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IL MIO TIBET

La mia amica Giulia è andata in Tibet. L’ho saputo leggendo qua e là su Facebook, perché con lei non ci sentiamo da tanto tempo, noi che siamo lontane, ma che la nostra amicizia ha sempre superato le distanze, almeno in passato. Eppure le avevo fatto capire che era un momento difficile per me e anche solo un messaggino ogni tanto mi avrebbe tenuto compagnia.
Anche Elena è scomparsa. Anche lei, a parte il lavoro e i problemi con i figli, medita.
Lei medita davanti al computer con il guru di turno che si collega con i suoi adepti, e sono ormai tre anni che non si chiede come sto, troppo impegnata nella ricerca di se stessa.
Non importa. Ho deciso di non lasciarmi sopraffare dalle delusioni; ho deciso di non aspettare più quello che immancabilmente non arriva per poi restarci male; ho deciso che la solitudine, a volte, è molto meglio di tante amicizie superficiali e ho anche deciso che non voglio più fare quello che non mi va di fare.
Non sono fatta per le finzioni, per le maschere di convenienza. Sono per la sincerità, a tutti i costi, anche se la sincerità non paga quasi mai.


Ieri hanno tagliato un grande pino marittimo a pochi metri da casa mia; devono averlo fatto quando non c’ero, altrimenti mi sarei subito mossa a difesa del povero albero. È già accaduto in passato, almeno due volte, e, almeno una volta , sono riuscita a fermare lo scempio chiamando la guardia forestale che è arrivata in tempo per fermare l’ignoranza dell’uomo.
Spero solo che il povero pino fosse malato, e che la decisione di tagliarlo sia stata, per così dire, obbligata.
Sta di fatto che il sacrificio dell’albero mi è valso un regalo: abito da circa trent’anni a pochi metri dal mare, ma non ho mai potuto vederne nemmeno un pezzettino dalla finestra di casa: abitazioni, alberghi e vegetazione me lo hanno sempre nascosto.
Ora non più, ora ho il mio rettangolo di mare azzurro da ammirare a tutte le ore del giorno. Credo sia una cosa bella, una piccola fortuna, una serena visione che farà da cornice ai miei risvegli mattutini, un mare tutto mio anche quando non avrò voglia di uscire.


Sono qui seduta sul divano e guardo il mio gatto che dorme accanto a me: mi infonde un senso di pace, un po’ come quel mare.
La vita, in fondo, è una cosa semplice, così come l’amore, gli affetti, le amicizie.Siamo noi che riusciamo sempre a complicare tutto e poi...e poi siamo gli eterni insoddisfatti.
Aspettare senza troppe aspettative, forse è questo il segreto per evitare disillusioni.
Questo mare è il mio piccolo Tibet, penso tra me e me, e sono convinta che non occorra andare così lontano per capire che la bellezza è più vicina a noi di quanto possiamo credere. E con la bellezza anche lo stare bene con noi stessi.
Sì, perché bisogna fermare ogni tanto la nostra corsa e contemplare ciò che forse non avevamo ancora visto, travolti dalla fretta, distratti da tutto ciò che ci impedisce di vedere. E per vedere basta guardarsi intorno con occhi attenti, con lo sguardo di chi è riconoscente verso la vita.
Voglio regalare sorrisi senza pretenderne in cambio. L’amore che si dà ritorna sempre, prima o poi.




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Opera scritta il 05/11/2018 - 16:30
Da Mimmi Due
Letta n.887 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Ciao Mimmi, hai scritto cose molte belle e vere!

Patrizia Bortolini 04/12/2018 - 20:04

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Bello positivo, capire l'importanza del dare senza aspettarsi niente in cambio, ti fa onore.

donato mineccia 05/11/2018 - 18:21

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Bello, mi è piaciuto molto...
mette in pace...

Grazia Giuliani 05/11/2018 - 18:10

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