RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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il nano Solitudine e silenzio mi avvolgono ormai.
La solitudine è costante anche se c'è gente intorno e il silenzio cala la sera quando rientro. Accendo il condizionatore che mi fa compagnia e il televisore, ma non sono più capace di guardare, di leggere un libro o anche solo quella semplice guida Lonely Planet della Val D'Aosta . Succede così. Ma non me ne accorgo. Dentro la mia testa qualcuno parla sempre. Parla quando lavoro, parla quando parlo, parla quando la tv è accesa, il libro aperto e quando ascolto un amico, sempre che si possa ancora definirlo ascolto. Declino gli inviti a cena, li accolgo in prima istanza ma all'avvicinarsi dell'orario pianificato, quando arriva il bivio dell'imprevisto: quell'orario che corrisponde pressappoco a 9 ore prima, spero in una scusa dall'una o dall'altra parte. Alle volte sono fortunato: mi arriva il messaggio e gioisco nel poter ritagliarmi spazio senza aver dovuto trovare il modo di declinare. Non penso alle donne, non penso alle cose belle, ... (continua) Mf Mf 20/07/2022 - 16:23 commenti 4 - Numero letture:706
Il negozio di casalinghi - Parte 1 di 2 Era l’estate del duemila, quando provvidi con tutte le mie forze nel cercarmi un lavoretto estivo.
A sedici anni a differenza dei miei compagni di scuola che amavano spendere l’intera estate solo ed esclusivamente all’insegna del cazzeggio più totale, mi misi in testa di darmi seriamente da fare, guadagnarmi dei soldi ed essere più indipendente poiché le diecimila lire settimanali del babbo non le ritenevo più sufficienti e di conseguenza desideravo incrementare le entrate. Da precisare la totale assenza di vizi o di altro tra cui per esempio non fumavo e non c’era uno scooter o una fidanzatina da “mantenere”, si insomma, non avevo urgenti esigenze, ma perlomeno se il mio obbiettivo fosse andato a buon fine, mi sarei potuto passare degli sfizi in più, come la pizza del fine settimana, l’acquisto di fumetti, videogames per il PC e film in DVD, oppure denaro che avrei speso per il vestiario. Una grande e reale forza di volontà, del resto in quel periodo uno dei miei aforismi predilett... (continua) Giuseppe Scilipoti 15/12/2016 - 12:37 commenti 7 - Numero letture:1455
Il negozio di casalinghi - Parte 2 di 2 Fondamentalmente il lavoro mi piaceva, la mia mansione era quella di magazziniere/commesso, un impiego dove mi spremettero come un limone, e da semplice lavoretto estivo di cui mi ero inizialmente programmato, ci rimasi per quatto tediosi anni, con estati, periodi natalizi e pasquali a tempo pieno, mentre come già detto, per il resto dell’anno a causa della scuola, andavo solo i pomeriggi e la sera benché stanco, studiavo fino a quasi la mezzanotte.
Vita sociale pari quasi a zero e le domeniche e i festivi non avevo neanche la forza di alzarmi dal letto. A stento in estate andavo un paio di volte al mare con la mia famiglia o qualche uscita serale con Ernesto, uno dei miei compagni di scuola ed alcune rarissime pizzate con altri due miei amici, che col tempo ci perdemmo di vista. D’altro canto si sa, le amicizie vanno coltivate e si precluse anche la possibilità di frequentare una ragazza di cui mi stavo per innamorare e a peggiorare ulteriormente le cose, il fatto che ero sprovvist... (continua) Giuseppe Scilipoti 17/12/2016 - 14:15 commenti 11 - Numero letture:1477
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Il nostro Segreto Eravamo arrivati alla stazione ferroviaria di Antignano da via della Salute, proprio di fronte ad essa, dopo aver fatto un giro fino al Miramare, dove finiva il paese.
Attraversai di corsa il piccolo spiazzo prospiciente alla stazione per essere il primo ad attraversare i binari, lasciandomi alle spalle la scuola elementare, la casetta di servizio delle ferrovie, mio nonno e mio fratello. Passata la piccolissima sala di attesa, attraversai i binari; ero già oltre il primo, quando, girandomi alla mia destra, scorsi il treno, d’improvviso che arrivava dalla curva del Miramare per oltrepassare la stazione. Non si sarebbe fermato, né avrebbe rallentato, non era un treno accelerato, come si diceva al tempo dei treni che fermavano a ogni stazione, ma procedeva speditamente. Inclinato, nell’affrontare la curva, sembrava ancora più veloce; le canne che costeggiavano la ferrovia erano sconvolte da suo transito più di quanto non lo fossero per il libeccio che picchiava forte. Glauco Ballantini 15/01/2016 - 10:18 commenti 9 - Numero letture:1510
Il peso specifico del natale Sono due le cose belle di quel Natale:
la prima, vedere te e mio figlio complici la seconda, non sapere che quello sarebbe stato l'ultimo Natale passato con te. Sento la sgassata della tua auto nell'aia davanti casa, vengo ad aprirti. Abbiamo deciso di fare il presepe nel caminetto, così non potrò accenderlo. Simone è piccolo e siete preoccupati che possa essere pericoloso per lui. Grazia Giuliani 10/12/2019 - 18:58 commenti 9 - Numero letture:1066
Il piratato Ogni giorno che passa diventa sempre più difficile restare a galla in questo mare di afflizione, uno specchio d'acqua salata come le mie lacrime.
Quanto vorrei una solida barca e una mappa affidabile affinché mi conducano nell'agognata Isola del Tesoro, ove al posto dei forzieri pieni di dobloni possa arricchirmi di amici preziosi. Ahimè, a chi trovo, invece? Pirati, pirati pronti ad attaccarmi, solo perché non sono come loro e non ho oro da offrire, se non un cuore che, nonostante sia placcato, i suddetti non sanno cosa farsene.
Giuseppe Scilipoti 29/06/2018 - 15:41 commenti 9 - Numero letture:1199
Il podere La sera di Pasqua s'andava a cena da Zia Delvina
C'erano i miei genitori e il mio cugino Silvano . Aveva la stessa età di babbo perchè zia lo aveva fatto quando nonna Cesira fece babbo. Che divenne suo zio. Quando arrivava il tramonto sull'albero alto e quasi secco davanti casa si appollaiavano tre o quattro faraone e quelle sono state le ultime volte che ho visto le faraone dormire all'aperto. Si mangiava la stracciatella e “gli americani”,dolci fatti con il rosso delle uova. Non mancavano i cialdoni riempiti di crema fatta con le uova delle galline che raspavano tutt'intorno alla casa. A volte si passava la notte lì ,al podere Lagrimana ,e si andava a vedere il granaio, vicino alle camere e il giorno dopo, con Cinzia , la bimba di Silvano, ci si buttava sopra alle balle di crine e di grano e ci si divertiva a guardare fuori dalla finestrina e si vedevano i campi in fondo al podere con il noce gigante che stava in piedi da anni e dava noci dolcissime che col vento cascavan... (continua) paolo fidanzi 07/03/2017 - 23:32 commenti 0 - Numero letture:1208
IL POETA DELL'AMIATA IL POETA DELL’AMIATA GIANCARLO
Raccolta poetica n° 7 Anno 2017 La poesia d'amore nasce relativamente tardi nella letteratura latina: intorno al II sec. a.C., quando i Romani, concluse vittoriosamente le guerre in Oriente e in Grecia, trovarono il tempo e lo spirito adatto per dedicarsi anche ai brusii dell'animo e ai sentimenti. Ecco allora che l'amore, questo sentimento connaturato con la struttura stessa dell’uomo, diventerà sempre più motivo di vita anche se solamente con Catullo si innalzerà, legandosi come lirica al mondo dei sensi e della passione e avviando il filone della malattia amorosa e della servitù d'amore. Ed è proprio l'amore/passione che dà infinita gioia ma anche infelicità, quello di cui ci parla Giancarlo in questa sua nuova raccolta: a volte in modo misurato, altre in maniera istintiva, irrazionale e carnale, ma arrivando comunque dritto al cuore. Attraverso le sue poesie, semplici naturali inconsce, l'autore esprime in maniera viscerale e quasi ir... (continua) GIANCARLO POETA DELL'AMORE 15/12/2016 - 13:05 commenti 9 - Numero letture:1588
Il potere della semplicità La mia stupidità nel pensare di poter trovare la vera
felicita in una buona posizione economica: quanto mi sbagliavo… incolpavo la vita per il mio egoismo, per l’indifferenza verso la natura: La verità e che non avevo la pallida l’idea di cosa fosse la vera felicità. Per anni ho viaggiato per il mondo esplorando paesaggi, ma trascuravo il fatto che la felicità non ha un prezzo donato mineccia 04/10/2015 - 11:30 commenti 1 - Numero letture:1233
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