RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Un bimbo scalzo Una mattina la pioggia portata dal vento
batteva sui vetri della mia finestra. Sentivo lo scorrere nella grondaia. Sembrava un rio in piena. Guardo fuori della finestra. Resto folgorato nel vedere un bimbo scalzo. In un cumulo di foglie patite cercava riparo. Subito prendo il mio mantello per soccorrerlo ma alla presenza mia dà un urlo e scappa via. Impossibile rincorrerlo. Il giorno dopo leggo sul giornale: È stato consegnato alle autorità un bimbo disperso, un figlio di emigranti. Mi domando se viviamo in una epoca medievale.... (continua) Salvatore Rastelli 31/12/2021 - 17:40 commenti 0 - Numero letture:633
Un cactus L’uomo, da sempre e in conflitto con il tempo: in particolar modo oggi… a motivo della vita frenetica che il sistema impone. È difficile avere il pieno controllo del proprio tempo… puoi essere un bravo matematico… ma non puoi calcolare un imprevisto: non sai cosa si nasconde dietro l’angolo… ogni giorno ha la propria ansietà. La consapevolezza dei propri limiti può aiutarti ad affrontare le priorità delle cose che a te! Sono importanti. In molti casi si prende per scontato l’affetto di un caro…
tanto che gli si toglie parte tempo che gli è dovuto… egoisticamente pensi che potrà capirti, che potrai recuperare il tempo a loro sottratto, in un altro momento: forse non ti rendi conto che sono occasioni che quando si presentano, li devi affrontare… che ti piace o no: quante volte si e presentata l’occasione di un confronto, un chiarimento, un abbraccio, una parola dolce, una intimità! Sono queste le priorità… la cattiva gestione del tempo ti porta ad essere egoista, Pensi di avern... (continua) donato mineccia 22/03/2015 - 19:08 commenti 4 - Numero letture:1264
UN CANE DA AMARE In una tranquilla spiaggia del Sud, molto frequentata da bagnanti della zona,
un giorno di Agosto, un signore e suo figlio dodicenne si divertono a giocare a pallone sul bagnasciuga. Poco distante da loro, c’è una signora seduta sulla sdraio con suo figlio di circa 5 anni che gioca col cane sotto l’ombrellone. Il piccolo si diverte a tirare la palla lontana e il cane, quando la rincorre, per recuperarla, alza la sabbia, infastidendo i presenti. L’uomo si adira a tal punto, che corre dalla signora per rimproverarla impetuosamente e minacciandola di chiamare le forze dell’ordine se non avesse legato il suo cane. La donna accetta garbatamente il rimprovero impegnandosi a vigilare sul cane senza, senza però, legarlo. Non trascorrono alcuni minuti, che si sente invocare aiuto. Il cane allertatosi, alza la testa e senza esitare corre in acqua e salva il ragazzo. Il genitore, svegliato dal trambusto, e corso sul bagnasciuga, vedendo tante persone intorno a suo figlio, si ... (continua) Carmine De Masi 05/09/2022 - 23:14 commenti 4 - Numero letture:747
Un delicato squilibrio Se ci pensate, quando si parla di creazione, c'è un abisso tra materia inanimata e vita. Vita significa occhi per osservare, veleno per difendersi, qualcosa che si riproduce. Un delicato squilibrio. Così la scienza in poche parole la definisce. Perchè poi la vita, quando abbandona il suo corpo (qualunque esso sia), concede a quel corpo di ritornare nel suo equilibrio naturale: per cui la morte rappresenta uno spaventoso equilibrio.
Per molto tempo si è discusso sui virus: sono esseri viventi o non viventi? Perchè per vivere hanno bisogno di un organismo vivente da infettare. Oggi come oggi, si si vuole parlare di un anello di congiunzione tra vita e non vita, l'argomento è: il virus. A volte penso alle centinaia, migliaia di chilometri di autostrade che corrono dentro di me e che trasportano il sangue e cioè il glucosio e cioè il combustibile fino alle cellule più remote (eh sì, perchè la vita come le automobili funziona col combustibile!). Poi ci penserà l'ossigeno (il combure... (continua) Vincent Corbo 24/10/2016 - 08:16 commenti 3 - Numero letture:1230
Un dolce canto Orfana. Sarebbe stata una parola travolta dalle onde. Finalmente lontana dai suoi occhi spesso increduli, screziati di verde come il fondo di quel mare burrascoso.
Eva raggiunse il molo negando a se stessa qualsiasi colpa, guardandosi i polsi ancora bendati, desiderosa di sciogliere quelle ferite silenziose. Ripensò agli anni dell’orfanotrofio, a quanto fosse difficile fare colazione e decifrare speranze. L’attesa per una famiglia che potesse amarla, il suono di un campanello verso cui tendere la mano: avevano rappresentato porzioni di un sogno che Eva aveva occupato con tutta se stessa, spazi immacolati della sua mente che l’avevano protetta dalle notti buie delle camerate. «È ora, è ora!» si sentì ripetere, da quell’onda che pulsava ansiosamente, a intervalli sempre meno frequenti, mentre una rete da pesca defluiva lungo gli argini della marea. Francesco Paolo Hutin 18/10/2021 - 12:36 commenti 2 - Numero letture:646
Un dono prezioso... la vita Incinta per amore…per sbaglio come dici tu... se pensi che l'aborto,e una soluzione... ti chiedo solo qualche minuto il tempo di ascoltare Aurora.
5 OTTOBRE: donato mineccia 07/01/2015 - 22:27 commenti 9 - Numero letture:1498
Un film senza titolo Dinanzi a me scorrono spietati filmati, prodotti da spudorati registi. Il sangue mi pulsa nelle tempie e il cuore mi galoppa in petto ad un ritmo incalzante. Non è un ritmo crescente che conduce ad un eccelso exploit di suoni. Non è una musica soave dove le note giungendo in cima, ammirano estasiati, un cielo colorato da fuochi pirotecnici. Non è un epilogo gioioso e rigenerante. E' un inneggiare alla devastazione, allo sfacelo. La gente tace. Diritti calpestati. Corpi oltraggiati. Due realtà parallele e un unico film ancora senza titolo. Adulti e bambini lungo strade asfaltate e senza riparo. Sulle rotaie. Dietro ad un filo spinato o ad un muro. Manganellate e colpi inferti su corpi già dilaniati dal dolore. Raffiche di insulti contro un nemico, un tuo simile, colpevole di essersi ammalato troppo di speranza. La cinepresa riprende scene strazianti. Tanta speranza mista a rassegnazione e ancora banchetti, fasti e privilegi. Spietati avvoltoi attendono, che vengano loro serviti lauti pa... (continua)
Giovanna Balsamo 11/05/2016 - 19:48 commenti 2 - Numero letture:1413
Un grande gesto d'amore Negli ultimi anni della sua vita meravigliosa, Fellini non sopportava l'odiato telecomando, la pubblicità (come si può interrompere un'emozione?) e chi stava rivoluzionando il modo di fare la televisione. La poesia non va d'accordo con la volgarità anche se a volte vi s'insinua dolcemente per carpirne immagini dolenti. La poesia non va d'accordo con la pubblicità e neanche con il modo sciagurato che hanno molti uomini di fare soldi. Il grande cineasta scompare nel 1993. Le cose da allora sono cambiate. C'è ancora spazio per la poesia?
La gente apprezza ancora la voce dell'anima del mondo? A dire il vero, molti cercano in tutti i modi di farla tacere oppure si mettono i tappi nelle orecchie per non sentire. L'uomo ha ancora modo di giocare con i propri sogni? In che tipo di società stiamo naufragando oggi? E poi, stiamo veramente naufragando nel cattivo gusto, nell'ipocrisia, nel silenzio di una poesia che ormai preferisce stare in silenzio? Qual è il ruolo del progresso tecnologico... (continua) Vincent Corbo 23/07/2017 - 11:59 commenti 2 - Numero letture:1095
Un insolito regalo di Natale. Siamo nell'anno 1956, mio nipote Fausto ha otto anni, vale a dire che è nato il 13 Agosto 1948, in pratica il ragazzo lo abbiamo tirato su io e mia moglie Linda. Mio figlio Augusto lavora nel settore chimico, ha un ruolo di grande responsabilità in un'azienda che produce fibre sintetiche come il Nylon; mia nuora è maestra e insegna in una scuola elementare che dista una quindicina di chilometri dal paese dove viviamo. Linda, mia moglie fin che ha potuto ha lavorato come commessa in un negozio di abbigliamento per bambini, poi date le circostanze avverse della vita ha dovuto licenziarsi e trasferirsi nel paese dove tuttora viviamo. Non si è mai risparmiata, è andata a servizio da famiglie riuscendo a implementare il mio stipendio di operaio. Mio nipote è un bambino che non ha mai preteso nulla, snello e allo stesso tempo fragile, sempre loquace e curioso, ha voglia di imparare e apprende senza sforzo. Con mia moglie lo portiamo ai giardini, al campetto, lo accompagniamo a scuola, fa con... (continua)
Francesco Rossi 26/03/2024 - 20:33 commenti 1 - Numero letture:443
Un inverno nuovo (seguito di Lorenza si attiva) Un anno è passato dall'inizio della mia condanna, e sento di vivere sempre nello stesso momento; non un secondo sembra essere passato, sono fermo: riuscirò a superare un' altra stagione? Non cambia un mio pensiero, ogni secondo, ogni minuto, tutto il giorno è pieno dello stesso avvilimento, muta l'avversario: un giorno è questo un altro quella, un giovane, un vecchio, una fanciulla, una matrona... ed è sempre l'uomo il mio avversario! Gettato fuori da un recinto non riesco entrare in alcun altro, scivolo in un labirinto di cortili serrati: incapacità di rientrarvi, intolleranza verso gli occupanti, non essere accettato, non uno che possa accogliermi. Chi ha ripartito in questa maniera l'infinità dello spazio? Vivo solo delle mie lunghe passeggiate, un giorno a piedi un altro con l'auto, ma sempre con lo sfondo il buio, tra le zone solitarie, una gelata invernale è d'apprezzare smisuratamente. Il mio girovagare in auto è senza meta, ma con lo scopo di fuggire, finché giungo alla Por... (continua)
Franco Tommaso 15/12/2020 - 19:18 commenti 0 - Numero letture:812
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