RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Reprobi Angelus 4.12


Capitulum ultimum
Le ore si posano lente come fa la neve

In un tailleur corvino e occhiaie in tinta con i pensieri, Lobella in compagnia del suo chignon attendeva ansiosa l’amica. Color delle candele. I brividi crescevano semplici e discreti lungo il suo stelo esile. Cominciava a sentirsi come i bucaneve tra le dita affusolate della strega d’inverno. Ne percepiva i sospiri.
<<Sto per andare a palazzo con Eva Kant?>> Benedetta, non l’aveva vista arrivare <<Perdonami, quando sono nervosa dico cose sciocche… Possiamo andare>>.
<E tu che ci fai qui!?> visibilmente inquieta Lobella, alla figlia in tuta ginnica scura.
Con due occhioni sagaci, da sotto la cuffia -Vengo con voi…-. <Niente affatto!>.
<<Aspetta amica mia…>>. <No Benedetta, non voglio corra pericoli…>. <<Lo capisco, ma è l’unica che conosce il latino. E ho come l’impressione che ci sarà bisogno di lei>>.
-Dai mamma, mettiamo fine insieme a questa st... (continua)


Mirko D. Mastro 19/04/2022 - 19:43
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Reprobi Angelus- carte di guardia


postfazione

Non mi assolverà «avere qualcosa di interessante da dire dal non tentare di cercare di raccontare quel qualcosa nel miglior modo possibile». Se si ha l’intenzione «di scrivere per avere successo e denaro c’è solo un modo per iniziare, ed è quello di cominciare; e bisogna farlo con pazienza e tanto duro lavoro, preparandosi per tutte le delusioni». Le stesse di Mirko D. Mastro, che sono le mie poche esperienze del mondo della scrittura perché le ho semplicemente date come difesa al mio personaggio partorito dopo aver letto queste parole di Jack London.
Forse un giorno «Reprobi Angelus» avrà un seguito… ma assecondando il morbo della scrittura, e se continuerò a guardare nell’abisso del genio di Poe, «anche l’abisso vorrà guardare in me».

ringraziamenti

Quando ancora c’era papà… mi diceva «Sai, GRAZIE è una parola magica. Quando la dici, chi la riceve… sorride». Così voglio usare la stessa parola, questa volta angelica, con voi che mi avete letto. GRAZIE

Un ri... (continua)


Mirko D. Mastro 24/05/2022 - 05:54
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Reprobi Angelus- Errata corrige


Samaèl, il concepimento

Avevo dovuto lasciare Adamantina asciugarsi le lacrime con un fazzoletto profumato di miele per rimettere a letto il più piccolo dei miei figli.
Uscendo dalla stanza dopo aver tergiversato alla sua domanda, sapevo non sarei tornato supino accanto a mia moglie <<Papà… gli angeli sono tutti buoni?>>.
Ora dormiva. Era stato solo un incubo, ma avevo dovuto asciugargli sulla fronte e dalla nuca il sudore. Un fazzoletto di lino finissimo sul comodino aveva fatto al caso mio. Sorrisi, un amico poeta romano l’avrebbe chiamato sudario.
Raggiunsi lo scrittoio dopo essere passato dalla cucina, dove un vasetto di miele restato aperto copriva quasi l’odore del caffè. Qualcuno l’aveva preferito a un croissant. Meglio così, pensai, anche questo farà al caso mio.
Accanto allo scrittoio da anni mi fa da tavolino una pila di libri, ma quella notte nel tomo che funge da base dovevo cercare qualcosa. Dunque, angeli caduti… Samaèl… buono e nel contempo crude... (continua)


Mirko D. Mastro 23/04/2022 - 19:49
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Revolver 38


Pubblicato da Patrick Rodriguez il Mer, 04/01/2017 - 20:34
Sto correndo in preda al panico, corro senza voltarmi per paura di scoprire quanti di loro mi stanno inseguendo. Svolto a destra ma sbatto contro qualcosa e cado a terra, mi stanno raggiungendo. Mi rendo conto d’aver sbattuto contro qualcuno ma non appena si volta verso di me mi rendo conto che ha la guancia sinistra a brandelli e con lo sguardo vitreo fa un verso per poi gettarsi su di me, con il braccio destro lo tengo distante con la mano sinistra trovo una bottiglia di birra, la rompo e la infilzo nel suo cranio. Riprendo a correre giusto in tempo, l’orda è troppo vicina per poter sperare di seminarla. Svolto a sinistra ma mi ritrovo in un vicolo cieco così mi giro di scatto ma sono già dietro di me così riporto lo sguardo al muro di mattoni e gli vado in contro, ho pochi secondi per trovare una via d’uscita e scorgo una scala d’emergenza ma è troppo in alto così con fatica sposto un cassonetto dell’immondizia giusto sott... (continua)

Patrick Zanto 05/01/2017 - 10:58
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Tutti gli amori di Flaminia Langdon (cap3)


Dietro l'uscio, sono due le sorprese che attendono Flaminia Langdon. La prima dà corpo ad un nome, Greg Dalara, che ha udito pronunciare in casa negli ultimi tempi, in un paio d'occasioni. La seconda, indotta dalla precedente, riguarda più da vicino sua sorella Katherine.
Si aspettava un tipo buffo. Ossa e denti sporgenti, una faccia devastata dai brufoli, una pioggia di capelli crespi e ispidi. Forse anche un bel paio d'occhiali con lenti da nove decimi, di quelli che ti tagliano la faccia in tre parti e te la restringono mostruosamente nella fetta con gli occhi. Una ragazzetta secca con le lentiggini, due eterne stupide trecce e dentoni da castoro non avrebbe potuto aspirare di meglio. Il tizio che compare nel rettangolo della porta d'ingresso, quando va svogliatamente ad aprire al suono del campanello, ha invece un aspetto del tutto diverso da quello che gli sarebbe spettato. Assurdamente diverso. Alto, ma questo era prevedibile, i tipi secchi, ossuti e dentuti con i capelli che se... (continua)

Giuseppe Bauleo 07/03/2018 - 09:47
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Tyrannosaurus Rex


Rex Hauser uscì di prigione alle dieci in punto della prima mattina di febbraio. Aveva passato sei mesi dentro per un pestaggio ai danni di un cittadino. Il suo viso era leggermente scavato ma la sua stazza da wrestler che lo distingueva era intatta. L'avevano soprannominato " Tyrannosaurus ", per via della sua mole imponente. Era alto quasi due metri per centoventi chili di muscoli. Il tempo trascorso tra le sbarre lo aveva impiegato unicamente in palestra, mantenendosi in forma fino all'ultimo giorno. Aveva di poco passato la cinquantina, e l'età non gli consentiva più l'accesso ad incontri clandestini di lotta. Ogniqualvolta chiedeva di partecipare gli rispondevano che era troppo vecchio e la cosa lo mandava in bestia. Si sentiva ancora un leone ed era convinto che avrebbe potuto reggere il confronto anche contro avversari più giovani. Quella era stata la sua vita per molti anni, poi aveva deciso di reinventarsi sfruttando la sua forza e diventando un esattore per conto de... (continua)

Marco Biffi 31/01/2021 - 19:19
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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UNA SPECIE VENDICATIVA (Vite in Sospeso)


Davide, Pietro, Roberto, Giacomo, Francesco, Marco e Domenico. Sette. Sette come i giorni della settimana, come le note musicali, come i colori dell’irraggiamento solare. Sette come questi ragazzi. Sette ragazzi per un solo destino. E poi c’era Luca, Luca Raimondi, il dottor Luca Raimondi, l’antagonista… che poi sarebbe il protagonista di questa drammatica storia.
Il dottor Raimondi era un giovanissimo medico appena specializzato in urologia e prestava servizio presso l’ospedale del Circolo fondazione Macchi di Varese. Era sotto la guida della bravissima dottoressa Galli, primaria del reparto da poco trasferita al Sacco di Milano. Un angelo di bontà lei, che insegnò proprio tutto al giovane medico vittima e colpevole di una tristissima realtà. Alto, biondo, snello e glabro. Un figurino da star di Hollywood ma con un solo difetto: l’AIDS! Eh sì, l’impeccabile dottor Raimondi era autoimmune, affetto dal virus dell’HIV. Se lo ricordava bene quella sera, con Carlos Fernandez, fotomodello ... (continua)

Pietro Valli 09/04/2017 - 21:16
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Vendetta(?)


Gli occhi socchiusi e il sorriso stampato in faccia mentre accarezzava lentamente il carrello dell’arma che teneva in mano, assaporava la sua liscezza mentre i pensieri nella sua mente scorrevano dall’alto verso il basso come i titoli di coda alla fine di un film. Che quella faccenda sia stata un buon film o uno scadente non stava a lui giudicarlo, lui era il protagonista, o l’antagonista a seconda del punto di vista. Era un attore piuttosto, l’attore non può giudicare il film mentre recita, deve rivederlo nella sua interezza una volta uscito nelle sale, lui non sapeva se ne avrebbe avuto occasione e nemmeno gli interessava. Lui si era divertito, era questo l’importante, ma il divertimento stava per finire, forse. Quel bellissimo carrello, così liscio e perfetto, da lì a poco sarebbe stato rivolto all’uomo bendato, imbavagliato e legato alla sedia di fronte a lui e con un rapido indietreggiamento avrebbe messo fine alla sua vita e alla vicenda lasciando appunto spazio ai titoli di coda... (continua)

Damocle Geraldo 22/09/2019 - 08:49
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