c'era un gran caldo qui da me:
era un bel giorno d'estate che
io giocavo nel mio cortil,
tranquillo.
Tutta la gente fuori, lì, passeggiava,
e nel mercato poi comprava,
nessuno poteva credere che
sulla nostra bella città
il sole non splendesse più.
E poi fu tutto d'un momento,
la città fu spazzata dal vento,
s'alzò una nebbia fitta che
nessuno capì niente perchè
era buio.
E tutto d'un tratto successe che
un grande fungo sopra di me
s'alzava ritto; distinto s'alzava,
mentre tutto distruggeva.
Ma per me non era la distruzione,
sembrava un fungo lì sul vallone,
di lui mi ero affascinato
mentre pian piano mi portava via
di lì.
E poi mi buttò giù per terra,
tutto nero davanti ai miei occhi:
partii per un altro mondo,
lontano da questo qui,
cattivo.
Era il 6 Agosto '45:
sopra Hiroshima successe la guerra;
e poi dopo anche a Nagasaki
quel grande vento travolse con sè
tutto.
E ora vi parlo da quest'altro mondo,
a voi dico: non fate la guerra!
Altrimenti come a Hiroshima
insieme a me volerete via
da lì.

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