Mi fu Rinaldo a tergo ad ogni incontro
a fin che mi portassi a sua dimora
per li favori concessi alla sua nora
d’averla tratta da uno tristo scontro.
a fin che mi portassi a sua dimora
per li favori concessi alla sua nora
d’averla tratta da uno tristo scontro.
Per due decine fu sempre l’invito,
finché un giorno mi venne d’accetto
pel non mancare ancora di rispetto
e allora mi disse: sai, oggi ho convito.
Il mese di novembre, tu lo sai,
è ricorrenza del Santo nostrano,
non solo tu, ma sia con te Luciano:
godrai la festa che mai scorderai.
A mezzodì, nell’ora prestabilita,
per tempo assai facendo girotondo,
fummo quel giorno a ricercare Rinoldo,
ma attesa minestra non era imbandita.
Così capii fallacia dell’abbondo
che di parole dolci avea lo verso
se certezza teneva dell’inverso,
ma a consenso altrui girava tondo.
Potrebbe parer solo lepidezza,
ma, invero, dell’amico è sol stoltezza.

Da nello maruca
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Commenti
ottima poesia,pensiero condiviso






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Promesse non mantenute, allontanano qualunque rapporto, poiché rivelatrici di mancanza di fiducia. E chi procrastina in questo modo di fare, certamente rimarrà solo, dimenticato dall'altrui gente. Bel testo, con un significato morale ampio e condiviso!


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Come dire che alle parole, promesse devono seguire i fatti. Le chhiacchiere da sole sono come un sacco vuoto; non si mantiene in piedi.
Interessante opera.

Interessante opera.




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Infatti non c'é niente di arguto in chi con insistenza solo promette.Alla fine verrà allontanato e nessuno piú si fiderà della sua parola.Una poesia con una grande morale. Ben ritrovato signor Nello 



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