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Sorelle

Quelle che hai, o quelle che vorresti avere?...
Veramente quando io ero piccola volevo un fratello,...più grande....ma io ero la prima?!
Perciò quello che nei miei pensieri era un bisogno di complicità o forse la parola esatta era cameratismo.....non era possibile visto che solo dopo 2 anni è nata A. la prima sorella.....compagna di giochi e l'altra B. la piccola, nata dopo 15 anni, visto che il mio papà era morto quando io avevo 8 anni.
Ho un bellissimo ricordo della mia infanzia, anche se papà non c'era più, la sua figura maschile mi è mancata tanto dopo, all'età di 15 anni quando avrei avuto bisogno di un indirizzo, di un esempio, di un giudizio da un altro punto di vista e di una coccola perchè mio Papà era veramente burlone e gentile al tempo stesso.
Ho anche alcuni ricordi della sua figura, ma immaginando come sarebbe stato con me da grande, e le cose che ci saremmo dette, mi ha sempre accompagnato anche nel mio futuro.
Sentendolo sempre vicino a me anche nei momenti difficili della vita, mi ha lasciato una eredità positiva, il suo carattere, sempre allegro, come me...pieno di idee e entusiasmo...e un uomo dal fascino da play boy.. bè io un pò meno ma quel carisma da sfondare tutte le barriere bè sì io ce l'ho...
ma scusate ho tralasciato il tema principale.....sorelle.
Bè, A.la mia compagna di giochi ha veramente condiviso tutto con me, il dolore,i pianti di mia madre ma anche le gioie dell'infanzia fatta in due, anche sogni condivisi quello del ballo e la pallavolo e i primi ragazzini...veramente più lei ,io ero quella estroversa ma da quel punto di vista diventavo timida e selettiva....i compagni di giochi e i diari scritti con i segreti delle nostre prime esperienze.
Invece l'altra, B.la piccola era quella dalla vita facile, mia mamma si era risposata ed era talmente felice che non riusciva a dirle di nò ..però per noi che avevamo vissuto un'infanzia diversa, non era giusto che non le venissero neanche spiegate le cose...tipo non si pùò perchè..


Comunque, diciamo che IO ero quella che voleva fare un corso di bogie-bogie, viaggiare, conoscere il mondo, andare a teatro e lei invece molto più introversa e più pratica,più terrena non condivideva le mie scelte e abbiamo preso due strade diverse sempre da 17enni, ideologicamente.
Avevamo molto amore per la famiglia ma poca complicità .
Io invece ero la sognatrice quello che pensava che tutto era possibile basta volerlo.....e questo devo dire è sempre stato il mio punto di forza.
La piccola ora ha trovato la sua strada, mia madre si è prima separata ,perchè ha capito cose che prima non vedeva, quando la piccola aveva 13 anni, è stata legata a noi due, anche se era sempre spalleggiata dalla mamma. Gelosa di ognuna di noi e volendo sempre essere lei al centro di questa famiglia, non amava la nostra indipendenza cioè la mia visto che le altre erano in qualche modo frenate da lei.
Adesso che siamo adulte, ognuna la sua famiglia, troviamo il tempo di farci più confidenze,ci troviamo al cinema, e anche nel tempo libero si parla di tutto e dei sogni che in parte abbiamo realizzato, anche se penso che le potenzialità dell'adolescenza con l'irruenza dei sentimenti che ti travolgono sia e rimanga la parte della vita più importante in assoluto.
E forse noi ne abbiamo perso una parte.
Ma io ancora adesso, cerco questo dialogo scanzonato con loro rispettando , la loro idea di vita.




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Racconto scritto il 05/04/2011 - 23:38
Da Alice clarence
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