambi piccoli, ingenui, con quel senso dell’amore che è una fragola appena addentata.
Succo che profuma, ma non sa ancora di essere così denso.
La ragazzina dice: “Sali dai, ti offro un bicchiere di latte”.
Il piano è l’ultimo ed il baule è molto pesante, ma il ragazzino non si scoraggia e con gran fati... (continua)


Bruno Gais 25/11/2018 - 12:17
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Fantasia furfante.

L’uomo aveva un lungo cappello nero ed abiti eleganti.
Il suo stile era unico, lì nella nebbia brillava tra decine di persone.
Viene vicino e mi bacia le labbra: “sono il padre della fantasia”.
Ha guanti spessi e corpo non definito, lo sguardo severo del bene.
Violento a dir poco, stringe nella sinistra la mano di una donna africana bellissima.
Nella destra prende la mia di mano e dice:
“la fantasia regala l’anima a cose inanimate. Cura l’anima ai contenitori che l’hanno malata.
La fantasia è un treno che fa infinite fermate, perché indefinite sono le sue forme.
Hanno ucciso la fantasia in Africa, ma io ho salvato questa donna, che è l’umanità intera”.

Trasforma allora mamma Africa in un gessetto bianco che colora tutte le cose di nero.
Tutte le carni umane assumono i bagliori dell’arcobaleno:
“La pelle è un contenitore raffinato.
Il mondo ha cura del solo contenitore.
E all'interno, tutte le anime, sono dissetate; affamate; provate;
Come l’Africa, che è l’umanità i... (continua)


Bruno Gais 15/12/2018 - 13:41
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Babbo Natale è un barbone che dorme dentro una banca

Dicono che un uomo buono è destinato ad esserlo per sempre.
Finché i suoi occhi non invecchiano.
E questo non succede quasi mai.
Dicono che ho gli occhi castani.
Ma soprattutto buoni.
Allora perché vicino a me galleggiano gloriosamente tanti cadaveri tumefatti?
La verità…non suono buono,
Cerco disperatamente di stare in pace con tutte le cose;
E nei pochi momenti in cui riesco a sorridere serenamente,
Tutte le piccole dispute perdono valore,
e la felicità non è più completamente nascosta dietro la spirale dell’infinito.
La si sbircia un pochino, con una sensazione di benessere
che permette ai buoni di sopravvivere.
Ma non a me;
io non sono buono;
Dicono che gli aggettivi fanno la differenza.
Sono come tutto quello che risplende in una strada affollata.
Io in una strada affollata ci vedo solo:
Signori di mezza età con la fronte corrugata.
Ragazzini che si baciano.
Donne, bellissime, le cui labbra saranno:
Protagoniste di poemi sdolcinati.
Piangeranno gli uomini.
... (continua)

Bruno Gais 21/12/2018 - 20:10
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La mia piccola anima

Tesi, i nervi si espongono tesi quando ci penso.
Calpestiamo la battima mentre le parlo:
-Sei come questo guscio della vongola, che infastidisce le onde del mare, tanta fatica per portarla fino alla riva, che non riescono più a riprendersela. L’acqua non si spinge fin dove una volta ti aveva accompagnato. Le onde si fermano un attimo prima di raggiungerti, lasciano un’orma e nulla più, e alla stessa maniera io ho perso te-.
Lei ha i capelli blu e piange scavando nella sabbia in cerca di risposte.
Siamo vicini ma distanti un abisso sorretto da un uomo con il cappello nero e la rosa nel taschino.
Ha un buon profumo perfino ora che sottrae la mia donna alle mie mani tese.
Il cielo è ancora azzurro.
Gli orologi…gli orologi non potevano entrare in quel posto della mia memoria.
Era Una festa privata senza tempo, mascherata dal sapore del finto caramello.
Ti ho portato io qualche settimana fa, mano nella mano, la mia ragazza dai capelli blu.
La tua mano tra le mie dita, i respiri si... (continua)

Bruno Gais 03/01/2019 - 13:24
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L'amore nel ventre del 14

-Adoro star da solo con il mare, è l’unico momento in cui sono libero di piangere senza nascondermi. La solitudine è un mezzo per raggiungere un grande sconforto, ma anche la pace. E da questo bizzarro connubio nascono le lacrime che salano il mare. Perché ha questo potere il mare sai? Ti prende il passato e lo confonde con il presente e confonde te, mischia le carte tanto velocemente che il cuore inizia a battere forte, una proiezione continua della tua vita vista da un'altalena, poi il tempo di un’onda imborghesita e...c’è solo silenzio. Prendere la sabbia calda e stringerla nel pugno, calore. Il calore di scoprirsi, sempre nuovo. Lo devi prendere con la giusta malinconia il mare, per questo serve una severa solitudine.
Altrimenti cadi dalla tua nave e diventi un naufrago delle tue gesta. Ma in fondo, che male c'è?
E' solo un altro mare.
Le scelte non sono mai totalmente esatte. Ma sono impronte che certificano la tua presenza, schiacciando la sabbia, la vita.
Poi l’acqua arriva... (continua)

Bruno Gais 14/02/2019 - 20:19
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