Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. incipi Le istruzioni sono: "L’appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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INCIPIT PER UNA STORIA Le istruzioni sono: Da questo incipit scrivi un racconto breve: "Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove ne'quando" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Era un giorno di Maggio Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove ne'quando" nè dove. La osservò con sguardo incantato ,la sua bellezza superava l'immaginazione.Alta nel suo portamento regale ed elegante con folti capelli biondi che incorniciavano il suo bel viso minuto ma perfetto ,dallo sguardo di un azzurro cielo che ricordava il colore del mare .IL suoi occhi dolci per un attimo incontrarono ii suo sguardo e dall'emozione ebbe un attimo di smarrimento e il pensiero sempre più si accendeva di voglia di prenderla per mano e condurla verso strade infinite con la luna a far loro compagnia,quella luna complice di tanti momenti romantici ora con desiderio di abbracciare anche il suo momento . Una frenata improvvisa lo desta dalla sua immaginazione e nel tornare alla realtà ricorda all'improvviso dove l'aveva incontrata . Ebbene si ,forse era meglio non av... (continua)
RITA ANGELINI 27/06/2012 - 19:55 commenti 0 - Numero letture:1435
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Per non dimenticare Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando.
Distratto dal fatto che non riusciva proprio a ricordare quasi andò a sbattere contro un palo della luce:-ma dove ho la testa!- pensò. Due ragazze che passavano vicino si girarono a guardarlo ridacchiando. Capiterà anche a voi fra un po' di anni! pensò Luca. Era già in ritardo per il suo turno di lavoro, partime, a quarant'anni il massimo della soddisfazione. IL mutuo da pagare che ogni mese ti portava via un quarto dello stipendio, le bollette che non arrivavano mai in ritardo, per fortuna c'era la salute ed un po' di ottimismo. Dopo tutto aveva una famiglia:una moglie che se non era troppo nervosa ti guardava ancora con malizia,un ragazzino di dieci anni che ti seguiva in ogni cosa e la bimba di sei che ti portava le ciabatte quando arrivavi a casa. Poco dopo essersi seduto davan... (continua) Lucia Ghitti 25/06/2012 - 15:59 commenti 2 - Numero letture:1199
Profumo di vaniglia Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove ne'quando. Gli passò oltre, una nuvola di aroma speziato gli carezzò il viso. Vaniglia si disse, mentre l’infermiera lo faceva sdraiare sul lettino, in attesa del dottore. Chiuse gli occhi e con la mente disegnò l’immagine della ragazza. Era alta e snella, aveva capelli corvini e incarnato chiaro, i suoi occhi erano grandi e nocciola, le labbra rosee e turgide e profumava di biscotto. L’arrivo del medico lo distrasse dai propri pensieri. <<Come andiamo oggi Carlo?>> Gli disse. Sapeva che avrebbe dovuto confidargli le proprie sensazioni ma come per una forma di esclusività volle tenerle per sé. Glielo dirò al prossimo incontro pensò. Erano settimane che andava allo studio medico. Dopo l’incidente avuto con l’automobile, non ricordava più niente, nemmeno il suo nome. Si era deciso; ... (continua)
Claretta Frau 17/06/2012 - 16:16 commenti 1 - Numero letture:1415
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
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