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Un'urna per ciascuno

La tumultuosa procedura di divorzio dei miei genitori è quasi giunta al termine. Tra un mese dovranno sostenere un altro colloquio con il giudice per stabilire con chi andrò a vivere.
Mamma e papà mi stanno sfinendo e come se non bastasse hanno ripreso a litigare e a tirarsi gli insulti davanti al portone del tribunale. Avvampato dalla rabbia, mi allontano di soppiatto dalla coppia scoppiata per vagare per la città senza una meta, ma con in mente un'idea precisa. Caspita, riconosco in me una saggezza paragonabile a quella di Salomone, un re tanto decantato dalla Bibbia.
Tramite il cellulare, invio vari SMS a quei due, spiegando le ragioni che mi spingono al suicidio, la tipologia con la quale intendo attuarlo e che vengano rispettate le mie volontà, cioè che dopo la cremazione, le ceneri del sottoscritto siano conservate in due urne. Un'urna per ciascuno.



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Racconto scritto il 11/01/2024 - 19:46
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.366 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Per il resto, una volta qualcuno mi disse la seguente e veritira frase:
«I matrimoni del nostro tempo sono malati di fragilità, e a pagarne le spese sono soprattutto i figli.»
L'atto dimostrativo del protagonista è un esempio lampante, il messaggio finale purtroppo è reale.
Un abbraccio per ciascuna di voi.

Giuseppe Scilipoti 15/01/2024 - 23:33

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Mary, Maria Luisa, Anna Cenni, Angela e Santa, vi ringrazio sentitamente, contro ogni aspettativa questo racconto ha suscitato più attenzione del solito.
Spesso mi prodigo a realizzare testi dalle tonalità umoristiche, ma ciò non toglie che con il genere drammatico, modestamente so il fatto mio.
In 'Un'urna per ciascuno' il finale nella sua drammaticità dispone di un tocco ironico, d'altro canto non potevo mica tradire il mio principale marchio di fabbrica.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 15/01/2024 - 23:33

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Caro Giuseppe hai affrontato un argomento davvero tosto. Una realtà triste che investe molte famiglie sfasciate e dilaniate da questo problema. In tutte le separazioni purtroppo chi ne fa le spese sono sempre i figli. Trovo davvero geniale il messaggio della chiusa. Bravissimo come sempre. Ammirevole la tua sensibilità. Un abbraccio.

santa scardino 15/01/2024 - 14:21

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Caro Giuseppe hai affrontato un argomento davvero tosto. Una realtà triste che investe molte famiglie sfasciate e dilaniate da questo problema. In tutte le separazioni purtroppo chi ne fa le spese sono sempre i figli. Trovo davvero geniale il messaggio della chiusa. Bravissimo come sempre. Ammirevole la tua sensibilità. Un abbraccio.

santa scardino 15/01/2024 - 10:17

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A volte la separazione è solo un bene per la coppia e per i figli ma alla fine la sofferenza resta quasi sempre al figlio che si trova costretto ad essere diviso a giorni alterni. Molto significativa l'ironia finale le ceneri del figlio divise in due urne. Bravo Giuseppe.

Angela Randisi 14/01/2024 - 07:41

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È ciò che sentono i figli se i genitori son tanto in rotta e li colpevolizzano. Bravo.

Anna Cenni 12/01/2024 - 12:10

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Un triste racconto legato, purtroppo, all'immaturità di due genitori che non sanno mantenere il giusto rapporto tra loro per il bene comune del figlio!!
Non è brutta la separazione in sé dei genitori purché entrambi sappiano comunque andare d'accordo civilmente, anche se separati, per amore del figlio o dei figli che insieme hanno messo al mondo:
l'amore tutto può!

Maria Luisa Bandiera 12/01/2024 - 08:26

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Un racconto che fa sentire tutta la delusione del figlio che è spinto a fare un brutto gesto.
Lasciare due urne, una per ciascuno, per stare vicino a entrambi.
Ma questo figlio può rimanere vivo e stare accanto ai genitori anche se loro litigano sempre.
la soluzione è dialogo e pazienza tanta.
Bravo Giuseppe sai scrivere anche cose riflessive, humour e poesie

Mary L 11/01/2024 - 21:53

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