Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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C'ERA UNA VOLTA UN RE

Le istruzioni sono:

C'ERA UNA VOLTA UN RE:… racconta la tua fiaba utilizzando i protagonisti di una favola già esistente e inventando da zero un'altra storia anche in chiave umoristica se volete (non in dialetto ma va bene invece la figura del nonno che ha le idee confuse e racconta la storia ai nipotini in modo del tutto nuovo)


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C' ERA UNA VOLTA UN RE

C’era una volta un Re...
Così iniziano tutte le favole dalle più antiche a quelle più moderne. Ai giorni nostri di Re ne rimangono ben pochi, ormai stanno scomparendo dalla storia. Nel mondo ci sono meno di trenta monarchie, il titolo di sovrano in pochi riescono a meritarlo. I nuovi principi fanno matrimoni borghesi, non c’è più il bel sangue blu a scorrere in queste famiglie, le consorti sono attrici, o donne comuni separate, divorziate con prole a carico. Non rimane della monarchia che il fascino di altri tempi. Torniamo al nostro Re, dei nostri giorni, quello che emula il mitico Re Mida, ingordo e avido di ricchezze. Già come lui ce ne sono tanti, mai sazi di riempire i loro forzieri, che farebbero di tutto per diventare sempre più ricchi. Non pensate che siano felici, come il nostro Re Mida che ogni cosa che toccava si tramutava in oro, quale più atroce condanna fu quel dono per soddisfare la sua bramosia. Tutto diventava oro; uomini, animali, cibo, figli...questa esagerata ricch... (continua)

mirella narducci 07/01/2018 - 17:59
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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IL PRINCIPE CHE SORPRESA

Da: il principe ranocchio

C' era una volta un Re che aveva come figlia una bellissima principessa.
Era mora e aveva gli occhi da cerbiatta.
Il suo sorriso era luccicante e provocante come una bella e succosa ciliegia appena raccolta, altro che mela Melinda!
Giocava sempre nel giardino reale, giocando con la sua pallina preferita vicino alla fontana.
S' immaginava una pallavolista professionista in mini reggiseno e shorts, dentro una spiaggia affollata da bei ragazzi che la incitavano alla vittoria.
Si stava allenando con tenacia, quando all' improvviso sentì un rumore e dalla paura si sporse troppo nella fontana, ritrovandosi i capelli inzuppati come un mocio vileda e il suo vestito bianco tutto trasparente, da far invidia perfino al bucato appena lavato.
Due occhi inquietanti guardandola le dissero: <<ah principessa delle rane, però da tanto non vedevo una bella frutta, fatti baciare la scollatura, te mordo assai.>>
La lingua si allungò come una pellicola infinit... (continua)


Mary L 04/01/2018 - 19:02
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la bella addorentata

Si, tanto tempo fa c’era un re…ma anche oggi ci sono, si difendono dal passare del tempo. Dei malefici di vecchie streghe ormai in disuso, non se ne curano più. Il nostro re era anziano e malato e sedeva su un vecchio sofà di stoffa rossa. Al giorno d’oggi sarebbe anacronistico anche parlarne, abituati come siamo, a conoscere solo re giovani e gossippari alle prese con le starlet del momento, seduti sulle reali sedie sdraio in qualche amena e costosa località lontano dal mondo comune. Ma torniamo al nostro re. Il sofà era scomodo, segnato dagli anni e…dai gatti che il movimento animalista dell’epoca riteneva un messaggio importante che il re rivolgeva ai sudditi. D’altra parte la cassa mutua artigiani non riusciva a coprire più i fondi pensioni degli stessi per cui “i sofanieri” stavano sparendo dopo anni di lotte sindacali. La stanca mente reale era ormai affollata da ricordi e pensieri tumultuosi che si sarebbero dissolti solo allorquando l’amata figlia, ancora troppo giovane, fosse... (continua)

Nino Curatola 12/01/2018 - 10:12
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Scacco al Re

C’era una volta un re di nome Artù e durante una riunione intorno alla tavola rotonda, sentenziò: “Voglio soltanto giocare a scacchi” e non scherzava. Per tutta la vita, il re aveva sognato di essere il genio degli scacchi ed ha cercato di essere fedele a questo proposito e tutta la sua vita ne è stata la smentita, paradossale. La sua corte era costituita dalla regina Ginevra, dalle torri: Mago Merlino e Excalibur, dagli alfieri: Lancillotto e Parsifal, dai cavalli: Re Leodegrance e Sir Lionel, infine gli otto pedoni: Sir Tristano, Sir Ettore, Sir Daniel, Sir Egawain, Sir Galahad, Sir Gareth, Sir Morholt e Sir Ivano, che lo proteggevano da ogni minaccia. Le loro mosse difendevano il re dallo scacco matto e cercavano di evitargli ogni situazione di stallo. Catturavano ogni pezzo che minacciava il re ed erano pronti ad immolarsi per mantenerlo in vita. Anche di dare ripetuti scacchi al re avversario, per cercare di pattare con lo scacco perpetuo una partita in cui si era in svantaggio, c... (continua)

Savino Spina 04/01/2018 - 23:10
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