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IL MISTERO DELLA CROCE

IL MISTERO DELLA CROCE
Si racconta che, prima dell’ultima guerra.
siano stati sepolti tesori, nei castagni,
in punti impervi, poco accessibili a chiunque.
Coloro che hanno sotterrato i tesori,
si dice, siano morti poco dopo misteriosamente,
chi impiccato, chi da un dirupo gettato, chi ucciso.
Imputati si dice siano stati i grandi signori che avevano
commissionato il sotterramento dei tesori.
Quei tesori erano in oro, bracciali, anelli, gioielli ecc,
molto appetibili per i poveri del paese della mia montagna.
Qualcuno prima di morire, lo aveva riferito ai familiari,
molte casse di questi tesori sono sparite, alcune nel silenzio
ne hanno usufruito, diventando a loro volta dei signori,
altri sono finiti molto male, più poveri di prima.
I punti di sotterramento avevano vari modi di riconoscimento,
alcuni una croce, altri un triangolo, oppure due linee verticali.
Questa è la storia del monte Amiata e i suoi signori.
Io ho trovato una di queste croci su un grosso masso tra i castagni.
Sottostante alla croce, al piede del masso, c’è una piazzola,
a sua volta con pietre e terra di tufo, ai bordi è eretto un muretto.
In tempo di guerra i partigiani vivevano nei boschi di castagno,
e si spostavano verso la vetta in primavera ed estate,
hanno fatto resistenza, lottando anche con gli stessi paesani.
I fascisti di quel tempo, anche loro venivano uccisi,
sotterrati senza saper dove.
Ancora si trovano croci sparse in vari punti sui boschi.
Quindi io so dov’è una di queste croci, cosa ci sarà sotto?
Cercando funghi tempo addietro sono passato vicino a questo posto,
un brivido e un fischio all’orecchio mi ha bloccato,
davanti a me distante dieci metri, mi è apparso un uomo scarnito, anziano.
Un uomo di quei tempi poteva avere cinquanta anni o poco più,
rugoso in viso, una sporta, a tracolla un ombrello,
fermo, immobile, mi fissava, sembrava aver un alone tutto intorno.
Siamo rimasti a fissarci per due tre minuti, poi sono girato indietro,
lui lì sempre lì, io sono scomparso oltre la collina.
Quando ci sono ritornato ho accusato lo stesso fischio all’orecchio,
mi sono guardato in torno, il nulla mi circondava,
se non un altro cercatore di funghi.
Voi vi domanderete, cosa c’è sotto quella croce?
Se è la tomba di un morto che riposi in pace, chiunque sia,
se c’è un tesoro, che si consumi lì sotto, per altri secoli.



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Racconto scritto il 13/10/2016 - 19:24
Da GIANCARLO POETA DELL'AMORE
Letta n.1489 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Ottima composizione davvero.

Luciano B. 16/10/2016 - 11:44

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Bellissimo racconto.

antonio girardi 14/10/2016 - 14:56

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i misteri dovrebbero rimanere tali altrimenti perdono il fascino.un buon racconto,bravo.

andrea sergi 14/10/2016 - 10:00

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Lupo, il tuo racconto mi ha appassionato anche io sono un cultore del mistero e quell'alone che hai lasciato sospeso e intrigante(io in indagherei più in fondo). 5*

Giuseppe fortunato 14/10/2016 - 09:01

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CHE SIA UN MISTERO O... CHE NON SIA VERO...
BRUTALITA' UMANE DETURPANO LA STORIA... E IL SUO PERCORSO NEGLI ANNI...
SERENA GIORNATA.

Rocco Michele LETTINI 14/10/2016 - 08:04

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Facciamo in modo che rimanga un mistero.
Bel racconto, ciao Poeta.

Loris Marcato 14/10/2016 - 06:05

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Alcuni tesori si pagano a caro prezzo!

Salvatore Armando Cipriano 13/10/2016 - 22:14

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Un mistero che mai verrà svelato!
Infondo non è importante sapere...solo sono stata catturata dall'emozione nel leggere il tuo racconto misterioso!
Ciao Poeta amo i misteri! 5*

margherita pisano 13/10/2016 - 21:37

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